12 marzo, 2013

Macché finzione, realtà signori, realtà… IN CERCA D’AUTORE Studio sui “Sei personaggi” diretto da Luca Ronconi. Di Mario Di Calo



Fino al 28 marzo al TEATRO INDIA di Roma e dal 3 al 5 maggio STAZIONE LEOPOLDA di Firenze

Il primo spettacolo in assoluto che vidi di Luca Ronconi fu LA SERVA AMOROSA di Carlo Goldoni, con Annamaria Guarnieri, al Teatro Duse di Bologna; il penultimo I BEATI ANNI DEL CASTIGO di Fleur Jaeggy con Elena Ghiaurov al Piccolo Teatro di Milano; in mezzo tanti e tanti - non tutti ma la maggior parte li ho visti. L’8 Marzo, giorno in cui il Maestro compie ottanta anni, auguri di cuore Maestro, ho visto IN CERCA D’AUTORE Studio sui SEI PERSONAGGI di Luigi Pirandello con gli attori diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” al Teatro India di Roma.
Questi spettacoli apparentemente diversi fra loro sono accomunati dal gusto della parola, niente macchine, niente artifizi, solo la parola e la semplicità del giuoco teatrale e il Maestro sembra trovarcisi a suo agio poiché ci consegna stavolta uno spettacolo straordinariamente semplice – una scatola di un bianco accecante di una decina di metri per venti, sette sedie stilizzate ed un tavolo, quindici attori neo/diplomati straordinari – ma assolutamente centrato come a dar prova che a far teatro ci vuol poco: “E’ tutto qui il male, nelle parole”, dice un personaggio, solo le parole ed i suoi significati bastano a fare di una serata un evento assolutamente unico.
La storia è nota, mentre una compagnia teatrale sta provando la messinscena de “Il Giuoco delle parti” dal fondo della sala si vedono arrivare sei personaggi non ben identificati che risultano poi essere portatori di una loro storia, di una loro verità, che prendono, forse a ragione, essere più vera di quella che generalmente viene rappresentata a teatro. Molto si è detto e molto si è scritto intorno a questo monumento pirandelliano ed al famoso teatro nel teatro, ma qui Luca Ronconi, con dei tagli assolutamente inevitabili, va oltre tutto quanto dimostrandoci con i fatti che questo dramma del 1921 può essere più che mai contemporaneo, non si è più personaggi o realtà, si è tutto e al contempo nulla, tutto dipende dall’urgenza che abbiamo di far valere la nostra verità, anche se prigionieri del cervello di altri, e, invertendo l’arrivo dei sei personaggi, gli uni arrivano dalla sala gli altri dal fondo, saranno poi gli attori a lasciare il cosiddetto luogo scenico a coloro che se lo conquistano, che se lo contendono, che, come posseduti da un demone sottocutaneo, occupano liberamente e spontaneamente tutto l’ampio spazio scenico e con nevrosi apparentemente diverse si dileguano per poi ricompattarsi dando luogo ad una seduta medianica di altissimo livello; tutto è teatro e tutto è realtà, non vi è distinzione di sorta, “…siamo già in ritardo di dieci minuti”, così comincia proprio a sottolineare l’urgenza, la necessità di esserci a tutti i costi, almeno di questi tempi. “…le sembra un mestiere da pazzi il nostro?”, non esiste mestiere e non esiste colore giusto o sbagliato, è verde o è giallo il letto su cui con poche cantinelle disposte a delimitare lo spazio si prova a rendere finzione quello che è realtà?
Iniziato come studio con gli allievi nel 2010 presso il Centro Teatrale Santa Cristina, tra Gubbio e Perugia e ora con il contributo del Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, diventa ora uno spettacolo di punta di questa stagione, un colpo di genio assoluto ed è un miracolo avervi partecipato sia pur come modesti osservatori e critici della conoscenza e sapienza del Maestro che qui rilegge Pirandello come andrebbe riletto, come una macchina scenica perfetta e a sostenere con bravura e nel loro specifico con direzioni sempre diverse, sono i tre interpreti, bravissimi, de il Capocomico, la Figliastra e il Padre, rispettivamente interpretati da Davide Gagliardini, Lucrezia Guidone e Luca Mascolo, quest’ultimo un talento assoluto, un rubino puro nel giovane talentato italiano, che si può trovare in giro per i teatri della penisola che, efficiente nelle molteplici e sempre nuove variazioni tonali e nella dinamica scioltezza fisica mostrata, appare nella sua giovane età un attore di provata esperienza e professionalità. Non gli sono da meno tutta la compagine dell’intero gruppo di giovani ex-allievi che a pieno diritto possono appartenere al popolo del teatro italiano e ben si presentano e con orgoglio al proscenio impietriti per gli applausi dopo che il Padre abbia pronunciato lo straordinario finale “Macchè finzione, realtà signori, realtà…”.

Mario Di Calo


In cerca d'autore. Studio sui "Sei personaggi" di Luigi Pirandello
diretto da Luca Ronconi
con gli attori diplomati all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico"
con Massimo Odierna (Padre e Terzo attore), Luca Mascolo (Padre e Terzo attore), Sara Putignano (Madre), Lucrezia Guidone (Figliastra), Fabrizio Falco (Figlio), Paolo Minnielli (Giovinetto), Elisabetta Misasi (Bambina), Alice Pagotto (Madama Pace), Davide Gagliardini (Capocomico), Chiara Mancuso (Prima attrice), Rita De Donato (Seconda attrice), Elias Zoccoli (Primo attore), Remo Stella (Secondo attore), Andrea Volpetti (Suggeritore), Andrea Sorrentino (Macchinista)
Progetto 2010-2012 del Centro Teatrale Santacristina diretto da Luca Ronconi e Roberta Carlotto.
Coproduzione Centro Teatrale Santacristina e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in collaborazione con Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico".

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