19 marzo, 2013

Argo, Gambit e Il Lato Positivo. I Voti di Laura Santelli



ARGO. Una bella sorpresa

Inizialmente il film mi lasciava totalmente indifferente. Per un istinto naturale dovuto alla mia carenza affettiva per i film d’azione ho pensato di lasciare perdere e di non guardarlo. Il caso poi volle che il film, prodotto da George Clooney e Ben Affleck, di cui è sia il regista che l’interprete, e scritto da Chris Terrio, vince il premio più importante, l’Oscar per il Miglior Film dell’Anno. Allora la mia curiosità ha combattuto la mia personale censura ed acquistando il dvd uscito precocemente con Panorama l’ho visto fino alla fine.
Mi sono sentita una sciocca per non avergli dato importanza.
La storia vera, basata su documenti di stato autentici, narra della vicenda che negli anni ‘70 videro coinvolte le ambasciate americane in Iran, assaltate dai ribelli, che ne rapirono i dipendenti come ostaggi, per ottenere l’estradizione del loro ex dittatore, accolto in America come rifugiato politico. Un gruppo di sei funzionari riesce a fuggire e a rifugiarsi nell’ambasciata canadese all’insaputa dei rivoluzionari. E’ questione di tempo prima che li rintraccino, per cui il governo americano incarica l’agente della CIA, Tony Mendez, per tirarli fuori sotto copertura. Da un immagine di suo figlio, trova l’idea di simulare una produzione cinematografica ambientata nei luoghi esotici dell’Iran, ed il film sarà il remake di una precedente pellicola di fantascienza: Argo. Con l’aiuto di due personaggi eccentrici, il make-up artist di Hollywood John Chambers, che aveva già collaborato con i servizi segreti per dei travestimenti, ed il suo socio Lester Siegel, riusciranno a mettere in piedi un falso ufficio di studio cinematografico che darà il via alla delicata operazione di salvataggio.
Il film scorre bene, senza stancare e senza mai abbassare la tensione. Nonostante il finale e le vicende siano conosciute e scontate, lo sceneggiatore riesce a tenere alta la posta in gioco ed acceso l’interesse del pubblico. La recitazione di Ben Affleck è insipida ma la regia è buona e la sceneggiatura fluida e scorrevole. La performance di Alain Arkin è degna di essere vista, anche se non è stato premiato con  l’Oscar come  Migliore Attore Non protagonista. Il film che all’inizio è passato quasi inosservato, festival dopo festival, ha collezionato nomination e premi arrivando agli Oscar accanto ai favoriti e vincendo i premi più ambiti: Oscar come Migliore Sceneggiatura Non Originale per Chris Terrio, Oscar come Miglior Film per Grant Helsov, Ben Affleck e  George Clooney, Oscar per il Miglior Montaggio per William Goldenberg.
Una pellicola ben costruita e un film piacevole, dal chiaro gusto filo-americano, ma di ottimo valore scritturale e filmico.

Voto:8


GAMBIT- Una truffa a Regola D’arte

Stupisce questa piccola commedia di Michael Hoffman per la sua leggerezza ed imprevedibilità.
Ad una prima vista superficiale, si può pensare ad una commedia di poco valore. Invece riesce a  far ridere senza cadere nella volgarità. Guardandola, non solo nell’ambientazione ma anche nelle scelte comiche, ti viene in mente uno sceneggiatore inglese. Osservando nei titoli però si scopre a curare la sceneggiatura sono i pluripremiati americani Ethan e Joel Coen e ti rendi conto che la pellicola vale eccome.
Il curatore d’aste Harry Deane(Colin Firth), stanco delle sevizie da parte del suo capo, Lionel Shahbandar (Alan Rickman), decide di truffarlo facendogli acquistare un falso Monet, di cui è molto appassionato, per 12 milioni di dollari. Per farlo chiederà l’aiuto ad una cowgirl del Texas, esuberante e senza peli sulla lingua, PJ Puznowski( Cameron Diaz). Ma i piani verranno sconvolti da una serie di esilaranti imprevisti.
La sceneggiatura è piena d’imprevisti e le caratteristiche dei personaggi si combinano bene tra loro, in una serie di situazioni a catena che non danno l’impressione di essere costruiti a tavolino o di essere fasulli. La recitazione è raffinata e precisa e gli attori sono sapientemente scelti per le parti.
Una commedia d’oltreoceano dal sapore britannico di una qualità inaspettata.

Voto: 8


IL LATO POSITIVO- Semplicemente speciale

“Una commedia fatta come si deve” questo ho pensato alla fine del film Il Lato Positivo, versione italiana del titolo originale Silver Linning Playbook di David O Russell. Una pellicola dal gusto raffinato, che tratta un tema battuto spesso in maniera tragica, con leggerezza e spontaneità, senza cadere nelle scelte banali creando stereotipi.
Pat Solitano (Bradley Cooper), un giovane ragazzo, è costretto a tornare a vivere con i suoi genitori dopo aver perso tutto, lavoro, amici, moglie, per un disturbo di bipolarismo. Appena uscito da un periodo di cura psichiatrica di otto mesi, decide di cambiare la sua vita con l’obbiettivo di riconquistare la moglie. Invitato a cena a casa di un amico, incontra Tiffany (Jennifer Lawrence), una problematica ragazza che si offre di aiutarlo ad inviare una lettera alla moglie, nonostante l’ordinanza restrittiva. In cambio lui dovrà fare qualcosa d’importante per lei: partecipare ad una gara di ballo. A complicare la situazione per Pat, ci sarà il padre (Robert De Niro), scommettitore compulsivo, con l’obbiettivo di aprire un ristorante tramite la vincita delle giocate, che cerca di recuperare il difficile rapporto con il figlio, ed il fratello Jake (Shea Whigam) che lo ha sempre messo in ombra rispetto a lui.  La commedia scorre bene, in un gioco di scene spassose e piacevoli, che fanno ridere e riflettere allo stesso tempo. La sceneggiatura è sapientemente costruita da David O Russell, nei minimi dettagli, riuscendo a creare un film leggero, importante, che parla di attualità e di rinascita, con uno spaccato della vita dell’americano medio, tutto football ed hot dog. Per certi aspetti ricorda il modello di “Commedia all’Italiana” calato nel contesto puramente americano, per la capacità di far sorridere trattando temi seri ed attuali.
Gli attori sono scelti perfettamente e le performance straordinarie. Accanto alla recitazione pienamente affermata di Robert De Niro, troviamo la fresca interpretazione di Bradley Cooper, nei panni inusuali per lui di ragazzo molto problematico, e il talento di Jennifer Lawrence una delle attrici più acclamate del momento.
Il successo del film è decretato dai numerosi premi e candidature assegnate per la recitazione e la sceneggiatura, tra cui il più importante l’Oscar per la Migliore Attrice Protagonista a Jennifer Lawrence,  a cui si aggiunge anche il Golden Globe come Migliore Attrice in un film commedia o musical. Stra-meritati.
La bellezza e leggerezza di questo film ti rimane anche dopo averlo visto. Ed è una soddisfazione quando una pellicola di 122 minuti è fatta così bene da non voler andare più via. Ancora di più, riuscire a trascinare il ragazzo, abituato a vedere Rocky e Rambo, a guardare questo film, e sentirlo ripetere per tutto il viaggio di ritorno quanto gli sia piaciuto.

Voto: 9½


Laura Santelli

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