19 marzo, 2014

Massimo Reale. Un attore con tanta curiosità per le sfaccettature della vita. Intervista curata da Stefano Duranti Poccetti


Buongiorno Massimo, potresti spiegare brevemente come ti sei formato artisticamente?

Ho cominciato a recitare molto presto: 9 anni circa, poi ho continuato prima a Firenze presso la scuola di Orazio Costa e poi frequentando per 2 anni l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”.  Dopo ci sono state la seconda serie de “I Ragazzi della terza C” e poi “Classe di Ferro” e tanto, tanto teatro.

So che hai studiato anche canto lirico, ti è stato utile questo studio per la tua carriera d’attore?

Molto, cantare affina quello che è uno dei tuoi strumenti principali: la voce. In generale credo che anche il lavoro fisico sia molto importante per un attore. Per esempio il kung fu mi ha insegnato a dominare lo spazio della scena.


La tua carriera è completa, hai fatto sia molto teatro che molta televisione che molto cinema. Quale preferisci tra queste tre arti e perché?

Amo molto il teatro, il pubblico. L’incontro con la platea è un rapporto fisico, come una specie d’incontro di boxe. Uno spettacolo teatrale è un viaggio che fai insieme a molte persone, avverti la loro attenzione, la loro stanchezza, il loro entusiasmo. La macchina da presa, invece, ti consente di lavorare con emozioni molto sottili, che puoi trasmettere solo con gli occhi. Quando le vedi sul grande schermo e ti accorgi che sei riuscito a far passare qualcosa di invisibile che accade dentro di te è veramente una grande gioia. Teatro e cinema sono discipline che sembrano somigliarsi ma, in fondo, sono profondamente diverse.

Il personaggio che hai interpretato che ti è rimasto più impresso?

In teatro è stato bellissimo recitare nei classici greci, ricordo con grande piacere “Le Trachinie” al Teatro Greco di Siracusa e la “Fedra” di Racine al Teatro Olimpico di Vicenza. In televisione sono molto felice di aver recitato nella settima serie di “Rex” diretta dai Manetti Bros, due registi di inesauribile e travolgente creatività. La serie esce il 31 marzo, spero davvero che piaccia al pubblico, perché noi ce l’abbiamo messa tutta!

Invece una personalità fondamentale che hai incontrato nel tuo percorso di attore e di vita?

Frequentando il teatro fin dall’ infanzia  ho avuto la fortuna di  poter vedere recitare dal vivo alcuni grandissimi: Walter Chiari, Eduardo de Filippo, Vittorio Gassmann, Carmelo Bene, Salvo Randone. Poi, da grande, ho recitato con Lucilla Morlacchi, Roberto Herlitzka, Luca Zingaretti, Manuela Mandracchia, Luca Lazzareschi. Credo e spero di aver imparato qualcosa da tutti…

Hai anche esperienza da scrittore e hai scritto diversi libri. Sei veramente molto eclettico.

Mi piace molto scrivere, e anche girare piccoli documentari. Penso che chi fa una professione creativa non debba mai fermarsi, mai smettere di incontrare altre realtà e discipline.

Chi è Massimo fuori dal set e dal palcoscenico?

Una persona con molta curiosità per la vita.

Sei presente tra l’altro, come mi accennavi prima, anche nell’ultima serie di “Rex”, puoi parlarmi di questa esperienza?

In “Rex VII” interpreto il ruolo di Carlo Papini, uno psicologo che collabora con la Polizia costretto su una sedia a rotelle. La serie è stata completamente rinnovata e credo che possa piacere al pubblico tradizionale di “Rex”, ma anche ad un pubblico più giovane.

Progetti futuri?


Dal 13 Maggio al 1 Giugno ritorno in teatro con uno spettacolo di Christian Angeli tratto dal testo di Henry James “Gli amici degli amici” con Alessandra Fallucchi e Chiara Condrò.  E’ veramente uno spettacolo bello e nel quale credo molto. Siamo a Roma al Teatro due. Vi aspetto!

Curata da Stefano Duranti Poccetti

2 commenti:

  1. L'ho visto ieri in Rex!

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  2. L'ho visto ieri a teatro (Gli amici degli amici) . notevole! molto brave anche le due ragazze = un'ora e mezza emotivamente molto impegnativa, e che fa lavorare anche il cervello (bravo anche henry james)

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