28 febbraio, 2015

“Non c’è due senza te”. Una sorprendente commedia. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Golden (via Taranto 33). Dal 10 al 22 marzo 2015

Le sorprese sono sempre dietro l’angolo, positive o negative che siano. In un fine settimana stanco, dopo giorni faticosi e con brutti incontri (teatrali) sul cammino, il mio istinto (e il suggerimento di un intenditore fidato) mi fanno far sosta al Teatro Golden dove, da pochi giorni, è in scena Non c’è due senza te, scritto e diretto dal bravo Toni Fornari e interpretato da un quartetto incantevole per simpatia, tempi comici perfetti e capacità attoriali, appunto, sorprendenti.

27 febbraio, 2015

“Tra moglie e marito non mettere il dito”. Delusione all’Ambra Garbatella. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra Garbatella (Piazza Giovanni da Triora 15). Dal 26 febbraio all’1 marzo 2015

Sarà perché l’argomento, propinato in tutte le ricette possibili e immaginabili, non sorprende più nessuno, o per il fatto che si ha bisogno sì, ogni tanto, di una serata leggera e spensierata (legittimo desiderio), che possa sorprenderci e non rovesciarci addosso ovvietà consunte, ma la commedia di Claudio Gnomus in scena al Teatro Ambra Garbatella fino all’1 marzo, non convince affatto. Il successo che pochi anni fa l’autore aveva ottenuto con quel “Gli uomni vengono da Marte, le donne da Venere”, divertente, frizzante, spiritosamente garbato, in questa nuova commedia si perde in una drammaturgia povera che dà vita ad uno spettacolo scontato, senza colpi di scena, quasi stanco, piatto.

26 febbraio, 2015

La maieutica: Socrate nella consulenza filosofica Lo stimolo giusto per la mente umana per affrontare con lucidità la propria esistenza. Di Giuseppe Sanfilippo


La Mort de Socrate, Jacques-Louis David
Quante volte, soprattutto a scuola o all’università, ci hanno parlato della Maieutica (l’arte della levatrice o dell’ostetricia) di Socrate, definita come il suo metodo specifico, in cui il filosofo intendeva “tirar fuori” al suo interlocutore pensieri assolutamente personali a differenza di quanti volevano imporre le proprie vedute agli altri con la retorica e l’arte della persuasione (i Sofisti). Tale metodo era utilizzato da Socrate in modo particolare nel ruolo di consulente filosofico. Il filosofo, di cui non abbiamo notizie precise, poiché, come sappiamo, non ha lasciato scritti, non assumeva un ruolo di guaritore, bensì aiutava l’individuo a trovare le soluzioni alle sue problematiche. Il tutto attraverso il dialogo, in un’esperienza in cui l’obiettivo non era quello di correggere qualcuno in modo autoritario; doveva essere un’esperienza, anzi, in cui era il singolo stesso che cercava di trovare le soluzioni da sé e per stesso; di conseguenza la consulenza era un processo costruttivo e formativo della persona ed essa partiva dal principio della dignità di ogni singolo, ossia dal suo valore, dalle sue qualità e capacità di essere intelligente, dignitoso soprattutto per la sua sensibilità e fragilità, in un contesto in cui la cultura filosofica dell’epoca vedeva fondamentale la dignità umana. In quest’itinerario, mi sono posto questa domanda: sappiamo tutto su quel “tirar fuori”?

25 febbraio, 2015

I Teatri di Parigi: L'Opéra. Curata da Stefano Duranti Poccetti


L’Opéra di Parigi

L’Opéra National di Parigi comprende due strutture : l’Opéra Garnier - o Palais Garnier –, inaugurata nel 1875 e sintesi dello stile Secondo Impero, e l’Opéra Bastille, costruita nel 1989.

Palais Garnier


L’Opéra ha di certo legato storicamente il suo nome al Palais Garnier, situato prorio all’estremità dell’Avenue de l’Opéra, edificato secondo i canoni della seconda metà del XIX secolo e inscritto all’interno del percorso urbanistico voluto da Napoleone III e il prefetto Haussman.
Fu proprio Napoleone III a volere la costruzione dell’Opéra, pensato come un luogo mondano adeguato per l’alta società parigina. Questo progetto di costruzione è datato 29 settembre 1860. Venne così indetto il concorso per la costruzione di un’ "Accademia Imperiale di Musica e Danza", come appare iscritto nella facciata della costruzione, concorso che viene vinto da un architetto trantacinquenne fino ad allora sconosciuto : Charles Garnier, che si ritrovò davanti a una pianificazione molto complessa, visto e considerato l’importanza che doveva rivestire questo edificio d’Arte monumentale e visto anche i rapporti  non sempre semplici con Haussmann.

Alla scoperta del Teatro Virginian. Di Sara Michieletti


Ore 14:15, ho pochissimo tempo per prendere l’autobus, andare alla stazione, fare il biglietto e partire. Ore 14:55, ho 4 minuti per arrivare al maledettissimo binario 1 est e riuscire a prendere il treno. Tiro la valigia, accelero il passo, corro. Hanno annunciato la partenza del treno, così mi butto, mi scaravento dentro e finalmente prendo fiato. Ho il cuore in gola, batte a mille, ma ne è valsa la pensa. Stasera devo assolutamente essere a casa. Ho colto al volo l’occasione di una lezione cancellata per tornare ad Arezzo e passare la serata in via de’ Redi. Perché? Quello che un tempo era il teatrino del circolo artistico, da qualche anno è un Teatro vero e proprio, il cui nome nasce dall’amore per Novecento di Baricco ambientato nello splendido transatlantico Virginian.

