29 giugno, 2015

Con.Te. 3.0 edizione n° 0. Nuove strategie di sopravvivenza all’orizzonte. Intervista di Paolo Leone



Al Teatro dei Conciatori non ci si riposa mai. Terminata da poco la terza stagione ufficiale, ultimato da tempo il cartellone 2015/2016, avviata la campagna abbonamenti, il direttore artistico Antonio Serrano (insieme a Gianna Paola Scaffidi) è sempre al lavoro per il bene del teatro indipendente. Il suo, ma non solo. Dopo più di un anno di riflessione, di contatti, di modalità per far si che i teatri off (che spesso e volentieri sono la vera sede della moderna drammaturgia italiana) possano non solo vivacchiare ma rilanciare il proprio prezioso ruolo, le sue febbrili iniziative hanno trovato l’appoggio di altre realtà in varie regioni d’Italia e, senza pensarci più di tanto, è stata approntata l’edizione N° 0 della rassegna Con.Te 3.0 – prove tecniche di programmazione – che non è solo messa in scena di spettacoli ma un vero e proprio progetto di sviluppo del teatro. Per ora le città e i teatri interessati sono nove: Il Teatro dei Conciatori di Roma, il Teatro San Salvatore di Bologna, il Teatro delle Spiagge di Firenze, il Nuovo Teatro Sanità di Napoli, il Teatro della Misericordia di San Sepolcro, lo Spazio Tertulliano di Milano, il Teatro Cantelli a Vignola (Modena), il Teatro Civico 14 di Caserta e la Sala Cutu di Perugia. Ne abbiamo  parlato con l’ideatore Antonio Serrano (Conciatori di Roma), insieme a Mario Gelardi (Direttore artistico e autore pluripremiato, Nuovo Teatro Sanità di Napoli) e Cristian Palmi (Direttore organizzativo del Teatro delle Spiagge, Firenze). Ma sono previste e in via di definizione nuove adesioni in tutta Italia.

Allora Antonio, un progetto interessantissimo che è partito quasi all’improvviso con questa prima rassegna ospitata nel tuo teatro...

28 giugno, 2015

Marie-Louise. Circo coreografico. Di Daria D.


Piccolo Teatro Strehler, Milano. Dal 26 al 28 giugno 2015

Florence Caillon ha saputo trasformare in danza, teatro, circo, quelle sensazioni, impressioni, palpitazioni che solo la grande pittura può comunicarci. Davanti a Bosch del Giardino delle delizie, all’Annunciazione del Botticelli, a una donna di Schiele, ai naufraghi della Zattera della Medusa dipinta da Géricault, Caillon ne avverte il potenziale drammatico, emotivo, spettacolare e lo fa suo, lei che è coreografa e regista e che nel 1999 utilizza il termine “circo coreografico” per Polar Cirque che segna l’inizio di una ricerca di movimento che mette insieme acrobati, giocolieri, danzatori classici e contemporanei.
Caillon sceglie per questo spettacolo la parola marie-louise che significa passe-partout, cioè quel bordo di cartone o tela che racchiude il soggetto, raffigurato in un quadro o in una fotografia, separandolo dalla cornice e in questo spazio, come una terra di nessuno, lei entra con le sue invenzioni coreografiche e registiche, raccontate e manifestate magicamente, da un gruppo di validissimi ballerini, acrobati e attori che formano la compagnia L' Éolienne.

27 giugno, 2015

LA TERZA COMUNIONE. Rassegna CON.TE 3.0 edizione N°0. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori. Giovedì 25 giugno 2015

Secondo dei cinque titoli in programma nell’interessante esordio del nuovissimo circuito teatrale ideato dal vulcanico Antonio Serrano, direttore artistico del Teatro dei Conciatori, in collaborazione con altre otto realtà off sparse per l’Italia. Del progetto parleremo meglio in altro articolo, mi soffermo sullo spettacolo visto giovedì 25, scritto e diretto da Mario Gelardi (Nuovo Teatro Sanità a Napoli), La terza comunione. Delizioso affresco, volutamente e spassosamente sopra le righe, di comunità solitamente femminili, che si fa voce (mi verrebbe da dire una e trina) di un fastidioso bigottismo, di una fede solo apparente, di facciata.

