29 marzo, 2013

IL GRANDE E POTENTE OZ. I voti di Laura Santelli



Vedendo il Trailer si prospetta come un film dai grandi effetti scenici e dall’alto potenziale narrativo. Osservando quali sono le case di produzione e scoprendo che si tratta di Walt Disney e di Roth Films, c’è da immaginare che  sia un film interessante, dall’investimento notevole. Il film però lascia a desiderare. Le scenografie sono maestose e la fantasia di chi c’è dietro è notevole, ma, come tutti i film ad alto budget, il superfluo è più forte rispetto alla sostanza della storia.  

28 marzo, 2013

Tra e Presente e Futuro. Poesie di Massimo Triolo. "Nosferatu"...



Ieri abbiamo lasciato in pace il Corriere dello Spettacolo, visto che era la Festa Mondiale del Teatro, e così anche lui si è preso una giornata di sano riposo, ma oggi torniamo per pubblicare e lo facciamo con “Tra e Presente e Futuro. Poesie di Massimo Triolo”, spostato a giovedì (da mercoledì) per questa settimana. Oggi proponiamo “Nosferatu”…


Nosferatu

La notte è culla alle mie brame…
Oh, dolce andare per sentieri inghiottiti dalle montagne,
dove il cielo si divide e tutto sprofonda in abissi di cupidigia.
Il canto dei figli della notte, il loro richiamo remoto e ancestrale,
mi vibra dentro come una eco lontana di vita selvaggia,
e risveglia in me l’animo del cacciatore.
O luna, protettrice delle madri e scrigno di fertilità,
tu un sentiero mi scavi dentro fino agli angoli più impervi
delle mie secche vene!
Lingue di sangue, rivi vermigli, sono per me l’unico suggello di vita
e fonte di nutrimento…
Vago nelle notti come uno spettro affamato di terrore,
e quando rendo nuova memoria al mio sangue con l’altrui sangue,
tutto languo in un brivido che, ahimè, è solo sentore di reviviscenza.
Il nero è il colore di questo mio cuore freddo come la pietra,
sudari sono le nubi che biancheggiano
nel cielo color dell’inchiostro,
presso la vetta del mio eremo in cui regna solitudine nei Secoli.
Dicono che solo un amore altissimo e inaccessibile,
possa avere vittoria sulla maledizione dei miei passi,
un cuore puro e un viso d’angelo, carne vergine di bianco latte.

Massimo Triolo

26 marzo, 2013

La vita è il vento, la vita è il mare, la vita è il fuoco: LA TRAPPOLA nell’interpretazione e regia di Gabriele Lavia, in un Teatro Argentina in Sciopero! Di Mario di Calo


Roma, Teatro Argentina. Dal 9 al 24 marzo 2013

Il presentimento che fosse una serata speciale è stato entrare in un Teatro Argentina senza personale, ci accomodiamo ognuno al nostro posto da soli e non accompagnati dalle solite gentili maschere, il palcoscenico è spalancato sul vuoto e in un religioso silenzio, si nota solo una candela accesa su di una scrivania che fa parte della scenografia, alle diciannove in punto avanza timido in proscenio Gabriele Lavia e ci avverte appunto che il personale di sala e di palcoscenico, per agitazioni sindacali, è in sciopero per ragioni a lui sconosciute e che per non rimandarci a casa scontenti, ed anche un po’ infastiditi dall’esito negativo della serata, lo spettacolo si farà lo stesso ma senza luci e senza musica, solo quella candela in scena accesa fin dall’inizio scandirà il passaggio temporale - luce fisica o metafisica: la luce del pensiero? - dell’azione scenica, le luci di sala resteranno accese, e l’attore, portandoci per mano senza accorgercene, ci accompagna nell’universo pirandelliano di questa filosofica novella del drammaturgo argentino, scritta nel 1912, adattata per il teatro dallo stesso Lavia e prodotta dal Teatro di Roma. Il grande attore ci fa dimenticare di tutto il resto, quasi non ci si accorge durante l’oretta scarsa della durata dello spettacolo di guardarci in faccia, di ridere, di commuoverci, di commentare ad alta voce - qualche cellulare che squilla -, tutto è perfettamente integrato con quanto accade in palcoscenico.