“L’uomo, la bestia e la virtù”. Oggi, un secolo fa. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Quirino (via delle Vergini) Dal 24 febbraio al 15 marzo 2015

La geniale lucidità di Pirandello, capace di capolavori ormai centenari ma che, nella loro sostanza, nel loro significato più profondo, sono di un’attualità sconcertante. La rappresentazione de L’uomo, la bestia e la virtù, in scena al Teatro Quirino di Roma fino al 15 marzo, è l’ennesima occasione per poter godere di tanta, caustica, drammaturgia. Questa commedia scritta nel 1919 (!), tratta dalla novella Richiamo all’obbligo (1906), negli insoliti toni farseschi e quasi grotteschi per l’autore agrigentino, è in realtà uno spietato sguardo verso l’ipocrisia borghese (soltanto?) e codina, un colpo feroce alla logica delle maschere umane tanto care alla sua penna. La storia è nota: Paolino (Geppi Gleijeses), rispettabile professore, ha una relazione con la signora Perella (Marianella Bargilli), moglie trascurata dal terribile Capitano di Marina Francesco Perella (Lello Arena). Il frutto indesiderato di questa tresca è un figlio in arrivo che, nel piano del professore, dovrà apparire come proprietà del marito di lei. Da qui comincia una patetica corsa contro il tempo per far si che il Capitano, nell’unica notte in casa, di passaggio per poi ripartire l’indomani, sia risvegliato nei suoi istinti sessuali ormai sopiti verso la consorte.

24 febbraio, 2015

Il Carnevale è finito, ma noi e la vignettista Sara Lovari ancora lo festeggiamo!



TRA MUSICA E LETTERATURA: VECCHIONI E RUGGERI ALLA PRIMA EDIZIONE INVERNALE DEL “CORTONA MIX FESTIVAL”. Di Francesco Vignaroli


Cortona, Cinema Teatro Signorelli. 20-22 febbraio 2015

filosofia originaria, basata sulla trasversalità e sulla contaminazione dei generi. E’ in quest’ottica che va considerata, come più che pertinente, la partecipazione di due artisti poliedrici e uomini di cultura a tutto tondo quali Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri, cantautori sì, ma anche scrittori, e quindi pienamente “in tema” con lo spirito multiculturale e “pluralista” della manifestazione.

A salire sul palco del Teatro Signorelli per la serata inaugurale di questa “Winter Edition” è stato il “professor” Vecchioni, con lo spettacolo RACCONTI E CANZONI CONTRO IL BUIO, nel corso del quale ha alternato la lettura di passi scelti del suo nuovo romanzo, Il mercante di luce, all’esecuzione di alcune delle sue canzoni più importanti. Ispirato dall’atmosfera intima e accogliente del Teatro Signorelli, gremito in ogni ordine di posto, e dal calore del pubblico –verso il quale ha detto di provare “EMPATIA”- Vecchioni, tra un pezzo e l’altro, non si è limitato alla promozione del libro, approfittandone invece per raccontarsi con ironia e complicità: la passione di tutta una vita (divenuta poi anche un lavoro) per il greco, ribadita con la suggestiva lettura di un frammento della poetessa Saffo, ma anche le vicissitudini esistenziali, la clamorosa vittoria a Sanremo…

IL CUORE DELL'HIMALAYA. Di Viola Banaj


Sabato 21 febbraio, il Teatro dei Filodrammatici, ha accolto lo spettacolo di Danza Sacra Tibetana reso possibile grazie all'Himalayan Cultural Center e l'organizzazione di Simona Bocchi.
La serata assomiglia ad invito a lume di candela al teatro dove, scendendo piano-piano le scale, sembra di essere avvolti in un'atmosfera etnica dal profumo di vaniglia. Mentre la gente sussura, un prete tibetano giunge in religioso silenzio alle nostre spalle e, ogni suo passo, comincia a sfuocare le luci della sala in cui è seduto il pubblico.

Un breve racconto dell'indicazione geografica, degli usi, dei costumi e della comunità musulmana della zona fanno da preludio. La narrazione dei legami di confraternita tra le varie comunità del grande Tibet virtuale fa da padrone per tutto il tempo, creando una particolare atmosfera di vicinanza tra le persone presenti. In questo clima di sobria fratellanza si continuano ad intrecciare poesie, canti e danze dell'Himalaya dal carattere curativo.

23 febbraio, 2015

La notte degli Oscar per Birdman: miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura originale e migliore fotografia. Di Sara Bonci


L’EGO DI UN SUPEREROE TRA LE ASSI DI UN PALCOSCENICO

Di critiche e ironiche citazioni al cinema hollywoodiano Birdman è pieno, già dal titolo. Viene immediato il riferimento al Batman di Tim Burton, in cui Michael Keaton incarnava proprio il supereroe dal costume nero. E nell’ultimo film di Alejandro González Iñárritu (regista del capolavoro Babel) Keaton interpreta – non a caso – un attore alla fine della sua carriera che, dopo un successo mondiale nei panni dell’uomo uccello, si dedica al teatro. L’attore statunitense non ha subìto questo triste destino e si dimostra, anzi, un interprete di un calibro impressionante, degno del Golden Globe vinto nel 2014, ma il paragone viene spontaneo. Allo stesso modo non è casuale il fatto che, come Edward Norton si sia rifiutato di prendere parte a The Avengers nei panni di Hulk, ugualmente il suo personaggio, Mike Shiner, viene cacciato da un film per motivi legati al suo carattere aggressivo.