25 giugno, 2015

Fotomodella dell'anno Academy - Semifinale Campana


Sabato 27 Giugno alle ore 20.30 presso l'Hotel dei Congressi di Castellamare di Stabia Viale delle Puglie, 45  (ingresso gratuito) si terrà la semifinale regionale per la Campania di Fotomodella dell'Anno Academy, evento organizzato da Young Fashion Agency di Nancy D'Anna e Gaetano Agliata, responsabile Marketing Nausica Rossi con la direzione artistica di Andrea Axel Nobile.
La serata-evento sarà condotta da Paola Mercurio. Ospiti della kermesse – tra gli altri - saranno: la show-girl Nina, la cantante soul Giulia Spanò e la tanghera Paola Sannino, l'attore Carlo Cutolo, la ballerina Antonia Rocco.

24 giugno, 2015

La vita come una canzone. Gianni Morandi: quando le canzoni narrano lampi del cuore che portiamo dentro le nostre anime per sempre. Di Giuseppe Sanfilippo


La musica è un’attività umana speciale che spesso percorre momenti delle nostre vite. A volte la musica è un inno di luce per la mente, un chiarore per riflettere; ci dà formazione, coraggio, ci aiuta a rialzarci dopo una caduta. La musica certe volte è un modello da cui prendere spunto. Tali parole non sono solo frutto di pensiero o riflessione, bensì un prodotto di sperimentazione in prima persona. La mia vita posso paragonarla a delle canzoni di Giannni Morandi, perché molte delle sue canzoni (come alcune di altri) mi hanno accompagnato nel cammino; la mia vita, come quella di un qualsiasi individuo, è stata ricca di emozioni positive e negative. Nella mia vita ho spesso incontrato, purtroppo, delle persone che mi hanno svalutato in modo profondo e brutale, in un contesto in cui ovviamente, quando le persone ti fanno del male ti trovi scoraggiato e non è facile non cadere. Molte volte sono caduto e un supporto di sostegno è stata una canzone proprio di Gianni Morandi,“Uno su mille”, un punto fondamentale che mi accompagna nel mio cammino.

21 giugno, 2015

UNA BUGIA TIRA L’ALTRA. La Terrazza delle Arti parte bene. Di Paolo Leone


Roma, Le terrazze delle arti – Palazzo dei Congressi. 20 giugno 2015

Iniziata con grande successo di pubblico la seconda edizione della rassegna di teatro, danza e musica in una location tra le più suggestive di Roma, le terrazze del Palazzo dei Congressi all’EUR. Dopo la serata inaugurale del 19 giugno con la bellissima performance di danza, a cura di Bruno Centola, dal titolo “The Gallery”, sabato 20 è stata la volta del teatro a cercare di riscaldare una notte romana molto poco estiva, a dir la verità. Un violento temporale nel pomeriggio, e una temperatura non certamente gradevolissima la sera, hanno messo a dura prova il pubblico, comunque numeroso, accorso per la commedia di Luigi Russo “Una bugia tira l’altra”, andata in scena nello scorso autunno al Teatro Ambra alla Garbatella. Il quasi consueto, ormai, acquazzone pomeridiano ha messo fuori uso diversi fari del palcoscenico e danneggiato i microfoni, ma i protagonisti dello spettacolo, pur se in ritardo, hanno interpretato ugualmente la divertente pièce dell’autore e regista campano.

VIAGGIO ATTRAVERSO L'IMPOSSIBILE - sogni di cinema, a cura di Francesco Vignaroli. Puntata numero 33


BELLISSIMA

ITALIA  1951  110’  B/N

REGIA: LUCHINO VISCONTI

INTERPRETI: ANNA MAGNANI, WALTER CHIARI, TINA APICELLA, ALESSANDRO BLASETTI

VERSIONE DVD: SI’, edizione MEDUSA HOME ENTERTAINMENT

“QUESTO E’ IL CINEMATOGRAFO” (Alessandro Blasetti, dal film)


