Sala Bausch dell'Elfo Puccini, Milano. 27
- 31 ottobre 2015
Definire lo
spettacolo puro trash dovrebbe fare felici gli autori visto che il loro
intento era quello di buttare nella spazzatura i capisaldi della nostra vita,
della nostra conoscenza, della nostra esperienza, del nostro essere umani: la
Morte, la Moda e la Storia. E l’alternativa dov’è?
Eppure ci sembra che
sia l’Esagerazione alla fine
l’unica protagonista dello spettacolo, tutto è sovrabbondante e carico,
recitazione, costumi, scenografie, suoni, tutto è seduto su quel w.c. in attesa
di evacuare parole, gesti, urla, silenzi. Basato sul dialogo tra la Moda e la Morte che Leopardi il
rivoluzionario scrisse nel 1824, e che fa parte delle Operette morali, le due
Madame, dirette da Aldo Cassano della Compagnia Animanera, figlie della caducità ed entrambe immortali,
una petulante e insopportabilmente vanesia e superficiale (indovinate chi è),
l’altra come da cliché vecchia, stanca e
brutta, sempre con la sigaretta in bocca
perché è certamente cattivo chi fuma, litigano tutto il tempo su come raggirare
gli uomini, su chi è più potente ed influente, su chi ne sa di più di filosofia
e immortalità. La Morte è come un
vampiro, la Moda una manipolatrice, entrambe antipatiche fino alla… morte.
Ma tra le due comari,
sembrano uscite da un film di Harry Potter o da “Arsenico e vecchi merletti” il
famoso film di Frank Capra, si intromette a forza, sì perché la sua stazza è
abbastanza ingombrante e non di facile collocazione, la Storia, che è la nipote cattivissima,
oscena, sguaiata, un travestì tutto trine e merletti, beh se è stata addobbata
dalla zia Moda mi pare logico, urla e urletti, che dà di sé una pessima
impressione, nessuno vorrebbe una nipote così eppure c’è e ce ne dobbiamo fare una
ragione.
Ma ecco che tra i
tre, sì lo so che erano due, litiganti il terzo gode ed è un maschio,
belloccio, armato di tutto, pronto a tutto, il maschio violento, che spara, che
scopa, che fugge, che trema, che impazza. Non si sa alla fine da dove venga ma
ce ne facciamo una ragione.
Alla fine non è che
ci siamo fatti tanto una ragione del perché tutto era così terribilmente trash.
Questa non è una
recensione trash.
Daria
D.
LA MODA E LA MORTE
di Magdalena Barile
regia Aldo Cassano
con Benedetta Cesqui, Natascia Curci,
Fabrizio Lombardo, Matthieu Pastore
assistente regia e suoni Antonio
Spitaleri
scene Valentina Tescari, costumi Lucia
Lapolla, luci Giuseppe Sordi
Animanera
prima nazionale
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