CERCANDO SEGNALI D’AMORE NELL’UNIVERSO. Di Chiara Noschese, con Luca Barbareschi. Di Daria D.


Teatro Manzoni, Milano. Dal 19 febbraio all' 8 marzo 2015

Peccato. Peccato davvero per Luca Barbareschi, professionista indiscusso, uomo di grande fascino e intelligenza, provocativo e instancabile, aver festeggiato i primi 40 anni carriera, in fondo non era costretto a farlo, ma l’ego ci mette sempre lo zampino, con uno spettacolo che non è all’altezza delle aspettative.
Non appartenendo alla schiera dei suoi detrattori, che di solito lo giudicano più per avere fatto politica, che per il talento e la lunga, e piena di successi, carriera, me ne dispiaccio ancora di più. Eppure, durante la conferenza stampa aveva stuzzicato la mia curiosità, parlando con estrema rilassatezza e orgoglio, sempre arguto e simpatico, di questi 40 anni di carriera, tra sforzi, tentativi, cadute e riprese, sogni e speranze, viaggiando per il mondo, recitando, traducendo, sperimentando, dirigendo, producendo. Artista, uomo, padre, marito, amante.

22 febbraio, 2015

Claudia Conte premiata per l’impegno in campo letterario



Dopo il successo delle presentazioni dei libri di Antonio Lubrano, volto noto a tutti in particolare per la trasmissione “Mi manda Lubrano” su Rai 3, e di Filippo La Porta, critico letterario, saggista e giornalista de “Il Sole 24 Ore” e “Il Corriere della Sera”, il 19 febbraio si è svolto un altro interessante ed esclusivo incontro all’interno della Rassegna letteraria “Anzio Incontra” che, curata da Walter Bitondi, dall’Associazione Occhio dell’Arte di Lisa Bernardini ed dal settimanale Il Granchio, si fregia del patrocinio istituzionale della Città.

REAL MADRID – ROMA 1 – 2. Il teatro, aldilà del resto. Di Paolo Leone



Roma, Teatro Quarticciolo (Via Ostuni, 8) 21 e 22 febbraio 2015

Il connubio artistico tra Giuseppe Manfridi, uno dei più importanti drammaturghi contemporanei, e Paolo Triestino, attore di consolidato e costante successo nei teatri di tutta Italia, senza preferenze geografiche di sorta, continua felicemente a sorprendere. Grazie ad un magico equilibrio tra i testi del primo, ormai riconosciuto come il padre del “teatro dell’eccesso” per la ricchezza ridondante della sua scrittura ed il lavoro sapiente, da grande teatrante, del secondo, atto a tramutarne in scena godibile l’effluvio inarrestabile di parole, concetti e deviazioni di cultura classica, le due serate al Teatro Quarticciolo del 21 e 22 febbraio, sede della prima nazionale di Real Madrid Roma 1 – 2, sono state senza dubbio un grande successo. Come sempre, il calcio, la singola partita, pur essendo centrali nei testi di Manfridi, offono innumerevoli spunti di riflessione. In questo caso il tema su cui disserta la pièce è la grandezza, quella accessibile all’uomo, che non lo fa sentire microscopico.

20 febbraio, 2015

Al teatro Testaccio di Roma "Allontanarsi dalla linea gialla". Di Daniela Chessa


Dopo il grandissimo successo della scorsa stagione torna a grande richiesta la commedia "Allontanarsi dalla linea gialla" al teatro Testaccio di Roma in scena fino al 22 febbraio.
Alla regia l'attore Andrea De Rosa, non nuovo a questo ruolo, in quanto già regista di numerosi successi teatrali come "Senza peli sulla lingua" (2005),
Andrea De Rosa
"La mia generazione dalla A alla Z" (2009), "Parolacce" (2012) e Valeria Nardilli che ricoprirà insieme a Manuel Ricco il ruolo di protagonista.

19 febbraio, 2015

"Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto" vola ad Hollywood grazie alla regia di Emanuela Morozzi. Di Daniela Chessa


"Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto" vola ad Hollywood.
Lo short film di Emanuela Morozzi al Festival Los Angeles Italia
Il 20 febbraio in occasione del Festival Los Angeles Italia verrà presentato al grande pubblico lo short film “Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto” con tre eccellenze italiane Luca Lionello, Alessandro Haber e l’affascinante Elisabetta Pellini.
Un progetto interessante prodotto da Olivia Film s.r.l. e diretto da Emanuela Morozzi, soggetto e sceneggiatura di Maria A. Listur ed Emanuela Morozzi.
Il lavoro verrà presentato in anteprima internazionale ad Hollywood presso il Chinese Theatre nel pomeriggio del 20 febbraio.