Roma, Cinecittà: nell’ambito del concorso “Bellissima – La più bella bambina di Roma”, il regista Alessandro Blasetti sta svolgendo i provini per trovare la protagonista del suo nuovo film Oggi Domani mai. Tra le decine e decine di candidate c’è la piccola Maria, per la quale la madre, l’infermiera a domicilio Maddalena Cecconi (Magnani), sogna un futuro migliore, magari proprio come stella del cinema. In vista del provino finale, determinata più che mai a raggiungere l’obiettivo, Maddalena non bada a spese e, sottoponendosi a enormi sacrifici (a causa dei quali giunge ai ferri corti col marito Spartaco), garantisce alla figlia lezioni di recitazione e di danza, le compra un abitino nuovo, la porta dal fotografo e dal parrucchiere. Per essere ancora più sicura, dando fondo agli ultimi risparmi, Maddalena sborsa pure 50.000 lire per una raccomandazione di ferro, lasciandosi irretire dal traffichino di mezza tacca Alberto Annovazzi (Chiari) che, in realtà, usa il denaro per comprarsi una lambretta. Nonostante tutti gli sforzi della donna, il provino si rivela disastroso: Maria scoppia in un pianto irrefrenabile davanti alla telecamera, suscitando l’ilarità e la derisione della commissione giudicante, presieduta dallo stesso Blasetti.

DOPPELGÄNGER. Racconto di Massimo Triolo


ANTEFATTO


- Entra pure, figliolo. Ecco, siedi qui di fronte a me.
- Sì, padre.
- Vedi, mio caro Henry, vi sono alcuni fatti di gran peso, di cui è venuto il momento che ti parli. Oggi è un giorno impor­tante, tu compi la mag­giore età… Ed io avevo deciso da tempo di met­terti a parte, in que­sta spe­ciale occa­sione, di cose che risal­gono a molti anni fa ma ti riguar­dano direttamente.
Adesso apri l’astuccio che hai davanti.
- Un pugnale… Molto bello, padre… non ne avevo mai visti di così fine­mente lavorati.
- Quel pugnale, ragazzo, ha una sua sto­ria. Io l’ho con­ser­vato in tutti questi anni, con l’intenzione di far­tene dono quando ci fos­simo sepa­rati e tu fossi andato a intra­pren­dere una vita tutta tua.
- È bellissimo.
- Ora dimmi figlio… qual è il nostro motto?
- Eccel­lere, eccel­lere ed eccellere.
- E cosa richiede tutto questo?
- Volontà, costanza e appli­ca­zione, padre.
- Bene. Tu, Henry, fino a que­sto momento, mi hai reso sem­pre orgo­glioso di esserti padre. Negli studi non sei stato secondo a nes­suno, la tua con­dotta è stata, nel tempo, disci­pli­nata e rispet­tosa dei capi­saldi del vivere one­sto e civile. E ora dovrai pro­se­guire da solo, in un Paese lon­tano, e in una scuola che gli dà lustro da secoli, il per­corso intra­preso sotto la mia tutela di padre. Ma prima, vi sono alcune cose che devi sapere, e ricade su di me l’onere di par­lar­tene in fran­chezza e senza veli…

19 giugno, 2015

METEOROPATIKO. Piove surrealismo. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Kopo (Via Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 18 al 21 giugno 2015

Continua brillantemente la seconda rassegna estiva del piccolo Teatro Kopo, al Tuscolano. E’ il turno di Stefano Santomauro, attore livornese, che ha debuttato giovedì 18 con MeteoropatiKo. Piccolo monologo  sulla meteoropatia che, come ci ripete nel corso della pièce il suo protagonista, affligge un italiano su quattro. Non crediate di trovare una comicità scontata, farcita di facili e, ainoi, spesso banali battute alla ricerca della risata fragorosa. Non sarebbe nello stile di questo teatro ed evidentemente non lo è in quello di Santomauro, che interpreta il suo spettacolo “in sottrazione”, con umorismo sottile e con espressività matura. Cosa è la meteoropatia ce lo spiega con i suoi racconti immaginifici, surreali, tenuti insieme da un impalpabile filo logico, che richiede l’attenzione del pubblico pur nella leggerezza del genere.

14 giugno, 2015

RUSSIA DI MARCOS MORAU AL NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, UN ROAD MOVIE A PASSO DI DANZA. Di Andrea Arionte


Napoli, Castel Sant'Elmo, Vico S. Elmo. 8, 8 e 9 giugno 2015

Nell'ambito dell'ottava edizione del Napoli Teatro Festival Italia, l'8 ed il 9 giugno 2015 è andato in scena, all'interno dei meravigliosi spazi del Castel Sant'Elmo, Russia, lo spettacolo che affianca alla danza contemporanea, letteratura, cinema e fotografia per delineare l'immagine comunemente diffusa della Russia anni ottanta di regime sovietico.
Presentata da La Veronal, la giovane compagnia catalana di formazione artistica multidisciplinare fondata nel 2005 dal coreografo e regista Marcos Morau, la pièce appartiene ad un progetto creativo che indaga sulla possibilità di instaurare analogie tra danza e geografia. Appartengono a questo filone, altri titoli più recenti firmati da Morau come ad esempio Siena e Portland del 2013 ed Islandia del 2012.

