Roma, Fontanone Estate (Via
Garibaldi 30). Sabato 29 agosto 2015
La polvere non si vedeva, né
il tanfo della piccola casa, soffocante microcosmo di sentimenti e dolori
repressi tra tre fratelli, arrivava alle nostre narici. Ma lo spettacolo
allestito nel piccolo giardino del Fontanone il 29 agosto, quel carillon di umanità richiamato dal
titolo, è di così rara potenza e bellezza, tali da portare lo spettatore
all’interno di vissuti straziati, a cui non si può rimanere indifferenti. Tre
personaggi, tre solitudini diverse e legate dal filo rosso della famiglia.
Macerie di vite vissute a metà, tra senso del dovere e vigliaccheria, tra
diversità non accettate e vergogna, tra amore e paura. Microcosmi che non
riescono ad incontrarsi, nonostante il legame di sangue. Ognuno chiuso nel suo
acquario, come il pesciolino Fefè della storia, tra le pareti trasparenti delle
proprie fobìe e convinzioni. Si gira, come un carillon, senza toccarsi mai.