31 maggio, 2015

TRENTA SENZA LODE. Il ritorno a casa di due artisti. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Testaccio. In scena 7 al 31 maggio 2015

Cosa si è disposti a pagare per “l’isola che non c’e’”?. Ma esiste, nei rapporti di coppia? Vince il desiderio di cambiare rotta o la sicurezza della quotidianità costruita negli anni? Fugace tradimento o ripensamento (forse inconsapevole) di una vita che non ha preso la direzione che inconsciamente si sognava? E se l’isola che non c’è spaventa? Se occupa prepotentemente, e non senza ragioni, il nostro spazio vitale? Se il sogno diventa incubo? Tutte queste domande, naturalmente senza risposte, nascono dalla spassosa commedia Trenta senza lode con cui Marco Falaguasta, insieme al fidato amico e collega Marco Fiorini, Sara Fortini e Valeria Nardilli, ha voluto festeggiare i venti anni trascorsi dal loro inizio nel piccolo Teatro Testaccio. Rione dove ancora resiste qualche refolo di genuina popolarità romana in via di estinzione, nonché territorio ricco di teatri off nel raggio di pochi isolati, spesso fucìne di giovani talenti. L’operazione nostalgia – riconoscenza ha dato i suoi frutti, perché per quasi un mese il pubblico ha risposto numerosissimo, pur senza campagna pubblicitaria e il sodalizio Falaguasta – Fiorini, che tanto successo ha mietuto negli anni in tutta Italia, ha potuto riassaporare il gusto degli esordi teatrali.

"Mr & Mrs Dream" coreografia e allestimento di Marie-Claude Pietragalla e Julien Derouault. Di Daria D.


Piccolo Teatro Strehler, Milano dal 28 al 30 maggio 2015

Un caleidoscopio di colori, immagini, visioni, sogni che prendono vita, e si allargano all’infinito, e poi ritornano a farsi piccoli, ermetici, privati, questo e tanto altro è lo spettacolo Mr & Mrs Dream del Théâtre du Corps Pietragalla-Derouault.
E quel tanto, anzi tantissimo altro, è il talento della coppia di ballerini formata da Marie-Claude Pietragalla e Julien Derouault, che ispirandosi liberamente all’opera di Eugène Ionesco, creano scenografie da sogno, in cui entriamo e ci facciamo trasportare, intraprendendo un viaggio dentro una terza dimensione, dentro un virtuale computer universale, passando in rassegna le tappe dell’evoluzione umana, il tutto a passo di danza.
E lo spettacolo, in cui, due creature che ci ricordano i replicanti di “Blade Runners” viaggiano nel tempo, dopo essere sfuggite alla penna dell’autore, avvalendosi della tecnologia di un team di ingegneri della Dassault Systèms, non è più esclusivamente solo teatro o danza, ma diventa cinema grazie alle immagini proiettate con cui i due personaggi dialogano e interagiscono, allargando la percezione dello spazio e del tempo.

Con “Youth” un salto di qualità: dalla citazione all’autocitazione! Di Francesca Saveria Cimmino


L’ultimo film di Sorrentino, presentato a Cannes, inizia con “You’ve got the love" della band britannica Florence and the Machine. “Youth-La giovinezza” racconta – in “soli” 118 minuti – la storia di persone di una certa età che, dopo aver raggiunto successi e una favorevole condizione economica, sono “in ostaggio della loro apatia” e trascorrono le giornate in un hotel ultra lusso. Un notevole schiaffo morale all’attuale situazione italiana, insomma. Certo, è un film non dimentichiamocelo.
Michael Caine e Harvey Keitel sono i protagonisti di questa storia: rispettivamente, Fred è un ex direttore d’orchestra e Mick un regista. Il primo convinto di non voler più lavorare, il secondo pronto a far uscire il suo prossimo “film-testamento”.  Sorrentino questa volta va addirittura oltre: è capace di non raccontare nulla di concreto per la durata di cento minuti e di far comprendere il senso della sua opera solo negli ultimi quindici minuti; un talento, non c’è che dire. “Youth” per un’ora e più è semplicemente una rappresentazione audio visuale con le splendide immagini del magistrale Luca Bigazzi (ancora una volta direttore della fotografia in un film di Sorrentino), un miscuglio di generi musicali più o meno solenni e parole, talvolta profonde, talvolta insignificanti.

28 maggio, 2015

VIAGGIO ATTRAVERSO L'IMPOSSIBILE - sogni di cinema, a cura di Francesco Vignaroli. Puntata numero 32: "HEIMAT- Eine chronik in elf talen"


HEIMAT
(HEIMAT- Eine chronik in elf talen)

RFT (GERMANIA OCCIDENTALE)     1982   930’ (serie in 11 episodi)  B/N e COLORE

REGIA: EDGAR REITZ

INTERPRETI: MARITA BREUER, DIETER SCHAAD, RUDIGER WEIGANG, KURT WAGNER, PETER HARTING

VERSIONE DVD: SI’, edizione DOLMEN HOME VIDEO


Dalla fine della prima guerra mondiale all’inizio degli anni ’80, il ‘900 tedesco rivisitato attraverso la saga generazionale della famiglia Simon, ambientata nell’immaginario villaggio di Schabbach, nella regione (reale) dell’Hunsruck, Germania sudoccidentale. Il piccolo paese di campagna fa da sfondo al moto perpetuo della vita, fatto di cicli immutabili che nemmeno la Storia riesce a mutare. Così, attorno alla figura centrale di Maria –il personaggio-cardine di tutta la saga- si susseguono nascite, matrimoni, lutti, partenze, gioie, dolori…