L’Accademia “Silvio d’Amico” e la Casa del Cinema diventano partner per il Master in Critica Giornalistica



Il Master in Critica Giornalistica, organizzato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” arricchisce la rosa dei propri partner siglando un accordo con la prestigiosa Casa del Cinema di Roma.
Punto di riferimento nella Capitale per gli amanti del cinema e gli addetti ai lavori, la Casa del Cinema – situata nel cuore di Villa Borghese – è una realtà unica che propone ogni settimana una ricca programmazione ospitando proiezioni di film e documentari, omaggi a personalità del grande schermo, incontri con alcuni dei più grandi cineasti mondiali, convegni, dibattiti e presentazioni di libri. 

24 marzo, 2013

Misterman, di Enda Walsh. Regia di Luca Ricci. Con Alessandro Roja. Di Daria D.



Milano, Campo Teatrale. Dal 22 al 24 marzo 2013

Sempre più spesso si vedono in scena attori reggere da soli il peso di drammaturgie contemporanee sofferte e problematiche, fornendo prova della loro capacità nel rappresentare personaggi difficili e scomodi, che hanno a che fare con pazzie, solitudini, incapacità di affrontare la realtà, o immersi in essa fino al collo, o meglio, alla morte.
In un certo senso possiamo ringraziare la crisi se il teatro si è quasi ridotto al minimo indispensabile, riportando i testi alla loro essenzialità e sostanza, dando la possibilità agli attori di offrirci il meglio di se stessi, su palchi quasi privi di scenografia.  Insomma la lezione di Grotowski è sempre valida e attuale.

AMICHE DA MORIRE nelle sale dal 7 Marzo è la brillante pellicola dell’esordiente Giorgia Farina. Di Manola Mita



Noir poco conforme ai cliché del panorama cinematografico italiano, è il primo lavoro di una talentuosa sperimentatrice, la debuttante regista Giorgia Farina.
In un quadro di comicità all’ennesima potenza, le tre protagoniste così diverse tra loro, seppur accumunate da personalità ben definite e una grande verve, finiscono per relegare al ruolo di spalla l’unico personaggio maschile. Non è un azzardo affermare che gli uomini ne escono con le ossa rotte di fronte alla potenza comunicativa e al girlpower di tre straordinarie capocomico quali Gerini, Capotondi e Impacciatore.

22 marzo, 2013

... e vissero felici e contenti… forse… NON SIAMO QUI PER LE TELECAMERE una commedia scritta e diretta da Carlo Dilonardo. Di Mario di Calo



Roma, Teatro Agorà. Fino al 4 marzo 2013

La comicità di Carlo Dilonardo si colloca proprio a metà tra la drammaturgia anglosassone del tipo Alan Ayckburn, Michael Frayn, Alan Bennett e quella italiana di Vincenzo Salemme e Gianni Clementi, in più condita con un pizzico di leggerezza e di cattiveria che fa del suo testo, in scena al Teatro Agorà di Roma fino al 24 marzo, un’atroce satira di costume e il suo NON SIAMO QUI PER LE TELECAMERE parte proprio da quell’innominabile trasmissione “che va in onda su una nota televisione privata dopo Cento Vetrine alle 14.45 e finisce intorno alle 16.05” presentata da quell’altrettanto innominabile manipolatrice di sentimenti e delle coscienze di poveri cristi che si danno in pasto al grande pubblico in virtù di un pizzico di celebrità.

21 marzo, 2013

"La trasmissione segreta del fiore". Il segreto del teatro dal Giappone classico all’Europa di oggi. Un libro di Gian Pietro Calasso. Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2013. Di Daria D.



Copertina del libro di Gian Pietro Calasso
Una maschera di giovane donna del Teatro Nō ci guarda dalla copertina del libro, è magnetica e misteriosa, porta con sé il segreto del teatro e della recitazione. Noi lettori, potenziali spettatori, attori, registi, drammaturghi, ma anche semplicemente esseri umani dotati di senso estetico, non riusciamo a staccare gli occhi dal suo viso, ma poi, non per stanchezza ma curiosità, è tempo che apriamo il libro…
Ci colpisce la dedica, tre nomi giapponesi: Tsugako, Yamazaki Masakazu e Kanze Hideo.

"La frode": tutto può essere oggetto di compravendita. Di Francesca Saveria Cimmino



Il film diretto da Nicholas Jarecki, il cui titolo originale risulta essere Arbitrage, è un thriller ambientato nell’alta finanza.
Il Signor Miller, interpretato da Richard Gere è un uomo d’affari importante e stimato. Ha una bella moglie (Susan Sarandon) e una bella famiglia con cui festeggia il suo sessantesimo compleanno mostrando affetto e riconoscenza durante il discorso che segue il brindisi.

