05 giugno, 2015

Verdi Opera Gala. Di Laura Cavallaro


Foto Sebastiano Trigilio
L’ultimo appuntamento della stagione concertistica di musica classica e sacra “In CordisJubilo” organizzato dal Coro Lirico Siciliano in collaborazione con l'Arcidiocesi di Catania è riservato a Giuseppe Verdi. Protagonisti della serata sono stati il soprano Lella Arrigo, il mezzosoprano Antonella Arena e il baritono Salvo Di Salvo accompagnati al pianoforte da Francesco Drago, che in un lungo concerto hanno ripercorso le più importanti opere del compositore di Busseto. Così da Ernani a Un ballo in maschera passando per Don Carlo, Aida e Nabucco, senza dimenticare quella che viene definita la trilogia popolare: La traviata, Il trovatore e Rigoletto, il pubblico ha potuto assistere ad un repertorio emozionante e raffinato di uno dei compositori più conosciuti al mondo. L’apertura del concerto è affidata alla formidabile voce del baritono Salvo Di Salvo che interpreta l’aria di Don Carlo “Oh, de' verd'annimiei” dall’Ernani. Di Salvo ha un’ottima padronanza tecnica, pulizia vocale e una buona dizione soprattutto in brani di complessa esecuzione nei quali ha mantenuto una buona linea di canto come per l’aria “Il balen del tuo sorriso”, “Alla vita che t’arride”e nella struggente preghiera dal Nabucco “Dio di Giuda, perdono!”.

Foto Sebastiano Trigilio
Il mezzosoprano Antonella Arenaha giocato molto sull’aspetto interpretativo nella “Canzone del velo”,regalandole briosità e freschezza e facendo dimenticarele vaghezze negli acuti in “Stride la vampa” e in“Oh, dischiuso è il firmamento”. Nei panni di una straziata Amneris ha cantato con potenza il recitativo “Ohimè! Morir mi sento”,un appassionato botta e risposta con Ramfis e il coro dei sacerdoti. Lella Arrigo ha scelto alcune delle pagine più belle di Verdi a cominciare dall’aria di Violetta “Addio del passato”, per proseguire con la romanza di Amelia “Morrò, ma prima in grazia”e “Su me morente, esanime”. Il soprano ha un bel timbroma il suo è un approccio molto tecnico, che la favorisce in brani caratterizzati da una dinamicità e una complessa articolazione ma che in qualche modo la limita nell’espressività. Le potenzialità della Arrigo e della Arena di fatto si colgono appieno nel duetto tra Aida ed Amneris“Silenzio, Aida!”.                                                                                                           

Foto Sebastiano Trigilio
A conclusione dell’evento Di Salvo esegue un intenso “Cortigiani, vil razza dannata” e in duetto con Arrigo “Sì, vendetta, tremenda vendetta” . Il soprano Arrigo questa volta in coppia con il tenore Simone Massimino ha regalato al pubblico“Libiamo ne' lieti calici” con annessi giri di valzer tra i due cantanti.
Qualche giorno più tardi in occasione dell’inaugurazione delle terrazze della Badia alla presenza dell'arcivescovo Salvatore Gristina, delle autorità e del rettore della Chiesa Monumentale Massimiliano Parisi, il Coro Lirico Siciliano,come sempre ben diretto da Francesco Costa, ha regalato ad una nutrita platea un bellissimo concerto che riconferma ancora una volta il grande successo di questa formazione.


Laura Cavallaro

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