Teatro Sistina, presentazione della stagione 2015/2016. Di Paolo Leone


Affollatissima conferenza stampa nella tarda mattinata di  giovedì 28 maggio, nel foyer del Teatro Sistina, per la presentazione del nuovo cartellone. La prossima stagione va a chiudere un ideale triennio di rilancio, confortato dai numeri che hanno premiato la nuova politica del Direttore artistico Massimo Romeo Piparo. “La nostra caratteristica – esordisce proprio il Direttore – è stata quella di presentare grandi interpreti e grandi classici, una tradizione che piace al nostro pubblico. Il fil rouge che ha contraddistinto le nostre stagioni è stato il legame tra cinema e teatro, riproponendo grandi adattamenti di pellicole che hanno fatto la storia del nostro cinema. Non a caso la stagione prossima sarà aperta ufficialmente da Vacanze romane (con Serena Autieri – ndr), in una nuova veste, più moderna rispetto a quella che fu l’ultima testimonianza lasciataci dal fantastico sodalizio tra Pietro Garinei e il Maestro Armando Trovaioli.

Maximilian Nisi ci racconta "Mr. Green". Intervista di Claudia Conte


La compagnia Theama Teatro di Vicenza si prepara ad affrontare la stagione autunnale con una nuova produzione teatrale di respiro internazionale che debutterà a Roma nella prestigiosa cornice del Teatro della Cometa. Da giovedì 12 a domenica 29 novembre 2015 gli attori Massimo De Francovich e Maximilian Nisi, diretti da Piergiorgio Piccoli, saranno i protagonisti di "Mister Green”, una delle commedie più rappresentate negli ultimi vent’anni.
Tradotta in ventiquattro lingue e messa in scena sui palcoscenici di tutto il mondo, la pièce di Jeff Baron ha riscontrato fin dalla prima edizione italiana, interpretata nel 2003 da un grande Corrado Pani e dallo stesso Nisi, un notevole successo sia di critica che di pubblico.

Ciao, Maximilian. Parlaci di questo testo teatrale. È un caso letterario che ha avuto riconoscimenti eccellenti in tutto il mondo. Perché secondo te?

27 maggio, 2015

Marco Mengoni. “Esseri umani”: un messaggio d'amore universale. Di Giuseppe Sanfilippo


Marco Mengoni ci ha regalato il suo ultimo successo dal titolo “Essere umani”, un brano che dona un messaggio d'amore, di fiducia e di coraggio. Ci parla dell'umanità, protagonista delle disunioni, quando lontana dall’amore, dove i momenti di rottura non sono una fine, bensì la possibilità di credere negli esseri umani fatti da individui capaci di costruire un nuovo capitolo. In un contesto in cui è fondamentale stare insieme, prenderci le mani l’uno all’altro, perché tutti gli uomini, come tanti, hanno da donare un contributo, stando uniti, con umiltà, credendo nelle facoltà di ognuno.

26 maggio, 2015

“TORNERANNO I PRATI”: OLMI RACCONTA LA PRIMA GUERRA MONDIALE. Di Francesco Vignaroli


Cortona, Cinema Teatro Signorelli. Sabato 23 Maggio 2015, ore 11:00

Prima guerra mondiale, fronte italo-austriaco, inverno. La vita di trincea di un battaglione italiano sepolto sotto metri di neve sulle Alpi. Il freddo. La paura. La fame. Le epidemie. La nostalgia di casa. Le lettere, le foto. L’attesa snervante. La quiete, e l’irrompere improvviso del caos. Un silenzio inquietante interrotto dai ruggiti dei mortai. Missioni impossibili da portare a termine. Gioventù rubata. Speranze infrante. Infine, la morte. Quando finalmente l’inverno cederà il passo alla primavera, si vedrà di nuovo l’erba, e la vita nuova non lascerà traccia di ciò che è stato…

INTERVISTA CON GABRIELE MAZZUCCO. LA FORZA DELLE IDEE. Intervista di Paolo Leone


L’Italia è piena di talenti. Gabriele Mazzucco è un autore teatrale molto interessante, al di fuori degli schemi. Anticonformista, assolutamente indipendente nella sua mentalità sempre brillante. Basta parlarci e ti accorgi di avere di fronte un uomo molto maturo, che sa bene in quali acque si è costretti a navigare e non si scoraggia, ma anzi rilancia con la forza delle idee, senza fronzoli per la testa. Mai banale, nemmeno quando si parla di calcio (e con lui se ne parla sempre) e della sua amata Roma. Attentissimo alla realtà in cui si vive, ha sempre un suo punto di vista chiaro su ogni argomento e quando smetti di parlare con lui ti lascia, ogni volta, la sensazione di non aver mai pensato ad un particolare che ti ha appena raccontato. Lo abbiamo incontrato davanti ad un ricco aperitivo nel suo quartier generale, il Teatro Ambra alla Garbatella, a pochi giorni da un nuovo debutto. Una persona e un autore che non lascia indifferenti durante un colloquio, né tantomeno con i suoi testi.