La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne. Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia. Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine. Di Daria D.



Milano,Teatro Verdi. 15 marzo 2013

Vestita di  bianco, sembra una rosa (scopriremo più tardi che ha spine pungenti e graffianti) Marta Cuscunà si presenta in scena, ha un atteggiamento dolce, femminile, remissivo e comincia così a raccontarci il destino delle donne quando i padri sceglievano per loro chi avrebbero dovuto sposare, mettendole all’asta, come bestie al mercato, al migliore offerente, e ognuna era quotata in base ai soldi che portava in dote.

20 marzo, 2013

“Neverlake”. Gli Etruschi portano Riccardo Paoletti a Cannes


Riccardo Paoletti

Un'adolescente americana, Jenny, va a trovare il padre in Italia, appassionandosi alle vicende etrusche, che rappresentano la storia di quei luoghi. Solo in seguito, tra suspense e atmosfere surreali, la protagonista verrà alla scoperta del reale e arcano significato delle statuette di bronzo che troverà nella penisola, simboli di antichi rituali.
È questa, a grandi linee, la misteriosa trama di “Neverlake”, film che il regista Riccardo Paoletti ha iniziato a girare a fine gennaio, ambientandolo nelle città tanto tempo fa abitate dai nostri antenati etruschi: Arezzo, Castiglion Fiorentino e Cortona. La sceneggiatura del film è di Carlo Longo, mentre la produzione è affidata a Onemore Pictures, di Manuela Cacciamani, e ai Rai Cinema. Ci aspettano veramente tante sorprese con “Neverlake”, intriso di atmosfere tra la ghost story e l’horror e di suggestivi effetti speciali. Il film sarà presentato al Festival di Cannes di quest’anno in lingua inglese, una soddisfazione per il cinema italiano.

Tra Passato e Presente. Poesie di Massimo Triolo. Da oggi tutti i mercoledì sul Corriere dello Spettacolo



Le parole
Il Pensatore, Auguste Rodin

Rincorri un’ idea, una sensazione,
qualcosa di diafano come un profumo,
per inchiodarlo nel segno della tua scrittura.
Figlio mio non usare parole come gettoni,
non usarne come acqua
che scivoli nel bicchiere.
Rincorri un vento, una stagione,
qualcosa di fuggevole
come l’arco di una stella cadente.
Figlio mio soppesa le parole,
non usarne come respirare,
 a volte son foglie cadute
che lasciano rami irrigiditi nell’aria grigia,
a volte son foglie in rigoglio
nell’immagine liquida e tremula,
sotto il bianco ringhio del sole.
Rincorri un filo sottile,
per farne una corda testa
tra cielo e terra,
tra sogno e veglia,
tra mondi immaginari e cose vere
come carezze e pugni.
Figlio mio scorda le parole,
prima di usare le parole.

Massimo Triolo

19 marzo, 2013

“Benvenuto Presidente!”. L’anteprima mondiale che inaugura il “Bif&Est – Bari International Film Festival”. Di Manola Mita



Si apre con l’anteprima mondiale di “Benvenuto Presidente” del regista Riccardo Milani la quarta edizione del Bif&Est – Bari International Film Festival, la kermesse che in poco tempo è riuscita ad attrarre a sé l’attenzione di nomi di spicco del panorama cinematografico e di un pubblico sempre più partecipe.
La prima al Teatro Petruzzelli vede alternarsi sulla scena autorità politiche e “mostri sacri” del cinema nostrano, come il Presidente della manifestazione Ettore Scola.

Argo, Gambit e Il Lato Positivo. I Voti di Laura Santelli



ARGO. Una bella sorpresa

Inizialmente il film mi lasciava totalmente indifferente. Per un istinto naturale dovuto alla mia carenza affettiva per i film d’azione ho pensato di lasciare perdere e di non guardarlo. Il caso poi volle che il film, prodotto da George Clooney e Ben Affleck, di cui è sia il regista che l’interprete, e scritto da Chris Terrio, vince il premio più importante, l’Oscar per il Miglior Film dell’Anno. Allora la mia curiosità ha combattuto la mia personale censura ed acquistando il dvd uscito precocemente con Panorama l’ho visto fino alla fine.
Mi sono sentita una sciocca per non avergli dato importanza.

