17 marzo, 2014

Un incontro con le muse: Poesia, Canto e Musica. Di Viola Banaj


Residenza di Laura Scacetti, Milano. Sabato 15 marzo 2014

Poesia e musica sono sempre state legate da un rapporto indistruttibile tra di loro. Parola e suono hanno la capacità di scavare, creare, provocare ed esprimere emozioni nascoste nel subconscio. Le testimonianze più antiche di questo particolare legame risalgono al VIII-IX sec. a.C. con Omero, gli aedi, il teatro greco per poi cavalcare il tempo e lo spazio e incarnarsi nella poesia medievale provenzale e trobadorica, nella poesia popolare, nei cantastorie e per ultimi ma non meno importanti, nei cantautori odierni.

La sublimazione di questo matrimonio avviene con la nascita della lirica, nella quale la parola viene accompagnata dal suono della lira e la cui funzione non è solo quella di intrattenere, ma di unire l'esprimibile con l'inesprimibile, l'esterno con l'interno, la materialità con la spiritualità.
E mentre la composizione poetica cerca di spiegare, descrivere, esprimere, persuadere ed emozionare il pubblico, la musica, grazie alla sua ambivalenza unisce le reazioni contraddittorie, alimenta l'anima e assume una funzione educatrice.

È da questi presupposti che in una sera d'estate aretina, Paolo Pignatelli, vicepresidente di Olosmedica, decide di organizzare una serata  tra artisti in cui musica, poesia e canto si incontrano, si intrecciano e si alternano nella residenza elegantemente accogliente di Laura Scaccetti.

La serata si apre con il "Preludio in mi bemolle maggiore" di Bach, eseguito con grande, grandissima maestria dal pianista e clavicembalista, nonché esperto di musica del '600-'700 e, docente di musica barocca, Jusuf Beshiri, il quale si alternerà in una danza di musica e poesia con la poetessa e pittrice di origine piemontese, Adria Pilotti Zavattaro, che colpisce per i suoi componimenti liberi, senza dogmi, lontani dalle etichette  e marcati da naturalezza, semplicità e un filino di timidezza.
Protagonista indiscusso della seconda parte della serata è stato Gerti Zajmi, giovane baritono dalla voce limpida, ben impostata e dizione impeccabile. Diplomato in Canto Lirico nel 2010 al Conservatorio di Tirana, ha successivamente seguito i suoi studi nel "Wiener Konservatorium" a Vienna e infine si è specializzato alla Scuola Musicale di Milano nel 2013. Nonostante la giovane età, ha già in attivo una intensa attività artistica.
Attraverso il repertorio operistico da lui presentato e la sua espressività musicale, Zajmi, è riuscito a condurre i presenti in una altalena di emozioni ed elevandoli nello spirito magico del canto fino alla fine della serata.


Viola Banaj

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