Gabriele, stai per debuttare con un tuo nuovo spettacolo, dopo il successo ottenuto nella stagione passata, con “La storia di mezzo”. So che lotti contro tante difficoltà per produrre i tuoi lavori. Come mai è così difficile in Italia riuscire ad emergere? Sembra un paese in cui si è sempre giovani, ma non è così…

25 maggio, 2015

CORSO INVOLONTARIO PER L'USO DI EVIDENTI DEBOLEZZE. Di Cristian Bolognini


Teatro Brancaccino, Roma. Dal 14 al 23 maggio 2015

"Corso involontario per l'uso di evidenti debolezze" di Lorenzo Gioielli per la regia di Virginia Franchi: secondo una statistica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno l'un per cento degli occidentali muore. Il "corso involontario per l'uso di evidenti debolezze" offre un impagabile servizio: rivela chi dei presenti allo spettacolo morirà entro dodici mesi.
Uno spettacolo fresco, frizzante e al contempo pregno di emozioni tangibili. Una regia scarna, povera, basata esclusivamente sulla ricerca attoriale, proprio quella ricerca che negli ultimi tempi, in diverse rappresentazioni, sta venendo meno, dando invece maggiore credito e lustro all'apparenza visiva, con sedicenti costruzioni sceniche che mostrano solo del fumo ma niente arrosto.

Sara Dall’Olio. Tra determinazione, impegno, coraggio e umiltà. Intervista di Stefano Duranti Poccetti


Sara Dall’Olio è una giovanissima attrice pescarese ed è proprio a Pescara che ha fatto parte della troupe del docu-film “Il Traghettatore” del regista Alessio Consorte, che parla proprio della storia e dell’attualità della città abruzzese. Sara ci parla di questo e anche di altro…

Ciao Sara, potresti raccontarmi la tua formazione di attrice?

Ciao Stefano, innanzitutto volevo ringraziarti per avermi chiamato per l'intervista. Allora, io ho sempre avuto la passione della recitazione fin da bambina, quando improvvisavo già delle piccole parti con mia sorella; poi ora è da un anno che frequento la "SMO", la scuola di recitazione diretta dall'Attore Giampiero Mancini.

Come hai fatto ad avvicinarti a questo mondo?

23 maggio, 2015

“Pericolo di coppia”. Cinquecento sfumature di sorrisi. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra alla Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Fino al 24 maggio 2015

E’ sempre interessante rivedere uno spettacolo scritto dieci anni fa (che vinse il Premio Charlot giovani) da un autore e attore che, dopo tanta gavetta, in questa stagione ha finalmente avuto il suo meritato successo sia nelle vesti di interprete che in quelle di commediografo. Marco Cavallaro, infaticabile artigiano del teatro comico, movenze da saltimbanco d’altri tempi, ripresenta al Teatro Ambra alla Garbatella il suo cavallo di battaglia, che domenica 24 maggio raggiungerà il prestigioso traguardo delle 500 repliche. Pericolo di coppia non è facilmente definibile come commedia, è piuttosto il tentativo di rappresentare le problematiche della coppia sin dalla preistoria, comicamente, nelle più disparate situazioni. Sulla scena, insieme a Cavallaro, la bravissima Donatella Barbagallo, attrice che nelle sue corde ha eccellenti note drammatiche (protagonista in tanti progetti teatrali), che in questo caso nasconde efficacemente con un’interpretazione esilarante, condita di mimiche facciali straordinarie. 

22 maggio, 2015

Etero Pride... per i diritti civili e non solo!


È stato poco tempo che mi arrivò un’invito inaspettato: quello di Etero Pride, che m’invitava ospite nei suoi studi di Prato. Inizialmente non conoscevo questa realtà, ma poi, visto anche il divertimento e la libertà di azione di cui sono stato partecipe in trasmissione, ne sono rimasto piacevolmente colpito. Come si legge dal sito www.eteropride.it : “l’Associazione Etero Pride è la prima associazione no profit che vuole affrontare le tematiche legate alla famiglia, il genere e l'orientamento sessuale, dal punto di vista etero, e contemporaneamente si pone contro ogni forma di omofobia, discriminazione o pregiudizio. Inoltre nasce per analizzare il percorso della famiglia e coppia etero dagli anni '60 ad oggi per valutare l'evoluzione dei diritti e doveri nel mondo etero”.

REGIA, RECITAZIONE E SCENEGGIATURA: LE TRE COMPONENTI DELL'ANIMA ARTISTICA DI MARCO MARRA. Intervista di Francesco Pace


Quando la passione, la bravura e la forza di volontà, messe insieme, possono farti raggiungere ottimi risultati. Non sono,questi, gli ingredienti di una ricetta culinaria, ma ciò che il giovanissimo attore sceneggiatore e regista napoletano Marco Marra, ha messo in gioco per raggiungere i suoi obiettivi. E possiamo ben dire che ad oggi Marco ce l'ha fatta. Certo, come dice lui stesso, la strada è ancora tanta ma siamo sicuri che ha imboccato quella giusta. Nato con il teatro, la passione primaria di Marco è sempre stata quella del cinema e della regia cinematografica: da qui poi le prime regie di cortometraggi per il web (The Chair e Derniere) e poi di una web-serie che sta avendo ottimi consensi “Asso”(visibile su Youtube)nominata ai Los Angeles Indipendent Film Festival Award e premiata ai Rome Web Awards 2015 (due premi nella categoria Romance, come Best Actor e Best Poster). Il punto di forza di Marco è sicuramente la versatilità: in “Asso” infatti egli stesso ha recitato, ha scritto la sceneggiatura e curato la regia; una sorta di Cerbero “con tre anime” dell'era del 2.0. Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare un po' della sua carriera artistica.

Possiamo definirti un'artista poliedrico: reciti, scrivi e dirigi. Come nascono esattamente queste tre passioni che, all'inizio, possono sembrare inconciliabili?