18 marzo, 2013

Questo lunedì festeggiamo il centocinquantenario della nascita di Gabriele D'Annunzio, grande Artista e Poeta, troppo spesso odiato e sottovalutato. Vignetta di Sara Lovari




Les Follies Burlesque, prodotto e diretto da Voodoo De Luxe. Di Daria D.



Milano, Teatro Nazionale. Unico spettacolo 12 marzo 2013

Anna, Dolly, Janet, Laurie, Polly, Sin Sara, nomi che letti sull’intrigante cartellone dello spettacolo “Les Follies Burlesque” già introducono a un mondo un po’ retrò, che profuma di donna e di peccato, café chantant e champagne, poi quando vediamo a chi appartengono, non possiamo che rimanere a bocca aperta davanti a queste donne sensuali, bravissime artiste che con tanto humour e stile hanno mostrato gambe, sederi e seni, cantando e ballando per quasi due ore, dirette da un fantasioso ed eclettico Virgil Riccomi.  Facendoci dimenticare così noie e bruttezze quotidiane, le preoccupazioni legate alla politica e all’economia, le lotte tra i sessi, le nostre battaglie per conquistarci le quote rose. La serata al Nazionale era tutta e soltanto rosa, un colore femminile e stuzzicante, erotico e chic.

"Ci vuole un gran fisico": disagi e problematiche di una società basata sull’estetica. Di Francesca Saveria Cimmino


Il film d’esordio di Sophie Chiarello affronta una tematica interessante, senza mai sfiorare picchi emozionali significativi.
Eva (Angela Finocchiaro), dipendente di un negozio di cosmetici, è tormentata dalle rughe che iniziano ad emergere e stanziarsi sul suo volto. Ogni mattina svolge una lunga serie di esercizi per migliorare la mimica facciale e distendere la pelle.

17 marzo, 2013

Pubblico rispettabile… ecco a voi L’ARTE DELLA COMMEDIA nell’interpretazione e regia di Michele Sinisi. Di Mario Di Calo



Roma, Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi. Fino al 17 marzo poi in turné.

Michele Sinisi mette in scena in maniera un po’ autobiografica e consequenziale – anni fa proprio per il debutto romano al Teatro Arvalia di un testo di Michele Santerano, “Le Scarpe”, autore col quale fonda e condivide il loro Teatro Minimo, fu costretto per un furto del camion, ad andare in scena senza scene e costumi previsti e l’effetto fu comunque rilevante, almeno per noi che vi assistemmo, come a dire che comunque lo spettacolo va avanti anche senza la “cassettina dei trucchi” – L’ARTE DELLA COMMEDIA DI EDUARDO DE FILIPPO ora in scena al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma, in locandina il titolo dello spettacolo include anche l’autore nel titolo, inglobandolo, difatti Michele Sinisi assume su di sé tutto l’assunto ideologico della bellissima commedia di Eduardo per assoggettarla e rimaneggiarla al suo progetto registico.

16 marzo, 2013

OSCAR 2013, l’opinione di Laura Santelli


Quella che è stata la notte degli Oscar 2013 ce la racconta la nostra Laura Santelli.


L’edizione di quest’anno degli Oscar 2013 ha portato delle sorprese. Conferme attese ed acclamate e vincite inaspettate. A contendersi quest’anno i premi sono stati film acclamati in madrepatria e oltreoceano come Lincoln e Les Misérables, per non parlare di Vita di Pi, Anna Karenina, The Impossible  Argo, Django.

“La Modestia”. Quattro attori impeccabili tra le mani di Ronconi. Di Sara Bonci



Prato, Teatro Metastasio. 24 febbraio 2013

La modestia si definirebbe tutto tranne che un difetto imperdonabile. Modesto è chi non ammette i propri talenti, è chi non vuole mettersi al centro dell’attenzione. Questo secondo i luoghi comuni, non secondo il parere di Rafael Spregelburd, che nel suo testo La modestia la considera un peccato capitale, un “piacere superbo e colpevole, che nasce dal gesto disperato di cercare di essere un po’ meno di ciò che si è, con l’obiettivo segreto, a volte, di pagare in comode rate questo dubbio infinito”. Modesto è chi si distrugge, piuttosto di essere notato, chi si annulla e si sottomette per innalzare gli altri, chi preferisce prendere la frutta più rovinata che nessuno vorrebbe mai, piuttosto che scegliere per sé quella più bella e sana. Questi sono i personaggi che il drammaturgo argentino descrive dettagliatamente.