13 giugno, 2015

ROCCESPINESTREGHE. Radici e senso di una comunità. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Kopò (Via Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato) data unica 11 giugno 2015

Fare memoria, fare comunità. Riuscire, attraverso le storie delle persone, a ricostruire quelle radici che danno il senso dell’essere qui, ora, sottraendoci all’appiattimento culturale, alla banalità impostaci dall’illusione mortifera di un falso progresso. Lo dico subito: non sono d’accordo con chi definisce lo spettacolo-non spettacolo di Simone Saccucci in scena per una sola serata (purtroppo) al Teatro Kopo, una narrazione della periferia. Si, lui parte dai ricordi di quelle che furono, nemmeno tanti anni fa, le zone in cui è cresciuto, Guidonia e dintorni, ma gli si farebbe un torto, a mio parere, nel confinarlo come un cantore “periferico”. Sarebbe come definire Marco Paolini un narratore delle periferie venete o Ascanio Celestini un cantastorie di piccole e grandi storie romane.

11 giugno, 2015

Cortona Art Contest. Nasce il terzo premio d’arte più importante per montepremi!


CORTONA – Nasce il Cortona Art Contest, terzo concorso d’arte più importante d’Italia per montepremi.

Il premio, organizzato dall’associazione Art Box, è stato presentato nel corso della conferenza stampa svoltasi sabato 6 giugno 2015 nella Sala della Giunta Comunale di Cortona, alla presenza dell’assessore alla cultura Albano Ricci, del direttore del premio Massimo Magurano e del curatore Francesco Mutti

«Il Comune di Cortona è rimasto piacevolmente colpito fin da subito dalle idee chiare e dalla determinazione con cui Art Box sta progettando giorno dopo giorno la manifestazione – ha raccontato in apertura l’assessore Albano Ricci. – La nostra città ha come volano di sviluppo per il suo territorio la bellezza, la storia e l’arte. Cortona è una galleria naturale e ci piace pensare che possa diventare anche un crocevia dell’arte contemporanea, quella vera che racconta il mondo con i nuovi linguaggi e che, sono convinto, potrà integrarsi perfettamente con il nostro tessuto storico e sociale».

Giovanni D’Iapico. Un eclettico artista digitale. Intervista di Stefano Duranti Poccetti


Ciao Giovanni, è da un po' che non ci risentiamo, dai tempi della "famosa" intervista che mi facesti anni fa... di cosa ti sei occupato in questo periodo?

In questi anni ho fatto un bel po' di cose, appena finita l'università ho passato un paio d'anni alla ricerca di un lavoro "standard", tuttavia non ho mai abbandonato le mie passioni: la musica, in particolare scrivere canzoni, comporre e fare video.

Cos'è Audiofollia?

Ecco la pagina che può spiegare tutto nei minimi

Mi ricordo che sei un personaggio molto eclettico: reciti, suoni... sei un po' uno show-man. Qual è l'arte che preferisci?

TEATRO DEI CONCIATORI. Nuova stagione all’insegna della qualità. Di Paolo Leone



Il Teatro dei Conciatori non smette di sorprendere il suo sempre più numeroso e affezionato pubblico. Sembra una vita, ma è solo alla sua quarta stagione. Un luogo che in questi anni si è contraddistinto per la qualità degli spettacoli proposti, per la ricerca di una drammaturgia nuova o quantomeno stimolante, sia che si trattasse di teatro civile, commedia, monologo o dramma. Tanto merito va dato ai suoi Direttori artistici Antonio Serrano e Gianna Paola Scaffidi, che stanno portando il piccolo Teatro dei Conciatori ad essere una delle realtà off più interessanti della capitale.

Tanti vip e successo di pubblico per il Microfono d'Oro, premio organizzato da Fabrizio Pacifici e condotto da Claudia Conte. Di Luca Treccia



Ira Frontén, Fabrizio Pacifici e Claudia Conte
Sold out per la 5^ edizione del "Microfono d'Oro", riconoscimento che premia le trasmissioni radiofoniche capitoline più seguite.
Tony Santagata e Claudia Conte
Organizzato da Fabrizio Pacifici e presentato dall'attrice e scrittrice Claudia Conte la manifestazione si conferma tra gli appuntamenti più seguiti della stagione.