"ISTRUZIONI PER L'USO" AL TEATRO VITTORIA, TRA MERINGHE E LAVATRICI. Di Brizio De Tommasi


In scena i giorni 30/31 maggio e 1 giugno, presso il Teatro Vittoria nella rassegna "Salviamo i Talenti" per la Settima Edizione del Premio Attilio Corsini 2015.
Elisabetta e Tommaso sono i protagonisti di una brillante commedia contemporanea. I due coinquilini si ritrovano in casa una lavatrice che non è loro. Da dove viene? È un segno del destino o è solo un caso? I due ragazzi decidono di tenerla, ma inspiegabilmente non riescono a farla funzionare. Inizia così un dibattito: leggere o non leggere le istruzioni per l'uso? In un dialogo serrato, tra assurde gag e situazioni imbarazzanti, si sveleranno i loro caratteri, fino a scoprire che niente era come sembrava.

19 maggio, 2015

“Wandering Walls” di Raffello Lucci. Il “Treno dei mortali immortali”. Di Stefano Duranti Poccetti


Un treno la mostra “Wandering Walls” dell’artista Raffaello Lucci, un treno che trasporta grandi personalità del passato, a cui Lucci ridà vita attraverso pochi tratti, pochi ma incisivi colori, la cui espressione basta da sola per colpire l’occhio e il cuore dell’attento visitatore. Turing, Voltaire, Goya, De Andrè… molti altri fanno parte di questo speciale “treno”, i cui “vagoni” sono collegati tra di loro da opere grafiche dello stesso artista. Le opere sono create in modo da diventare dei veri e propri muri, muri che si possono aprire grazie a due ante: ed è così che si apre un nuovo mondo, il mondo che il muro nasconde, un mondo che solo la metafisica forza dell’astrazione può rendere tangibile, materico, perfettamente vivo e presente. Quei personaggi sono qui e ora, le loro frasi riecheggiano con energia per tutta la sala.

Un teatro off a Napoli nord. Con Diana, apre il teatro madrearte a Villaricca. Di Gennaro La Montagna


Quello del Teatro Madrearte è una riapertura, già con due stagioni all’attivo tra il 2010 e il 2013, lo spazio teatrale fondato dall’associazione Madrearte, esistente dal 2005, dopo due anni di stop riapre il sipario in una nuova sede che verrà inaugurata a settembre e sorgerà nel centro di Villaricca, a nord di Napoli, unendosi alla rete degli spazi “off” Campani creando un ponte artistico che vedrà confluire artisti da tutto il territorio nazionale. 
Il cartellone della stagione teatrale 2015-2016 è già in fase di allestimento e verrà annunciato il 15 giugno; le associazioni, compagnie e produzioni teatrali possono inviare le proprie proposte entro in 30 maggio, il bando per la selezione delle 12 compagnie che comporranno il cartellone è on line sul sito www.madrearte.it assieme al bando del festival teatrale “terra dell’arte” che vedrà esibirsi compagnie, scuole e liberi professionisti provenienti da tutta l’Italia in un concorso con monologhi, corti teatrali, cortometraggi e spettacoli.  Il Festival abbraccerà diverse espressioni artistiche, la denominazione vuole evidenziare la “terra dell’arte” come madre e generatrice di arte ed artisti, contrastando l’etichetta di una terra ricordata solo per la cronaca nera e per le note questioni ambientali.

16 maggio, 2015

Dopo il Salone di Torino Soffi Vitali diventerà film! Di Luca Treccia


La brillante Claudia Conte si fa notare ancora una volta per il suo scoppiettante talento e la sua autenticità. Nonostante la giovane età, la ventitreenne attrice e scrittrice aquinate è stata ospite presso il Salone internazionale Lingotto di Torino attirando decine e decine di curiosi lettori e appassionati di letteratura.
Durante la presentazione del suo ultimo libro "Soffi Vitali. Quando il cuore ricomincia a battere", la Conte ha espresso quelle che sono le sue personali opinioni sulle problematiche della società sottolineando l'importanza della meritocrazia in campo letterario come in tutti gli altri settori.
Protagonista dell'evento il talentuoso attore internazionale Vincenzo Bocciarelli che ha catapultato la platea nel vivo della storia, leggendo alcuni più significativi capitoli e attirando l'attenzione di produttori cinematografici interessati a trasporre la storia di Soffi Vitali in film.

14 maggio, 2015

Francesco Branchetti, una stagione di sforzi e soddisfazioni. Intervista di Paolo Leone


Ultimo incontro stagionale con il regista (e attore) Francesco Branchetti. Reduce da una stagione piena di lavoro, che lo ha visto impegnato nell’allestimento di più opere teatrali, con il Corriere stila il bilancio della stagione che volge al termine. Un nuovo lavoro che debutterà il 21 maggio al Teatro Torbellamonaca e già si ricomincia a pensare all’anno successivo.

Francesco, la stagione teatrale volge ormai al termine. Mi sembra che anche in questa ti sia tolto delle belle soddisfazioni, giusto?

In effetti sì, sono estremamente soddisfatto dei miei spettacoli che sono andati in scena quest’anno. A partire dal successo della tournée di “Sinceramente bugiardi” (di Alan Ayckburn – ndr), prodotto dal Teatro Garage di Genova che ha riscosso sempre grandi consensi in tutte le piazze italiane dove è stato. E poi “Senso” con la magnifica Isabella Giannone tornato in scena per la quarta stagione a Roma e accolto sempre con grandi apprezzamenti da parte del pubblico e della critica, fino a “Cleopatra” andato in scena al Politeama Rossetti-Teatro Stabile di Trieste con una straordinaria Daniela Giovanetti e senza dimenticare  “Io Ettore Petrolini” interpretato da Antonello Avallone e accolto da uno strepitoso consenso da parte della critica (anche estera – ndr) e del pubblico. Per cui sì posso dirmi decisamente soddisfatto e mi auguro che “Debora’s love” con Debora Caprioglio riscuota altrettanto successo sia a Roma al Teatro di Tor  Bella Monaca in prima nazionale il 21 maggio che in tournée.