15 marzo, 2013

Anna Politkovskaja in memoriam. Drammaturgia di Lars Norén. Regia di Salvino Raco/Anna Politovskaja in memoriam. Play by Lars Norén. Staging by Salvino Raco. Di Daria D. e con traduzione in inglese di Daria D.



Milano, OCA- Officine Creative Ansaldo. Dal 4 al 9 marzo 2013

Con (in ordine alfabetico) Alessandro Baldinotti, Alberto Baraghini, Diego Giannettoni, Enzo Giraldo, Michele Mariniello, Antonella Morassutti, Ettore Nicoletti, Sergio Paladino, Silvia Rubino. Le bellissime foto sono di Elia Festa.


Un fotogramma fisso, come una lama conficcata negli occhi e nelle teste degli spettatori attoniti, impotenti: un muro biancastro di un edificio distrutto dalle bombe, su cui si allarga una macchia di giovane sangue.
 È quello di una vittima, una delle tante di questa storia: una ragazzina semi  cieca uccisa, dopo presumibilmente uno stupro, da un suo coetaneo dall’aspetto di un angelo, ma che porta dentro di sé una violenza demoniaca, una rabbia giovane, un’aggressività che chiede solo di essere sfogata ma nel peggiore dei modi.  Per un tempo che ci sembra infinito, mentre ci chiediamo se davvero siamo figli di Dio, un corpo in fin di vita giace a terra, un altro sta in piedi e ci fissa, con aria di sfida. E nessun rimorso.

14 marzo, 2013

Riderà bene chi riderà ultimo: IL NIPOTE DI RAMEAU nelle belle interpretazione e regia di Silvio Orlando. Di Mario Di Calo



Milano, Teatro Elfo/Puccini, Sala Shakespeare. Dal 27 febbraio al 10 marzo 2013, poi in turné.

Quando Denis Diderot si accingeva a scrivere IL NIPOTE DI RAMEAU aveva già iniziato a collaborare alla stesura della ben più famosa “Enciclopedia” o “Dizionario Ragionato delle Scienze, delle Arti e dei Mestieri” insieme a Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert, e pare che lui ce l’avesse per l’appunto con d’Alembert proprio perché costui, intimorito dalla carica sovversiva che avrebbe potuto avere dati i tempi la loro colossale e imponente opera, ci si sottrasse e allora Diderot fu stimolato nell’accingersi a scrivere il bel dialogo satirico che costituisce il poemetto e che Silvio Orlando porta in scena da due anni con straordinario successo, nella sua personale interpretazione ed auto-direzione che abbiamo visto a Milano nella affollata Sala Shakespeare del Teatro Elfo/Puccini.

FRIZZANTE COMMEDIA AL TEATRO ANTIGONE: “2 Cuori e una Caparra (finché mutuo non ci separi)”. Di Claudia Conte



Roma, Teatro Antigone. Dal 26 febbraio al 3 marzo 2013

L’Associazione culturale Good Mood ed ETRA hanno permesso di portare in scena presso il Teatro Antigone di Roma dal 26/02 al 03/03 la commedia teatrale “2 Cuori e una Caparra (finché mutuo non ci separi)” per la regia di Valentina Fratini.
Marco (Nicola Canonico) e Matilda (Veronica Rega) decidono di comprare casa per coronare il loro sogno d’amore, amore che viene messo a dura prova dall’incontro con una provocante vicina di casa (Cecilia Taddei), da un avvenente e ricco costruttore (Raffaello Balzo) e da uno scaltro e venale agente immobiliare gay (Enrico Franchi) che gli presenta l’offerta di un insostenibile e “infinito” mutuo per acquistare la casa.