18 febbraio, 2015

MUSICALmente. Il canto, quello vero. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Golden (via Taranto 36). Lunedì 16 febbraio 2015

E’ iniziata col piede giusto la rassegna dedicata al Musical, MUSICALmente appunto, lunedì 16 febbraio al Teatro Golden, con un primo, clamoroso, sold out. La prima di cinque serate, un viaggio nelle più belle creazioni musicali dai primordi del musical, titolata “Gershwin, Bernstein, Porter e gli altri…” è stata condotta con molta emozione, soprattutto all’inizio, da una delle più belle voci del musical italiano, Stefania Fratepietro, che proprio sul palcoscenico del Golden trionfò insieme a Luca Notari con quel Ciao Amore Ciao, spettacolo che tanti premi ha riscosso in seguito. Padrona di casa quindi, accompagnata nel suo viaggio da ospiti illustri, straordinari performers del mondo musical, quali Maurizio Di Maio, Simone Leonardi, Marco Manca e, a sorpresa, Marco Rea.

LA RIBELLIONE AMARA. Di Greta Salvi


CRT Milano. Fino al 15 febbraio 2015

«Sono come voi. Uguale», scandisce la donna.
L’ingresso degli spettatori la sorprende già in scena, mentre riordina ritagli di giornale. Sembravicinissima, ma è irraggiungibile: si rivolge direttamente al pubblico, da cui la separa un velo ditulle, impalpabile e impenetrabile.
La protagonista di Figli senza volto è anonima, come lo spazio in cui si muove, in cui pochi oggetticomuni (un giradischi, un piccolo televisore) evocano gli anni Settanta. É anonima, perché è il simbolo di tutti gli uomini e le donne che in quel periodo hanno abbracciato la lotta armata. É
anonima, perché a quelli come lei l’anonimato garantisce la sopravvivenza.

17 febbraio, 2015

Bocciarelli, attore e regista di un raffinato viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore


Ovazioni, scrosci di applausi, stupore e commozione. Queste le reazioni dell'attento pubblico che il 14 febbraio, giorno dedicato agli innamorati, ha riempito la Monumentale Chiesa di San Silvestro a Tivoli. "Solo l'Amore resta", il passo a due poetico del geniale artista strehileriano Vincenzo Bocciarelli che si è avvalso della coinvolgente partecipazione della giovane e versatile Claudia Conte. Promotore dell'Anteprima Nazionale dello spettacolo che farà tappa in numerose città italiane e straniere, Monsiglior Luigi Casolini, Presidente del Capitolo Cattedrale di Tivoli e dell'Associazione Cavalieri San Silvestro.

16 febbraio, 2015

Intervista con Francesco Branchetti. Impegno senza soste in tutta Italia. Di Paolo Leone


L’ultima volta avevamo incontrato Francesco Branchetti ad agosto, per parlare del premio “Ombra della sera” ricevuto per la sua messa in scena di “Girotondo” (di Arthur Schnitzler) nell’ambito del XII Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra, quale miglior spettacolo della stagione. Ci aveva parlato del suo sostegno al teatro d’arte, delle difficoltà, di felici collaborazioni. Ora sta per tornare a Roma ed è sempre impegnato su più fronti, come ha confidato al Corriere.



Francesco, rieccoci alla vigilia di importanti appuntamenti. Ci eravamo lasciati subito dopo aver vinto il Premio “Ombra della sera” per il tuo Girotondo e ci avevi preannunciato l’avvio di una nuova stagione ricca di progetti e anche di speranze. Ti chiedo subito come è andata con lo spettacolo “Sinceramente bugiardi” di Alan Ayckbourn.

Lo spettacolo splendidamente interpretato da Debora Caprioglio, Lorenzo Costa, Federica Ruggero e Fabio Fiori è andato benissimo sin dal suo debutto al Festival Teatrale di Borgio Verezzi e ha riscosso ottimi consensi sia da parte del pubblico che della critica, nelle varie piazze in cui è stato messo in scena. E’ attualmente ancora in tournée e mi auguro che il bellissimo successo che ha avuto prosegua ancora a lungo.

15 febbraio, 2015

Il Festival dei Record! Carlo Conti firma il suo più grande successo con Sanremo 2015. Di Daniela Chessa


Il carrozzone più amato dagli italiani, il Festival di Sanremo, chiude con un successo clamoroso il suo sessantacinquesimo anno d'età, al timone un capitano d'eccezione Carlo Conti che ha saputo confermare la sua grande professionalità ed esperienza anche sul palco più criticato e temuto d'Italia. A dirlo sono i risultati:
11 milioni 843 mila (share del 54.21 per cento) i telespettatori che hanno seguito su Rai1 – dalle 21.10 all’1.19- la serata finale del 65° Festival della Canzone Italiana. Giancarlo Leone, il direttore di Rai1, ha detto che l’edizione di quest’anno è stata la più vista degli ultimi dieci anni.
Il Festival ha avuto un costo di 15,7 milioni di euro, i ricavi pubblicitari netti sono stati pari a 21 milioni a cui si aggiungono i 700 mila euro di incasso dalla vendita dei biglietti. Il saldo attivo della Rai è così di 6 milioni di euro.
Tra i dati più clamorosi ci sono anche il seguito incredibile avuto su i Social e su ITunes.

Le opinioni di Giuseppe Sanfilippo su "Voce" di Lara Fabian e “come una favola” di Raf, cantate al Festival di Sanremo.