"Se suoni al mio campanello". Poesia Di Giuseppe Sanfilippo




Deliziosa creatura
vieni qui non te ne andare,
dammi la tua mano e cammina con me,
un bel tempo troveremo  insieme,
la primavera è invariabile ma tu non temere
slega le catene del tuo cuore e
lasciati andare,
Il senso di ogni cosa saremo per entrambi.

Creatura preziosa sei, che
io uomo abbracciarti a me voglio,
lasciami avvicinarmi a te,
dolcezza voglio donar stanotte,
ti guardo, tu no tu
no un’avventura,
tu, tu no tu
accendi il desidero, battimi contro
l’inverno che l’amore intorno a noi vive, ma tu
slega il tuo cuore e abbandoniamoci al sintomo d’armonia

Se suoni al  mio campanello,
ti lascerò entrare nella mia,
balleremo dolcemente,
cosa buona sarà,
accenderemo la notte di calore,
balliamo, balliamo, balliamo,
abbandonati all’armonia,
balliamo fino a domani,
rivoluzioneremo il mondo accedendolo di luce,
se sleghi il tuo cuore al ritmo dell’armonia più pura,
si accenderà di calore,
la vita vera scopriremo.

Deliziosa creatura,
noi qui nel mondo fatto di
cuori ghiacciaci alla filantropia e all’amore
stupiremo senza nemmeno accorgerci,
vieni qui
illuminiamo il mondo.

Ti chiedo perdono
non fa una buona immagine di me
il mio modo di esprimermi,
la primavera e invariabile,
l’amore è confuso e vive l’inverno,
Noi No, mai noi ci
troveremo mano nella mano
pronti ad alzare ogni sedia capovolta,
insieme faremo un mondo migliore,
lasciamoci andare alla voglia d’armonia,
Il senso di ogni cosa saremo per entrambi

Se suoni al mio campanello,
balleremo tutta la notte,
accenderemo l’estate di luce e poesia,
guarderemo la luna piena
scambiandoci, immersi, attenzioni e dolcezze,
balliamo, balliamo, balliamo tutta la vita,
abbandonati all’armonia
estate caliente sarà,
rivoluzioneremo il mondo,
se sleghi il tuo cuore al ritmo dell’armonia più pura,
si accenderà di calore,
la vita vera scopriremo.

Alessandro Canino, vi Racconto "Io". Intervista di Andrea Axel Nobile


Alessandro Canino nel 1992 debutta al Festival  di Sanremo, con una canzone apparentemente semplice, ma che  conquista da subito critica e pubblico: la canzone è «Brutta» e da lì a poco diventa uno dei pezzi più trasmessi dalle radio, un vero e proprio tormentone. La carriera di Alessandro Canino oltrepassa i confini Italiani per divenire uno dei cantanti italiani più seguiti e apprezzati all’estero; tanto è il suo successo che nel 2001 ritorna a Sanremo non nelle vesti di cantante, ma di inviato delle televisioni di stato delle capitali dell'est Europa. Nell’ultimo periodo  è tornato a far parlare di sé per il disco «Io»; dopo anni di silenzio musicale, esce con un album completo, che sta già mietendo consensi fra critica e pubblico - il disco è prodotto dal grande produttore musicale Rossano Eleuteri.

Nel 1992 partecipasti a Sanremo con un pezzo che diventa in poco tempo una hit: "Brutta". Come è stata quella esperienza?

13 maggio, 2015

“Dieci registi in cerca d’autore”, il nuovo libro Amedeo di Sora e Gerry Guida. Di Claudia Conte


Cari amici del Corriere dello Spettacolo,

Oggi voglio segnalarvi un evento imperdibile per il suo spessore culturale.
Mercoledì 20 maggio 2015, alle ore 16:30, presso la prestigiosa sede della Titanus, la grande casa cinematografica fondata nel 1904 da Gustavo Lombardo, in Via Sommacampagna 28 (nei pressi della Stazione Termini) a Roma, si terrà la presentazione del volume di Amedeo di Sora e Gerry Guida dal titolo “Dieci registi in cerca d’autore”, Edizioni Cultura e dintorni. Interverranno, oltre agli Autori, lo storico e critico cinematografico Ernesto G. Laura, l’attore e regista Lino Capolicchio, l’attore e doppiatore Renzo Stacchi.

12 maggio, 2015

Con “Goli Otok – Isola della libertà” il teatro rende omaggio alla Memoria. Di Paola Pini


Trieste, Il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal 13 al 17 maggi 2015

Nato come lettura scenica e presentato per la prima volta nel 2011, “Goli Otok – Isola della libertà” viene ora proposto in forma di spettacolo da Renato Sarti ed Elio De Capitani. Entrambi firmano la regia di questo testo firmato da Renato Sarti stesso, tratto dalla testimonianza di Aldo Juretich, nato a Fiume negli anni Venti dello scorso secolo .
A partire dal 1948 iniziò quella crisi fra Tito e Stalin che porterà  poi, nel 1961, alla creazione del Movimento dei Paesi Non Allineati. A seguito di questa lotta per il controllo interno della Jugoslavia avviata dall’Unione Sovietica, migliaia di persone , jugoslave e non (circa trecento gli italiani), considerate vicine alle posizioni di Mosca, vennero internate per essere “rieducate”.

Ottanta! Enrico Intra festeggia il suo compleanno in musica. Di Daria D.