Fashion show all'expo d'oriente grazie al talento della stilista Xu Yue Juan. Di Daniela Chessa


Grande successo per Xu Yue Juan, ospite d’onore in passerella all’apertura dell’Expo d’Oriente, per la presentazione della nuova linea di Delves-JK.
Eccellenza nella lavorazione in tessuti pregiati di abiti, borse e scarpe  100% made in Italy ideato da una  stilista cinese di fama internazionale,  arrivata nel nostro Paese 25 anni fa, affascinata dallo stile di vita italiano, studia nelle nostre accademie di moda divenendo in pochi anni cultore del made in Italy, affermandosi nel fashion sistem. Grazie al suo talento e  capacità di realizzazione. XU YUE JUAN è fra gli ospiti di punta delle migliori passerelle internazionali, ricordiamo il salone della moda pret a porte di Milano ma anche fra le innumerevoli partecipazioni l’Expo di Shangai. Diventa così la donna ponte di due culture: Italia e Cina unite entrambe dall’amore per la raffinatezza e per l’arte.

09 giugno, 2015

A seguito pubblichiamo i video del progetto “note(in)Breve/2”. In occasione del Festival aretino “A Qualcuno Piace(in)Breve” sono state fatte delle brevi interviste agli spettatori riguardo gli spettacoli rappresentati. È stato chiesto loro di esprimere un parere sull’interpretazione, sulla drammaturgia e sulla regia…












"Il suffit de passer le pont", una canzone di amore contro le barriere sociali. Di Giuseppe Sanfilippo



Georges Brassens

Georges Brassens, come ogni artista che si rispetti, disegna nelle sue opere i suoi sentimenti, il proprio tempo e la cultura, dove egli è cresciuto e vissuto; le proprie credenze etiche morali, i modi di fare della propria generazione e naturalmente la propria visione e concezione del mondo e delle cose. Nella sua canzone “Il suffit de passer le pont (basta attraversare il ponte) l’autore fa comprendere di trovarsi in un luogo di campagna, in cui trova la ragzza di cui è innamorato e che desidera; la vuole portare a visitare la natura, come se le volesse far conoscere qualcosa che la sua lei non conosce; ma allo stesso tempo le fa comprendere che vuole fare l’amore con lei e quindi la invita a concedersi a lui in modo cordiale,  sapendo anche che lei acconsente, ma c’è qualcosa che le impedisce di lasciarsi andare; probabilmente questa mancata libertà è riferita al contesto etico, morale - religioso, poiché si fa accenni del peccato, dell’inferno, la festa delle palme… e quindi raffigura un tempo in cui erano importanti per stare insieme alla propria donna il matrimonio, il consenso della famiglia di lei e soprattutto il non peccare prima del matrimonio.

06 giugno, 2015

IL PRIGIONIERO. Racconto di Massimo Triolo


“…And I hold within my hand/Grains of the golden sand –/How few! Yet how they creep/Trough my fingers to the deep,/While I weep – While I weep!/O God! Can I not grasp/Them with a tighter clasp?/O God! Can I not save/One from the pitiless wave?/Is all that we see or seem/But a dream within a dream?/
E.A.POE,”A Dream within a Dream”


Francis Bacon, Urlo del Papa
Ho tirato su le imposte e spalancato la finestra. Fuori era ancora notte fonda. Un cane, da lontano, non smetteva il suo rauco latrato. Il cielo, punteggiato di gremite stelle, mi ha comunicato un’ineffabile fitta. Sono restato col groppo in gola a lasciarmi investire – gli occhi chiusi – dalla brezza fresca e vivace che muoveva un concerto di foglie fra rami invisibili. Un profonda angoscia si era insinuata nei miei vividi sogni – di cui ancora tenevo una labile traccia emotiva - e mi ero svegliato madido di sudore e con le lacrime in volto, ma senza poterli ricordare.
Adesso non si ode suono se non il ticchettio arcigno dell’orologio a muro. Mi sento in anticipo su tutto e tutti: un mondo addormentato che non mi bada – solo il canto precoce e sporadico di qualche passero, e il frusciare oceanico di nascoste fronde che danzano ondeggiando, da qualche parte nel fondale buio e indistinto di quest’ora antelucana. La mia mente si fa sgombra da ogni pensiero, ma qualcosa di inquieto e remoto trascina le sue catene nei recessi del mio intimo – sento inspessirsi un larvato senso di trepida tensione. Poi, d’improvviso, un’ondata di dense rievocazioni come fantasmagorie di fragranze e colori senza corpo. Cerco di non badare alla cosa, ma è un’inedita sensazione di disagio che non riesco a cacciar via del tutto. Attraverso torpidamente la sala e accendo la radio che occhieggia da un angolo segnando l’ora sul suo quadrante luminoso: le tre e mezza. Una voce in falsetto sta snocciolando grumi di parole trite con l’accompagnamento di un rock basico.