Lara Fabian con “Voce”

Il Festilval di Sanremo, giunto alla sua 65° edizione, ci lascerà la presenza di canzoni centrate sul tema della vita quotidiana dei nostri giorni; del resto, la musica, come l’arte in generale, è una possibilità per potersi esprimere e poter esprimere un proprio momento emozionale dal punto di vista personale me contestualizzato nella nostra quotidianetà.
Questa edizione condotta da Carlo Conti accompagnato da Emma Marrone, Arisa e Rocio Munoz Morales è stata caratterizzata dalla presenza di canzoni volte a dare un messaggio positivo e di fiducia per il nostro domani.

“Coppia aperta, quasi spalancata”. Un classico moderno di grande attualità. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Kopò (via Vestricio Spurinna 47/49). Dal 13 al 15 febbraio 2015


La genialità di una pièce teatrale si scopre nel tempo, con il passare degli anni e col mutare dei costumi. Dario Fo e Franca Rame scrissero “Coppia aperta, quasi spalancata” nel 1982, un momento storico in cui il nostro Paese si scuoteva e reagiva ad un clima se non di oppressione, sicuramente paludato da convenzioni e ipocrisie borghesi, sociali, politiche e anche ecclesiastiche. Fu quindi una commedia figlia di quel tempo, ma non è assolutamente fuori luogo proporla oggi, anzi. La versione vista al Teatro Kopò, proposta brillantemente dalla Compagnia dei Cardini, perpetua e fa luce spietatamente sulle dinamiche della coppia, oggi come ieri. Fa impressione, anzi, riflettere mentre ci si diverte, e tanto, a guardare i due protagonisti, su come le reazioni maschili siano arrivate a quello che la cronaca nera ci racconta quasi quotidianamente.

13 febbraio, 2015

Rocio, Conquisterò l'Ariston con il mio sorriso. Di Daniela Chessa


Foto Daniela Chessa
Come ogni anno il Festival di Sanremo ha la sua prima donna, quest'anno è la volta di Rocio Munoz Morales, l'affascinante spagnola che ha catturato il cuore dell'attore Raul Bova.
Nata a Madrid è nota al pubblico italiano per il suo ruolo di Eva Fernandez nella fortunata fiction "Un passo dal cielo", ma prima ancora ha saputo dare prova di bellezza e bravura nel film "Immaturi".
Carlo Conti ha scelto proprio lei per affiancarlo al festival, con Arisa ed Emma, dopo averla notata, pochi mesi fa, nello spot della fiction. Ad "Un passo dal cielo" ora per lei non è solo una fiction ma è la sensazione che sta vivendo questi giorni, un vero e proprio sogno dal quale, ci ha dichiarato, spera di non svegliarsi.


Come stai vivendo questa esperienza?

Non ho paura, la sto vivendo con molta allegria e serenità e se sbaglierò non importa.


Come ti prepari alla messa in onda, hai qualche rito scaramantico?

"Uomini senza donne". Divertente, ma amarissimo evergreen. Di Paolo Leone


Roma,Teatro Golden (Via Taranto 36). Fino al 22 febbraio 2015

Chissà se Angelo Longoni, quando scrisse questa commedia sul finire degli anni 80, immaginava che la situazione amara fotografata dal suo attento occhio (ieri come oggi) si protraesse fino ai giorni odierni, coinvolgendo non solo la generazione dei trentenni, ma spingendosi ben oltre. L’incapacità di relazione, l’assenza di equilibrio e di maturità negli uomini nei confronti dei sentimenti, che tanta paura suscitano, forse oggi più di ieri. Uomini senza donne, in scena al Teatro Golden di Roma, è la rivisitazione della celeberrima commedia, da cui fu tratto anche un film nel 1996, tradotta in più lingue e rappresentata anche fuori dai nostri confini.

12 febbraio, 2015

IL VISITATORE: un dialogo tra Dio e l’uomo. Di Sara Bellebuono


Teatro Auditorium, Trento. Dal 23 al 25 gennaio 2015

Dal 23 al 25 gennaio 2015 anche il pubblico trentino è stato ammaliato dal toccante spettacolo di Valerio Binasco, Il visitatore, la commedia che Eric-Emmanuel Schmitt scrisse nel 1993 e che gli fece vincere ben 3 premi Molière. L’opera è ricca di spunti filosofici e tratta dell’eterno dilemma dell’esistenza di Dio sullo sfondo della tragedia della Seconda guerra mondiale.
La vicenda si svolge in una notte a Vienna nel 1938. L’Austria è invasa dai nazisti e Sigmund Freud (Alessandro Haber), dopo l’arresto della figlia Anna (Nicoletta Robello Bracciforti) da parte della Gestapo, si trova di fronte ad una importante decisione: firmare o no la carta che permetterà a lui e alla figlia di lasciare l’Austria e scappare altrove? Proprio durante quella notte Freud riceve la visita di uno strano personaggio (Alessio Boni), in apparenza un pazzo dall’aspetto di un clochard, con movenze e loquela del tutto paragonabili a quelle di un fool shakespeariano. Sono proprio la solitudine e la fragilità di Freud in un momento così difficile a permettergli di staccarsi dalla sua razionalità e riflettere con questo sconosciuto ed intrigante “visitatore” sul senso della vita, sulla religione, sul bene e sul male. Così i due personaggi si scontrano in un vero e proprio duello verbale, quasi una “tenzone filosofica”.