13 marzo, 2013

Ognuno fugge dalla morte per meglio avvicinarsi alla propria: BIGLIETTI DA CAMERE SEPARATE. Di Mario Di Calo



Milano, Teatro Litta, Sala La Cavallerizza. Dal 28 febbraio al 10 marzo 2013

All’ingresso della Sala La Cavallerizza del Teatro Litta di Milano i due attori protagonisti di BIGLIETTI DA CAMERE SEPARATE, di Andrea Adriatico, ci accolgono ad uno ad uno distribuendo foglietti bianchi di carta che poi scopriamo essere brani tratti da "Biglietti agli amici", che Pier Vittorio Tondelli scrisse e pubblicò nel 1986 in sole 531 copie, destinato come biglietto d’augurio per Natale a 24 dei suoi più cari amici, pubblicato per Baskerville e andato subito poi esaurito in pochi mesi, ed è un buon auspicio per ben predisporci all’ascolto, perché di ascolto si tratta per lo spettacolo tratto dall’omonimo romanzo dell’autore di Correggio CAMERE SEPARATE ma col suffisso BIGLIETTI…, difatti Leo e Thomas, che si amano, comunicano attraverso un rapporto epistolare, tutto è scritto e tangibile, il loro sentimento cresce e matura attraverso la scrittura, poiché, per volere dapprima di Leo, mal condiviso da Thomas, ma poi con compromessi accettato, decidono deliberatamente e liberamente di vivere il loro rapporto a distanza e in camere separate, in città separate; trascorrono del tempo insieme, condividono le vacanze, ma come base hanno due città diverse, uno in Italia l’altro in Germania e la complicità e l’amore cresce a dismisura, tranne che essere interrotto tragicamente dalla scomparsa improvvisa di Thomas ad opera del male oscuro, l’Hiv, e da qui prende inizio il bellissimo ed emozionante spettacolo di Andrea Adriatico.

“EXIT”. Può un paio di calzini a righe determinare la buona riuscita di un matrimonio? Ovvero “Don’t walk out side this area”. Di Mario Di Calo



Milano, Teatro Elfo Puccini, Sala Fassbinder. 27 FEBBRAIO - 10 MARZO 2013

EXIT, testo e regia di Fausto Paravidino al Teatro Elfo/Puccini di Milano.
Da LETTO MATRIMONIALE di Jan de Hartog passando per DELIRIO A DUE di Eugène Ionesco la drammaturgia borghese ‘800/ ‘900 ha cominciato ad occuparsi delle dinamiche interattive della coppia contemporanea – su cui poi fondano le regole primordiali della riproduzione umana – ed è intorno a questa tematica, alla impossibilità e/o rifiuto di avere figli che si incentra il nuovo lavoro di Fausto Paravidino EXIT, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, qui anche regista dello spettacolo.

12 marzo, 2013


Come promesso siamo tornati, non ci permetteremmo mai di abbandonare le nostre Spettatrici e i nostri Spettatori! 
Godetevi allora gli articoli di Daria D. e di Mario Di Calo su "L'Isola dei Rifatti" e su "Sei Personaggi in cerca d'Autore"... 

Macché finzione, realtà signori, realtà… IN CERCA D’AUTORE Studio sui “Sei personaggi” diretto da Luca Ronconi. Di Mario Di Calo



Fino al 28 marzo al TEATRO INDIA di Roma e dal 3 al 5 maggio STAZIONE LEOPOLDA di Firenze

Il primo spettacolo in assoluto che vidi di Luca Ronconi fu LA SERVA AMOROSA di Carlo Goldoni, con Annamaria Guarnieri, al Teatro Duse di Bologna; il penultimo I BEATI ANNI DEL CASTIGO di Fleur Jaeggy con Elena Ghiaurov al Piccolo Teatro di Milano; in mezzo tanti e tanti - non tutti ma la maggior parte li ho visti. L’8 Marzo, giorno in cui il Maestro compie ottanta anni, auguri di cuore Maestro, ho visto IN CERCA D’AUTORE Studio sui SEI PERSONAGGI di Luigi Pirandello con gli attori diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” al Teatro India di Roma.

L’Isola dei rifatti. Omaggio al Grand Guignol. Testo e regia di Virginio Liberti. Di Daria D.



Milano, Teatro Oscar. Dall’1 al 17 marzo 2013

La prima immagine che la scenografia mi ha evocato, è stata il quadro di Edward Hopper “People in the Sun” del 1960 e se il titolo non ci ricordasse una certa inquietante realtà, che Virginio  Liberti accomuna, non per caso, con il Grand Guignol, teatro che a Parigi ebbe la sua nascita e sviluppo tra il 1896 e il 1952, per opera di Oscar Métenier, mi sarei aspettata un tranquillo ensemble di pensionati, villeggianti, tubercolotici in viaggio da Davoz alla Florida o viceversa, invece che su un’isola d’infame memoria come Alcatraz.