05 giugno, 2015

Verdi Opera Gala. Di Laura Cavallaro


Foto Sebastiano Trigilio
L’ultimo appuntamento della stagione concertistica di musica classica e sacra “In CordisJubilo” organizzato dal Coro Lirico Siciliano in collaborazione con l'Arcidiocesi di Catania è riservato a Giuseppe Verdi. Protagonisti della serata sono stati il soprano Lella Arrigo, il mezzosoprano Antonella Arena e il baritono Salvo Di Salvo accompagnati al pianoforte da Francesco Drago, che in un lungo concerto hanno ripercorso le più importanti opere del compositore di Busseto. Così da Ernani a Un ballo in maschera passando per Don Carlo, Aida e Nabucco, senza dimenticare quella che viene definita la trilogia popolare: La traviata, Il trovatore e Rigoletto, il pubblico ha potuto assistere ad un repertorio emozionante e raffinato di uno dei compositori più conosciuti al mondo. L’apertura del concerto è affidata alla formidabile voce del baritono Salvo Di Salvo che interpreta l’aria di Don Carlo “Oh, de' verd'annimiei” dall’Ernani. Di Salvo ha un’ottima padronanza tecnica, pulizia vocale e una buona dizione soprattutto in brani di complessa esecuzione nei quali ha mantenuto una buona linea di canto come per l’aria “Il balen del tuo sorriso”, “Alla vita che t’arride”e nella struggente preghiera dal Nabucco “Dio di Giuda, perdono!”.

03 giugno, 2015

Maurizio Mattioli al Brancaccio nei panni del celebre CONTE TACCHIA. Di Daniela Chessa


Conclusione esilarante quella della stagione teatrale del teatro Brancaccio di Roma con la messa in scena del celebre film di Sergio Corbucci. Maurizio Mattioli, l’11 e 12 giugno vestirà i panni del “Conte Tacchia”.
 “Il Conte Tacchia” tratteggia con grande comicità e garbo una delle figure più celebri di Roma a cavallo tra l’800 e il 900. Adriano Bennicelli, detto Conte Tacchia, con le sue rocambolesche avventure diverte ed emoziona ancora come una volta.
L’eterna città di Roma, un goliardico personaggio, una storia avvincente, un cast di grandissimi artisti: ingredienti perfetti per definirla una tra le commedie musicali più divertenti della stagione in attesa della ricca stagione estiva.

IL MORSO. Una scena “pulp” al Teatro dei Conciatori. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori 5). Dal 2 al 7 giugno 2015

Scena “pulp” in palcoscenico per l’ultimo appuntamento stagionale al Teatro dei Conciatori. Il morso, spettacolo scritto da Giuseppe Convertini e Alessandro Amori, per la regia del primo, mi aveva incuriosito per la sua sinossi molto intrigante, inducendomi ad affrontare il caldo romano in un giorno di festa. Promesse mantenute solo in parte. La scena si apre con un uomo, la bocca sporca di sangue, e una donna che giace in terra, apparentemente morta, col collo sanguinante ferito da un morso profondo e un coltellaccio di fianco. Lui inveisce contro l’aggressore, si dispera. Poi inizia un lungo percorso a ritroso, aiutato da un funzionale velatino a separare il presente dal passato, alla ricerca delle cause di una così inspiegabile ferocia. Sarà un viaggio nel tempo e nelle sue tare psichiche, ma anche in una terra di riti magici, con personaggi che tormenteranno la sua mente così follemente razionale.