11 febbraio, 2015

I Teatri di Parigi: il Théâtre des Champs-Élysées. Curato da Stefano Duranti Poccetti



Il Théâtre des Champs-Elysées

Il Théâtre des Champs-Elysées (negli anni ’20 anche conosciuto con il nome di Comédie-Montaigne, dato dal direttore Jacques Hébertot) fu costruito nel 1913 e inaugurato il 3 aprile dello stesso anno. E’ considerato uno dei più bei Teatri parigini. La sua costruzione si deve a un gruppo di artisti : gli architetti Henry Van de Velde e Auguste Perret, il pittore e scultore Antoine Bourdelle (sua la facciata e altre decorazioni e affreschi interni), il pittore Maurice Denis (che realizzò la decorazione della cupola), i pittori Édouard Vuillard, Ker-Xavier Roussel e Jacqueline Marval – che hanno ugualmente contribuito alla decorazione -, che diedero a questo tempio uno stile tra l’Art déco e il classico. La costruzione è divisa in tre sale : le Théâtre des Champs-Élysées (1905 posti), la Comédie des Champs-Élysées (601 posti) e lo Studio des Champs-Élysées (230 posti). E’ stato, tra l’altro, il primo Teatro di Parigi costruito in cemento armato. Il primo direttore fu Gabriel Atruc, che vide la creazione della « scandalosa » Sacre du Printemps di Stravinsky, coreografata da Nijinsky, che fu rappresentata per la prima volta proprio in questo Teatro il 29 maggio 1913, quindi solo a poco più di un mese dalla sua apertura.

In arrivo la seconda serie di "Braccialetti Rossi". Di Sabina Filice





La serie “Braccialetti Rossi”, che ha raggiunto tanto successo nella scorsa stagione, riparte con cinque nuovi episodi in onda in prima serata su Rai1 da domenica 15 febbraio.
La fiction Rai ha saputo raccontare gli avvenimenti di un gruppo di ragazzi che lottano per la vita.
Alla regia avremo sempre Giacomo Campiotti, che ha dichiarato: “Ho cercato di realizzare insieme ai miei collaboratori un film che faccia sorridere, ma anche pensare e commuovere. Ho cercato di raccontare la malattia in un film pieno di vita…”.

"Buonanotte, mamma". Conoscersi…drammatica fatica. Di Paolo Leone



Roma, Teatro Belli (Piazza Sant’Apollonia 11/a – Trastevere). Dal 10 al 22 febbraio 2015

E’ un testo di straordinaria potenza ancora oggi, quello di Marsha Norman (Premio Pulitzer nel 1983), messo in scena in questi giorni al Teatro Belli di Roma e interpretato da Elisabetta De vito e Sarah Biacchi, rispettivamente madre e figlia, in scena, di questo spietato spaccato familiare e sociale. Solo sulla carta americano, perché le tematiche affrontate sono universali. “Buonanotte, mamma” è così ricco di sfumature e così tremendamente attuale, che inchioda alle poltrone lo spettatore in un crescendo drammaturgico che, alla fine, lascia letteralmente senza parole, in quel silenzio che è imbarazzante interrompere con un qualsiasi commento che non sia una profonda, dolorosa meditazione. Thelma (De Vito) e Jessie (Biacchi), sono le due donne che vivono insieme, entrambe nelle proprie solitudini che mai sono venute realmente in contatto. Vite desiderate e non vissute, parallelamente a quelle visibili e ipocritamente accettabili. Verità taciute, il bisogno di attribuire delle colpe a qualcuno, l’illusione di possesso e la sconvolgente consapevolezza di non possedere nulla, nemmeno le proprie esistenze, se non la capacità di prendere una decisione.

10 febbraio, 2015

“Solo l'Amore Resta” di Vincenzo Bocciarelli con Claudia Conte. Anteprima nazionale promossa dall’Associazione Cavalieri S. Silvestro


In occasione della ricorrenza della celebrazione dell'amore, il 14 febbraio prenderà il via "Solo l'amore resta", il nuovo spettacolo di Vincenzo Bocciarelli dedicato al sentimento che da sempre muove le forze universali.
Per dar volto e voce all'essenza femminile, Bocciarelli ha voluto accanto a sé la sua giovane musa Claudia Conte, interprete di grande sensibilità. 
Così il talentuoso attore e regista commenta il nuovo spettacolo che proporrà nel corso di tutto il 2015: "Ho consacrato questo nuovo anno al tema dell'amore, amore inteso in tutti i suoi aspetti, da quello per la donna amata, a quello per l'arte, la conoscenza, la vita. Ciò che davvero conta nella nostra esistenza è sentirsi uniti nella reciprocità, nell'amicizia, nella spiritualità...".

09 febbraio, 2015

CON RABBIA E CON AMORE: PINO DANIELE, UN “NERO A META’ " (ultima parte). Di Francesco Vignaroli


Dopo aver ascoltato le prime sei canzoni di NERO A META’, l’album-capolavoro di Pino Daniele, siamo pronti per girare il nostro -sempre immaginario- vinile per passare al lato B, dove ci sarà ancora modo di emozionarsi.

