11 maggio, 2015

ROCKY HORROR SHOW, UN CLASSICO SENZA TEMPO. Di Chiara Pedretti


Milano, Teatro della Luna. Fino al 20 maggio 2015

A Milano, al Teatro Della Luna, sarà in scena fino al 20 maggio il musical cult capolavoro di Richard O’Brien, The Rocky Horror Show dopo dieci anni di assenza, unica tappa italiana con quella di Forlì, immediatamente successiva.
Compie 42 anni, avendo debuttato nel 1973 al Royal Court di Londra, uno dei musicals più amati ma anche più discussi della storia di questo genere di spettacolo, tradotto in tutte le lingue e visto da oltre venti milioni di persone nel mondo, da cui è stato tratto il celebre film The Rocky Horror Picture Show, del 1975. Uno spettacolo unico nel suo genere, con brani ormai entrati nella storia come The Time Warp e Sweet Transvestite, con idee irriverenti e bizzarre, soprattutto per l’epoca in cui è uscito.
La trama non è tra le migliori che siano state scritte, un incrocio tra La Famiglia Addams e Frankestein Junior: due fidanzati, Brad e Janet, vanno a trovare un loro ex professore, il Dottor Scott; durante il viaggio in macchina, a causa di una gomma bucata, sono costretti a raggiungere a piedi la prima abitazione che trovano sulla strada per cercare un telefono e chiedere aiuto. Si imbattono dunque in un castello molto particolare, in una notte speciale: vi si sta svolgendo la convention annuale dei Transylvani, creature bizzarre e singolari. A cominciare da Riff Raff, il maggiordomo, sua sorella Magenta, cameriera, Columbia, groupie del più bizzarro in assoluto, ossia il padrone di casa, Frank’N’ Furter. Presentandosi in guépière, calze a rete e tacchi, si dichiara senza problemi travestito e bisessuale, e sta per dare vita ad una creatura speciale, perfetta, il bellissimo Rocky del titolo, con molti muscoli. Frank invita Brad e Janet a fermarsi al castello; i due assistono attoniti ad un turbinio di strane creature e situazioni: la creazione di Rocky, l’omicidio di Eddie, ex amante di Frank e nipote del Dottor Scott, rifiutato da Frank perché con pochi muscoli; l’arrivo del Dottor Scott a sventare i piani di Frank; la ribellione di Riff Raff e Magenta che porterà al triplice omicidio di Columbia, Frank e Rocky; alla fine, Brad e Janet diventeranno come loro. I fratelli transilvaniani Riff Raff e Magenta trasportano allora il castello verso il pianeta Bisesso, nella galassia Transilvania, permettendo prima a Brad, Janet ed al Dottor Scott di fuggire dal castello. I tre si trovano così sperduti e confusi nella polvere lasciata dal decollo. E striscianti sulla superficie della Terra, degli insetti, chiamati 'la razza umana'... Persi nel tempo. Persi nello spazio. E nel significato. Così si chiude lo spettacolo.

La versione presentata è in lingua originale, con qualche intervento in italiano giusto per dare un minimo di trama a chi non parli inglese. Gli interpreti sono semplicemente perfetti: come sempre quando si ha occasione di vedere compagnie anglofone, che provengano da Broadway o Londra, non si può non notare l’abissale differenza con chi, in Italia, afferma di saper fare musical. Tutti con voci incredibili, tutti perfettamente nel ruolo, in confidenza con battute recitate e coreografie, nemmeno una sbavatura, nulla da riportare, se non ammirazione.
Nell’immaginario collettivo Frank è il moro riccio Tim Curry del film; Rob Fowler è invece un Frank biondo, con una voce incredibilmente potente ed estesa, a suo agio sui tacchi meglio di una donna; difficile non citare Stewart Matthew Price (Riff Raff), altra voce da capogiro, così come Maria Franzén (Magenta), Harriet Bunton (Janet), David Ribi (Brad), Vincent Gray (Rocky), Hannah Cadec (Columbia). Bellissime le scene ed i costumi di David Farley, bella regia scorrevole di Sam Buntrock e coreografie (poche) di Matthew Mohr. Da non perdere, soprattutto per gli amanti del genere.

Chiara Pedretti


Teatro della Luna
Via G. Di Vittorio – Assago (MI)
Fino a 20 maggio; da martedì a venerdì ore 21.00, sabato ore 15.30 e 21.00, domenica ore 15.30

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