02 giugno, 2015

“PREMIO INTERNAZIONALE PER LA PACE SAN FRANCESCO 2015 - SAN FRANCISCO INTERNATIONAL AWARD©”, in Memoria di Don Oreste Benzi, Fondatore Associazione Giovanni XXIII, nel 52° Anniversario della Morte di S. S. Papa San Giovanni XXIII. Avverrà nella PARROCCHIA DI NOSTRA SIGNORA DI CZESTOCHOWA - 00155 ROMA - Largo Augusto Corelli 9 - LA RUSTICA - DOMENICA 7 GIUGNO 2015 ore 10,30-18,30.



"Oceano mare" diventa spettacolo! Al Teatro Uno di Roma fino al 31 di maggio!


“Voi siete simpatico, magari quando ve ne andrete sarete anche un po' meno imbecille”. Così dice un ragazzo affacciato a un finestra a Ismael Prof. Ismael Bartleboom, avventore della locanda Almayer nel libro 'Oceano mare' di Alessandro Baricco. Così si sente lo spettatore dopo aver visto l'ultimo lavoro della Compagnia Superdiverso tratto da quel libro, 'Oceanomare', in scena al Teatro Sala Uno di Roma fino al 31 maggio: un po' meno imbecille. Perché quando si va a vedere uno spettacolo di teatro integrato come questo, diretto da Luciana Lusso Roveto che da anni lavoro con attori e danzatori diversamente abili, si entra pieni di pregiudizi. Sarà sicuramente interessante, ma chissà con quanti limiti. Eppure il vero limite di questo spettacolo è la vastità del mare e i pochi giorni per andare a vederlo a teatro. Le musiche dei tamburi Taiko di Rita Superbi, le coreografie scelte dalla regista che rievocano i lavori di Pina Bausch, la composta recitazione degli attori in scena.

Tutti a Caserta per il film "Uno sbaglio ben riuscito"!


Nella località di Caserta si accendono i riflettori cinematografici del film "Uno sbaglio ben riuscito", progetto che vanterà la bellissima struttura "hotel plaza"
In un importante hotel, viene organizzato un evento internazionale di giornalismo. Data la grossa affluenza, la struttura terminerà le camere, assegnando cosi la stessa stanza a due ragazzi (Cristian e Giulia). I due giornalisti, inizialmente spiazzati dalla situazione, sembreranno non voler accettare la cosa, ma non volendo rinunciare ad un così prestigioso evento, finiranno per iniziare una curiosa convivenza. Da quel momento, scontri e dispetti accompagneranno la loro conoscenza, fino a quando, una terza persona, non si frapporrà destabilizzando ulteriormente il clima...

01 giugno, 2015

"Dopo Clitennestra faccio un film". Intervista a Vincenzo Pirrotta che ci racconta del suo ultimo spettacolo in scena al Teatro Verga di Catania e dei progetti futuri. Di Laura Cavallaro


Nel tempio laico del teatro si celebra nuovamente il mito di Clitennestra.La penna e la visionaria regia di Vincenzo Pirrotta immaginano la regina di Micene, interpretata da un’ insuperabile Anna Bonaiuto, ritornare sulla terra dopo tremila anni dalla sua uccisioneper mano dei figli Oreste ed Elettra, allo scopo diriscattare l’immagine di moglie sanguinaria che è stata tramandata. Al suo arrivo scoprirà anche di dover ristabilire l’ordine di un mondo post-moderno dove regnano il caos e la lordura e dove il potere è in mano ad una cerchia ristretta di uomini proclamatisi dei.
Nella platea del Teatro Verga che ospita lo spettacolo, incontriamo il regista Vincenzo Pirrotta, che ci racconta il percorso che lo ha fatto approdare a Clitennestra.

Per quale ragione hai scelto proprio il mito di Clitennestra?

M’ISCRIVO AI TERRORISTI. Novità nel teatro romano. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra alla Garbatella. Dal 27 al 31 maggio 2015

foto Garufi&Dito
Gli zombie esistono, eccome se esistono! Stanno in agguato, intorno a noi, non è facile vederli, né tantomeno accorgersi se stai diventando come loro. Un attimo di distrazione, di superficialità, e non c’è più niente da fare, non c’è più speranza: si diventa mostri, tutti uguali. Si può decidere di combatterli, ma il prezzo da pagare è salato…esclusione, derisione, a rischio pazzia. Il nuovo spettacolo di Gabriele Mazzucco andato in scena dal 28 al 31 maggio al Teatro Ambra Garbatella ha mostrato, con le peculiarità della cifra artistica del suo autore, un quadro a tinte fosche in contrasto con la bellezza della scenografia sul palco.