NERO A META’: MORE BLUES


Si riparte di slancio con quella che senz’altro è l’incontrastata hit del disco: la trascinante A me me piace ‘o blues, che sta a NERO A META’ proprio come Je so’ pazzo stava a PINO DANIELE. A dispetto del titolo, non si tratta di un blues, bensì di un irresistibile funky in cui Pino rivendica con orgoglio la sua irriducibile fede –appunto- nel blues (“…SO’ BLUES E NUN VOGLIO CAGNA’ “), genere che, in virtù della sua potente espressività, permette di sfogarsi e liberarsi da tutte le inibizioni. E’ il manifesto programmatico di Pino Daniele (“…SO CHE NELLA VITA SUONERO’ / PE CHI TENE ‘E COMPLESSI E NUN ‘E VO’”), più una dichiarazione d’intenti (“E SONO MO”) che una canzone, in cui il musicista ammette esplicitamente la propria negritudine (“SAI CHE SO NIRO”). E’ anche l’unico brano di cui Pino non cura l’arrangiamento, affidato per l’occasione a Gigi De Rienzo. Partecipa ai cori Enzo Avitabile, altro esponente di primo piano della nuova scena musicale partenopea, l’artista che è riuscito a unire con successo tradizione napoletana e world music.
La pressione scende nella successiva E so’ cuntento ‘e sta’, la seconda canzone d’amore del disco (dopo Quanno chiove), in cui Pino manifesta di nuovo una certa apertura emotiva; un pezzo che non è difficile poter riascoltare alla radio.
Volevate altro blues? Eccolo: Nun me scoccia’, ironica esortazione, all’insegna del “RICORDATI CHE DEVI MORIRE” di troisiana memoria (nel film Non ci resta che piangere), a non prendersela troppo nella vita (“A CHE SERVE STA’ ACCUSSI’ / SEMPRE ‘NCAZZATI MA PO’ PE CHI”).

06 febbraio, 2015

“EXODUS”: IL MOSE’ DI RIDLEY SCOTT DELUDE. Di Francesco Vignaroli


Cortona, Cinema Teatro Signorelli, domenica 25 gennaio 2015


Come direbbe il vecchio Lubrano, “LA DOMANDA SORGE SPONTANEA”: a che pro tale operazione? Mi sono posto questa domanda altre volte, al termine di un film; frugando tra i ricordi più recenti, mi è capitato di pensarci, ad esempio, uscendo dalla sala dopo aver visto il pessimo (e sono stato gentile!) Dracula 3D di Dario Argento. Mi spiego meglio: quando si sceglie di fare un film basandosi su una storia arcinota, è bene avere le idee chiare sulla direzione da prendere. Una possibile opzione di scelta è quella di rispettare la storia alla lettera, girandone una versione ortodossa e, teoricamente, più sicura; in alternativa, si può decidere di rischiare, cercando di proporre la storia in un’ottica inedita che le dia nuova linfa e che aggiunga qualcosa di originale, ma per fare questo occorre un progetto forte e solido.

05 febbraio, 2015

"Elisabetta I – le donne e il potere". Un eterno, perverso gioco. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori, 5). Dal 3 al 15 febbraio 2015

Una donna, una Regina, un simbolo. Sconcertante e seducente, diabolica e prepotente, immagine prevalentemente maschile, quella del potere. Anche se ad incarnarla è una femmina. Sul palco del Teatro dei Conciatori di Roma, fino al 15 febbraio, va in scena l’eterna partita a scacchi degli intrighi, delle strategie, delle tattiche ingannatrici e sporche, del delirio del potere. Giocata si da una donna, Elisabetta I Tudor, ma sempre uguale a se stessa, nei millenni. Cambia l’angolazione del punto di vista, ma non la sostanza. Il popolo beota, che si accontenta di illusioni e ricambia col “vuoto e chiassoso entusiasmo”, bisognoso di idoli.

QUESTA IMMENSA NOTTE di Chloë Moss. Traduzione di Laura Sicignano e Eliana Amadio. Regia di Laura Sicignano. Di Daria D.


Teatro Filodrammatici, Milano. Dal 3 all'8 febbraio 2015

Una storia ruvida, dura, reale, dove la notte prevale sul giorno, il buio sulla luce, scritta da Chloe Moss, giovane drammaturga di Liverpool che ha vinto, con questo testo,rappresentato a Londra nel 2008, il Susan Smith Balckburn Playwriting Prize e che ha come protagoniste Loredana e Mary, interpretate dalle ottime Orietta Notari e Raffaella Tagliabue e dirette da Laura Sicignano,
Le due donne si ritrovano fuori dal carcere, dopo che lì hanno diviso la stessa cella, diventando, per amore o per forza, amiche, o più profondamente, incarnando la figura della madre e della figlia.

04 febbraio, 2015

“L’ Oriana” una vita alla ricerca della verità. Di Sabina Filice


In arrivo il racconto della vita di Oriana Fallaci, una grande protagonista del ventesimo secolo. La fiction andrà in onda lunedì 16 e martedì 17 febbraio, in prima serata su Rai1. Una produzione FANDANGO TV con RAI FICTION, prodotto da Domenico Procacci. L’attrice protagonista che interpreta la controversa giornalista e scrittrice è Vittoria Puccini che è stata selezionata dopo molti provini e ha dato grandi capacità da “attrice-interprete” restituendo quell’indipendenza caratteriale di Oriana; Vinicio Marchioni ricopre il ruolo di Alekos Panagulis, leader della resistenza greca e grande amore della sua vita.