Piccolo Teatro Strehler, Milano. Lunedì 11 maggio 2015

Quale modo migliore di festeggiare il compleanno, ottanta ma senza dimostrarli, contornato da colleghi, studenti e il pubblico di Milano che ha riempito, numeroso e caloroso, la sala del Piccolo Teatro Strehler la sera del’11 maggio 2015?
Stiamo parlando del Maestro Enrico Intra, che per più di tre ore ha diretto, suonato, conversato, scherzato, incapace di lasciare i tasti del pianoforte o il podio del conduttore d’orchestra. Mamma mia che energia!
Introdotto da Maurizio Franco e Sergio Escobar, festeggiato anche dai rappresentanti delle istituzioni, Filippo  Del Corno, Cristina Tajani e Marilena Adami, Intra ha dialogato, musicalmente parlando, con i musicisti più apprezzati e acclamati della scena jazzistica italiana e internazionale, che in qualche modo, chi più e chi meno, ha avuto a che fare con il Maestro, durante la sua lunga carriera.

MUSICALmente – BE ITALIAN. La serata di chiusura. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Golden. Lunedì 11 maggio 2015

Si è concluso lunedì 11 maggio il fantastico viaggio nella storia del musical e delle sue melodie più amate, condotto da Stefania Fratepietro, splendida performer dalla voce potente e capace di tonalità impervie per i comuni mortali. Il Teatro Golden, che ha avuto la brillante iniziativa di dar spazio a quattro serate, per la regia del bravo Massimo Natale e con la direzione musicale del Maestro Marco Bosco, ha registrato altrettanti sold–out. In particolare, nell’ultima (al Corriere avevamo seguito la prima, quella dedicata agli anni trenta/quaranta) la presenza del pubblico è andata ben oltre la capienza a disposizione, dimostrazione di quanto il “genere musical” sia amato e seguito soprattutto dai giovani.

C’è da aver paura di Virginia Woolf. di Greta Salvi


"Chi ha paura di Virginia Woolf?" Il titolo del dramma di Edward Albee riecheggia, parafrasandola, la canzoncina dei "Tre porcellini" disneyani: “Who’s afraid of the big bad wolf?”
E c’è di che avere paura, in effetti.
Lo spettacolo, diretto e interpretato da Arturo Cirillo e prodotto dal Teatro Menotti di Milano (dove è in scena fino al 24 maggio), mette in scena due coppie.
Martha e George, coniugi di mezza età, invitano a casa loro due giovani sposi appena conosciuti, Nick e Honey. É notte fonda e mentre l’alcool scorre, come un basso continuo, i quattro perdono tutte le inibizioni e sospendono ogni ritegno. Le frecciatine iniziali tra Martha e George si trasformano in uno svergognarsi reciproco, che ben presto coinvolge anche gli ospiti. Martha, moderna Madame Bovary, rinfaccia al marito la sua mediocrità, che gli ha impedito di raggiungere gli alti livelli della carriera accademica. George si difende a stento dalle aggressioni della moglie e, entrato in competizione con Nick (a sua volta docente universitario), trascina la coppia più giovane in un gioco al massacro, svelando crudelmente le confidenze ricevute da Nick sulla gravidanza isterica di Honey e sul loro conseguente matrimonio riparatore.

11 maggio, 2015

ROCKY HORROR SHOW, UN CLASSICO SENZA TEMPO. Di Chiara Pedretti


Milano, Teatro della Luna. Fino al 20 maggio 2015

A Milano, al Teatro Della Luna, sarà in scena fino al 20 maggio il musical cult capolavoro di Richard O’Brien, The Rocky Horror Show dopo dieci anni di assenza, unica tappa italiana con quella di Forlì, immediatamente successiva.
Compie 42 anni, avendo debuttato nel 1973 al Royal Court di Londra, uno dei musicals più amati ma anche più discussi della storia di questo genere di spettacolo, tradotto in tutte le lingue e visto da oltre venti milioni di persone nel mondo, da cui è stato tratto il celebre film The Rocky Horror Picture Show, del 1975. Uno spettacolo unico nel suo genere, con brani ormai entrati nella storia come The Time Warp e Sweet Transvestite, con idee irriverenti e bizzarre, soprattutto per l’epoca in cui è uscito.

Soffi Vitali di Claudia Conte approda al Salone Internazionale del libro di Torino con la partecipazione straordinaria di Vincenzo Bocciarelli. Di Luca Treccia


Giovedì 14 maggio alle ore 17.30 Claudia Conte sarà ospite presso il Salone internazionale Lingotto di Torino. La giovane attrice e scrittrice presenterà il suo ultimo libro "Soffi Vitali. Quando il cuore ricomincia a battere" (Intermedia Edizioni) proprio durante il prestigioso festival culturale nel padiglione 2, M26 N 25 - presso lo stand L30 - L26.
Testimonial dell'evento l'attore internazionale Vincenzo Bocciarelli che leggerà alcuni passi e saluterà i fans. Dopo la presentazione di Torino i due artisti rientreranno a Roma per le riprese di un importante progetto sull'Alzheimer per la regia di Angelo Longoni.

09 maggio, 2015

COME DEL RESTO ALLA FINE DI UN VIAGGIO. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Kopò (via Vestricio Spurinna 47/49) fino al 10 maggio 2015

Chiude nel migliore dei modi la seconda stagione ufficiale del piccolo Teatro Kopò, con uno spettacolo interessantissimo, “come del resto” molti di quelli andati in scena sul palcoscenico di Via Spurinna. Un altro giovane autore/attore, Alessio Zambardi (Fringe Festival 2014) ci ha dimostrato come si possano scrivere testi intelligenti, colti, senza annoiare il pubblico. Il suo monologo, piacevolissimo anche nella regia (di Marta Pagioni) , è un viaggio nella storia ma non solo. Arriva addirittura ai primordi, quando l’uomo ancora non esisteva  e l’autentico linguaggio universale era (ed è) quello del miracolo della natura dal punto di vista di un atomo di carbonio. Ma soprattutto è un lucido viaggio sull’importanza di questo come ricerca della felicità, sulla necessità/dannazione umana di dover essere sempre in movimento per illudersi di poterla almeno cercare.

