18 febbraio, 2016

SHAKESPEARE’S WOMEN: LE DONNE DEL BARDO ARRIVANO A PIACENZA. Di Chiara Cataldo


Teatro San Matteo, Piacenza. Martedì 16 febbraio 2016

PIACENZA - Ieri sera 16 Febbraio presso l’incantevole cornice del Teatro San Matteo di Piacenza è andato in scena “Shakespeare’s “Women”, uno spettacolo in lingua inglese e sottotitolato prodotto da Theatre of Eternal Values, che si prepara a toccare sei città con la tournée tra Italia e Svizzera.  Sul palco alcuni dei celebri personaggi femminili del Bardo, a 400 anni dalla morte: lo spirito di Shakespeare vagando sulle rive del Tamigi si imbatte in Ofelia, Lady Macbeth, Caterina D’Aragona, Titania e Giovanna D’Arco. Straordinario come queste cinque eroine, così diverse e altrettanto forti,  che  non si sono mai incontrate sulle pagine, formino un unità compatta e si giudichino  parlando di sé stesse, confidandosi come tra amiche in un gioco anch’esso letterario di riscrittura testuale.
Queste“figlie di Shakespeare” sono delle figure verosimili che intrecciano le loro vite sfumando le proprie vicende personali come in un concept album: un tema, o anche una parola, richiama un’altra storia e un’altra protagonista, costruendo così un effetto a catena, un’ intreccio arguto e al contempo semplice. Tutte loro incarnano lo spirito femminile universale, sembrano fondersi in un coro unanime nelle ultime scene quando si dicono all’altezza degli uomini seppur differenti e quando scelgono di non perdere la propria indole per conformarsi con quella maschile. Lo spettacolo costituisce un viaggio mirabile tra ieri e oggi dove queste donne – che formano un gruppo disomogeneo, date le diverse età - ci raccontano di inconsueti innamoramenti, di omicidi efferati , di condanne a morte e ingiustizie subite, spesso reinterpretando i finali  e rivisitando le trame arcinote.
Shakespeare’s Women è un allestimento efficace, lineare, compatto: è un concentrato di un’ora appena in cui battute filologicamente ineccepibili – topico il momento di “Shall I compare thee to a summer’s day?”- si intervallano a rivisitazioni contemporanee, uno spettacolo in cui un solo attore diventa Shakespeare, Amleto e Oberon a seconda della scena.  Questa messinscena è tutta sostanza e nessuna scenografia, vista la presenza di tre sedie e nulla più sul palco: il tutto è un buon equilibrio tra parola e azione  musicato da un violoncello e da una chitarra.  

Chiara Cataldo


Interpreti:  Monia Giovannangeli, Alexandra Maitland Hume,Nicolette van T’hek, Adda Van Zanden, Deborah Eckman,VictoVertunni.                                                                                             
Sceneggiatura: MoniaGiovannangeli                                                                                                               Regia: Eric Loren                                                                                                             
Luci: Gunter Thurner e MaximVertunni                                                                                                                         
Costumi: Caterina Monaco e Ornella Bollani.                                              
Musiche: Leo Vertunni ed Emma Turley

1 commento:

  1. Bravi! Fate la proposta a Irina Brook al teatro di Nizza (hanno un sito tnn -théâtre National de Nice). Organizza un Festival Shakespeare a Gennaio ogni anno -l'unico in Francia-

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