03 febbraio, 2015

Il Coro Lirico Siciliano. Una realtà creata con talento e passione. Di Laura Cavallaro



Dal 2008, l’anno della sua formazione il Coro Lirico Siciliano si è affermato in maniera dirompente nel panorama musicale lirico e sinfonico della Sicilia, vessillo di professionalità e gusto per l’arte canora si è distinto in molti contesti nazionali ed internazionali. Il “Bellini Festival”, l'“Ente Luglio Musicale Trapanese”, la "Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale", la Fondazione “Orchestra Sinfonica Siciliana”, il “Taormina Arte” e il “Taormina Opera Festival”, e ancora il Teatro Comunale di Bologna e l’"International Music Festival di Macau", si tratta di alcune delle esperienze che hanno contraddistinto l’operato di questo coro privato di professionisti, che ha visto la luce grazie alla determinazione del soprano Giovanna Collica, nella veste di Direttore artistico, del controtenore Alberto Maria Munafò, in quella di Presidente, e del basso Francesco Costa, Maestro del Coro. A muoverli nel loro lavoro una grande passione ma soprattutto un grande talento, che gli sono valse collaborazioni con artisti del calibro di: Daniela Dessì, Gregory Kunde, Fabio Armiliato, Piero Giuliacci, Clara Polito, Francesco Ellero D'Artegna, e la direzione di maestri come Steven Mercurio, Peter Tiboris, Giuliano Carella, Marius Stravinsky, Gianluca Martinenghi e Luiz Fernando Malheiro. Da poco hanno iniziato una nuova avventura con la rassegna “In Cordis Jubilo”, che noi del Corriere dello spettacolo abbiamo seguito per i nostri lettori, e che abbiamo voluto farci raccontare direttamente dal presidente Munafò e dal maestro Costa.

Secondo la vostra opinione che momento sta vivendo, dal punto di vista della musica classica, la città di Catania?

“Mary Shelley e Frankenstein”. Le passioni di una donna sfortunata. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Lo Spazio (Via Locri 42). Lunedì 2 febbraio 2015

Il sodalizio artistico tra Melania Fiore ed Enrico Bernard, in questi ultimi anni, ha prodotto spettacoli particolarmente interessanti, di notevole livello. Testi di impegno civile, interpretazioni appassionate, premi in diverse rassegne teatrali. Nell’unica serata del 2 febbraio, il palco del Teatro Lo spazio di Roma ha ospitato la loro ultima fatica, quel Mary Shelley e Frankenstein che tanto successo aveva riscosso in prima nazionale, poche settimane fa, nel Teatro Stanze Segrete.

“Evolushow”. Quando l'ironia diventa lezione di vita. Di Claudia Conte


Teatro Sistina, Roma. Dal 27 gennaio al 29 marzo 2015

Dopo il successo internazionale riscosso da Rugantino, Enrico Brignano torna sul palcoscenico con Evolushow, spettacolo in scena dal 27 gennaio al 29 marzo presso il Teatro Sistina di Roma.
Con la sua incontenibile ironia, l'artista romano ha trascinato per ben due ore il pubblico, numeroso ed entusiasta, in un viaggio ultratemporale; partendo dallo scoppio del Big Bang, percorre le tappe dell'evoluzione umana fino ad approdare alla nostra quotidianità, l'era del 2.0.

02 febbraio, 2015

CON RABBIA E CON AMORE: PINO DANIELE, UN “NERO A META’ ”(seconda parte). Di Francesco Vignaroli


La terza e ultima parte uscirà lunedì prossimo (Cliccando qui potrete leggere anche la prima parte)




Abbiamo dunque visto come, con l’uscita di TERRA MIA e, soprattutto, di PINO DANIELE, sia nato il cosiddetto blues napoletano, o mediterranean blues, se preferite. Il giovane cantante, chitarrista, bassista e mandolinista Pino Daniele, forse il migliore esponente di quell’irripetibile nouvelle vague che ha caratterizzato la scena musicale napoletana negli anni ’70, irrompe come un fulmine a ciel sereno nel panorama musicale partenopeo, scuotendolo alle fondamenta.

01 febbraio, 2015

IL TEATRO COME CONOSCENZA DI SE’ E DELL’ALTRO: NASCE IL CORSO DI ALTA FORMAZIONE TEATRALE “IN ALTRI TEMPI E LUOGHI” DELL’ASSOCIAZIONE TRERROTE DI NAPOLI. Di Francesco Pace


Scoprire la mia identità, ed esplorarla attraverso la pratica teatrale. Questo è uno degli obiettivi primari del corso di alta formazione teatrale “In Altri Tempi e Luoghi” promosso dall’Associazione giovanile Trerrote all’interno del Progetto “Napoli Città Giovane: i giovani costruiscono il futuro della Città”. Evadere da questo tempo,da questo luogo e costruire sé stessi,attraverso il teatro,in quello che il sociologo francese Marc Augè ha definito “non-luogo”,uno spazio cioè che non è identitario,né relazionale,né storico,ma quasi a-temporale. Il corso,iniziato ad Ottobre e che si concluderà a fine Giugno,vede ad oggi la partecipazione di 20 allievi: dodici di essi provengono da un percorso attoriale,mentre otto partecipanti provengono da studi psicologici e sociali.