SPREGEVOLE. La rabbia, cause e conseguenze. Di Paolo Leone


Roma. Teatro Ambra alla Garbatella (piazza Giovanni da Triora 15) fino al 10 maggio 2015

Cercate un testo provocatorio, spiazzante, politicamente scorrettissimo, spregevole, appunto, come il personaggio che gli da vita? Al Teatro Ambra alla Garbatella, fino al 10 maggio, potrete trovarlo. Spregevole è il delirio, incoffessabilmente condivisibile in più momenti, di un uomo solo, stanco di far finta di niente, che non ne può più di sottacere una quotidianità dilaniata dall’ipocrisia, dal bon ton, dal “si fa così”, da clichè. Un viaggio senza ritorno, sembra, nel buio della coscienza. Quella che “tutti hanno a posto” e che lui non vuole “mettere da nessuna parte”. Quella coscienza che nasconde un segreto, figlio dell’acido corrosivo che scorre nelle sue vene, e che si rivelerà solo negli istanti finali del monologo. Spregevoli anche quelli. In bilico tra le sue esternazioni ciniche e le Scritture, in un tourbillon di minacce sacre e profane, l’uomo sembra aver perso tutto, e con disperata ironia quasi cerca un senso a ciò che, nella sua mente, non lo ha più. E’ davvero, come suggerito, un “rosario della rabbia”. Sgranato sino all’ultimo, ce n’è per tutti. Insofferente, caustico, violento. La disperazione e il cinismo col sorriso sulle labbra, una colpa redimibile (?) soltanto accettando il conto che la vita, in risposta al suo livore, gli presenterà.

07 maggio, 2015

Dopo il grande successo di pubblico, torna a Roma Lavoriamoci Su, l’esilarante spettacolo della compagnia teatrale GAFF. Intervista e foto di Ivan Selloni



Roma, Teatro Portaportese. 8 - 9 - 10 Maggio 2015

Lo spettacolo è scritto, diretto e interpretato da 4 giovani artisti, i cui nomi compongono l’acronimo GAFF: Gabriele Grassi (esperto di marketing), Alessandro Campaiola (doppiatore della dinastia Ward), Federico Campaiola (cantante, doppiatore della dinastia Ward) e Federico Maria Giansanti (regista, compositore e produttore di musica hip hop, pop ed electro).

Lo spettacolo si snoda in sketch di pura comicità, leggeri ma profondi, eterogenei ma analoghi. Protagonisti più figure professionali alle prese con la follia: quella della vita (stra)ordinaria di tutti i giorni.

Dal commesso di negozio di vernici allo spacciatore di strada, un ampio ventaglio di realtà rappresentate in un unico spazio a Roma: il Teatro Portaportese che, in 3 appuntamenti, si fa luogo di svago e di riflessione: il carattere introspettivo dell’opera permette allo spettatore di affrontare emotivamente problematiche complesse attraverso la risata.
Perchè, è bene ricordarlo, “ridere è una cosa seria”.

A completare il quadro emozionanti momenti di musica con Salvatore Gabriel Valerio, Claudia Finotti e i fratelli Alessandro e Francesco Cosentino, e un esilarante Giacomo Sannibale a vestire i panni di un... inconsueto e onnipresente ospite.


5 Maggio 2015. ROCKY HORROR PICTURE SHOW - regia Sam Buntrock. Di Flavia Severin



Teatro della Luna dal 5 al 20 Maggio 2015

Il Musical degli equivoci e delle ambiguità festeggia il suo 40° compleanno

E’ la prima di uno dei musical più famosi, e al Teatro della Luna, se ne respira l’atmosfera già all’entrata: sono numerosi, infatti, i fan travestiti dai personaggi dello Show. Più ci si avvicina alla platea e più si è già nello spettacolo stesso che non invecchia mai, e continua a travestirsi con i simboli che più lo rappresentano: autoreggenti a rete e tacchi rossi da mistress transexual.

Non appena inizia lo Show, riviviamo ancora una volta il percorso di Brad e Janet, la giovane coppia di fidanzati protagonista, che scoprono un sé recondito e “sporco”, le perversioni e i loro desideri sessuali che mai prima d’ora avrebbero osato soddisfare. Dall’essere entrambi letteralmente Like a Virgin sprigionano tutta la loro tensione erotica e con lo stesso partner. Il loro seduttore è infatti il bizzarro Dottor Frank’n’Furter, transessuale, che vive nella casa dove sono i due sono accidentalmente capitati, durante un temporale, a causa della macchine in panne.

NESSUNO MUORE. Luca De Bei torna a stupire. Di paolo Leone




Roma, Teatro della Cometa (via del Teatro Marcello 4) Dal 5 al 24 maggio 2015

Che Luca De Bei sia uno dei più importanti drammaturghi e registi teatrali italiani è assodato ormai da qualche anno. Tra le sue caratteristiche, oltre ad uno spiccato senso estetico dei suoi lavori, vera e propria firma su quadro d’autore, c’è sicuramente quella di non essere mai banale, di sorprendere il suo pubblico con lavori di alta qualità, anche quando si diverte a scrivere (e a volte ad interpretare, oltre che dirigere) opere che attingono ai toni della commedia ma sempre caratterizzati dalla sua cifra stilistica, inconfondibile. Con il suo nuovo lavoro in scena al Teatro della Cometa, a chiudere la stagione dello stesso, De Bei torna su quelle corde che avevamo apprezzato ed amato in “Le mattine Dieci alle Quattro” testo pluripremiato.

NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE. Di Daria D.


Teatro Manzoni, Milano dal 4 al 16 maggio 2015
Raramente attualizzare, a teatro o al cinema, un personaggio o un avvenimento, funziona. Non basta paludarlo di cuoio, cappelli militari, fucili, e altre facilonerie scenografiche o far parlare gli attori in un dialetto possibilmente del Sud, per rendere quello che si vuole raccontare, esprimere, puntualizzare, più forte e significante. Si rischia di cadere nella trappola, seducente, tuttavia, di scandalizzare e meravigliare a buon mercato, il pubblico.
“Nerone duemila anni di calunnie” di cui Edoardo Sylos Labini è regista e interprete, è un ottimo esempio di come si possa evitare la banalità esteriore scavando invece nel significato del dramma che si sta raccontando, restituendo al fruitore uno spettacolo chiaro nei suoi intenti, con molta dose d’intrattenimento, una regia misurata ma decisa e inventiva, una drammaturgia intelligente, mai noiosa e retorica.

06 maggio, 2015

Justin Bradshaw a Cortona. La Galleria d’Arte Triphè di Cortona riapre ancora le sue porte


Quest’anno la Galleria d’Arte Triphè – a Cortona – di Maria Laura Perilli inaugura la sua prima tappa stagionale. Si tratta della mostra dell’artista Justin Bradshaw, che sarà esposto nella Galleria dal 6 maggio al 30 giugno 2015. La mostra prende il nome di “Correlazioni” ed è curata dalla stessa Maria Laura Perilli. Il tema è quello della sacralità, che l’autore tratta in modo personale, come scrive la stessa curatrice:
 “Le opere di Justin Bradschaw sono minime nelle dimensioni ma grandi nel loro contenuto. Pervase di grande intensità trasmettono messaggi di spiritualità con convergenze mistiche e carismatiche.

“Il Pilota di Arafat” al Circolo Canottieri Lazio. Di Luca Treccia


L’ambasciatore Nunzio Alfredo d’Angieri ospite d’onore al tavolo dei relatori del libro di Lucilla Quaglia assieme al pilota personale del leader palestinese Marcello Quaglia
Al tavolo dei relatori, moderati dalla giovanissima e talentuosa attrice e scrittrice Claudia Conte, anche l’attore di tanti film e fiction internazionali Vincenzo Bocciarelli - che ha letto con gran trasporto ed efficacia alcuni brani tratti dal libro - il presidente del club Raffaele Condemi ed il segretario Salvatore Bartoli. Brindisi finale al successo della manifestazione.
Applausi per il secondo libro della giornalista Lucilla Quaglia, “Il Pilota di Arafat”, Edizioni Pagine, che fornisce  un profilo inedito di colui che è stato al fianco del leader dell’O.L.P. – l’”Organizzazione per la Liberazione della Palestina" - salvandogli perfino la vita: suo padre, il comandante Marcello Quaglia. “Ho scoperto chi era mio padre dalla televisione – racconta l’autrice – e solo allora ho capito il perché di tante alzatacce notturne”. E da lì la presa di coscienza della presenza di una eccellenza italiana, che nessuno avrebbe conosciuto se non attraverso le parole della figlia, al fianco di Arafat.

Angelo Peluso, un nuovo Talento Italiano. Di Luigi Rodi


Carmen di Pietro
Ed eccolo di nuovo sulla cresta dell'onda, il nostro Angelo Peluso, alle prese con un'estate ricca di impegni lavorativi.
L' artista Campano  ci racconta che dallo scorso anno è in tour con una delle più poliedriche artiste Italiane, la  showgirl Carmen di Pietro, con la quale si esibisce in locali teatri e piazze, animando con canzoni revival dagli anni 60’ agli 80’, mentre la nota Carmen diletta il pubblico con i suoi grandi successi Tocalo Tocalo e Take My Away e tanta altri.

SING AND SWING, ED IL TEATRO NUOVO BALLA! Di Chiara Pedretti


Milano, Teatro Nuovo

In questa fine di stagione il Teatro Nuovo si trasforma ancora in locale raffinato e di classe: è iniziata la serie di spettacoli denominati Expo Dinner Show, binomio cena-spettacolo, dove buona parte della platea è stata sostituita da tavoli e vi si può dunque cenare, oppure assistere solo allo spettacolo, occupando le restanti file di poltrone.
Una formula ormai collaudata questa del Nuovo, a cui quest’anno si è aggiunto un Expo che va tanto di moda al momento a Milano. Ad inaugurare la serie, uno de pochi, veri One Man Show italiani: Massimo Lopez, con il suo spettacolo Swing and Sing. Si sa, Lopez ama molto Frank Sinatra e la musica jazz, di cui ci aveva già dato ampia prova nel 2010 quando, proprio al Teatro Nuovo, aveva portato il suo Ciao Frankie, un omaggio al grande Sinatra. Questa volta l’impianto dello spettacolo è molto simile: rinnova il proprio repertorio di classici dello swing-jazz affrontando autori come Cole Porter, Duke Ellington, Jimmy Van Heusen, Richard Rodgers e molti altri, facendoci ascoltare delle vere pietre miliari della musica dagli anni ‘30 ai ’50. Ad accompagnarlo dal punto di vista musicale, la Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio, uno dei più grandi sax italiani, che segue l’attore nel corso delle sue tournée teatrali da diverse stagioni.