07 maggio, 2014

Festival della TV e dei nuovi media a Dogliani. Così il web domina su i media. Di Sabina Filice


L’ edizione artistica del Festival ha raccolto entusiasmo e partecipazione sempre crescente. Organizzazione, ospiti e dibattiti di ottimo livello fanno di questo Festival un osservatorio privilegiato del mondo della Comunicazione, offrendo spunti di eccellenza e riflessioni profonde su società, mezzi di informazione, spettacolo e loro interazioni.
Il tutto si è svolto nella cornice della splendida ed enogastronomicamente accogliente cittadina Dogliani.


Da sottolineare nel vasto programma del festival:


Telecamere di (In) Sicurezza

Se fossimo negli anni ’70 parleremmo di “dietrologia” e “quarto potere” invece oggi con disincanto gli ottimi relatori ci illustrano candidamente come i mass media manipolano, storpiano, nascondono o esaltano le notizie in relazione alle condizioni di dominanza a cui sono assoggettate.... Asserviti al potere ?! Ma no si tratta solo di marionette eterodirette.... Tesi molto interessante.

Popstar e TV: talent killed the radio star

I talent sono la morte delle arti o una evoluzione sostenibile che consente ad una massa potenziale di artisti di avere una maggior possibilità di conquistare le scene? L’ opinione di BOOSTA è che non è il mezzo il problema ma il suo utilizzo, la sua esasperazione, il dovere usare le persone come carne da macello. Ci fa notare che i gruppi oggi si consumano più rapidamente, che durano molto meno e che la vena artistica si consuma velocemente. L’ unica via è mantenere curiosità e voglia di percorrere nuovi tracciati professionali che stimolano la creatività e impongono riflessioni radicali della propria dimensione artistica.

Investire in formazione

Educazione e sperimentazione… fatta dalla base non imposta, significa avere pochi mezzi, richiede molto impegno e coinvolgimento e cercare delle buone idee da trasmettere per ottenere dei risultati. Sicuramente i progetti presentati, a partire dal video “ dipinti in movimento” con la raffigurazione dei temi fondamentali della vita (nascita, amore e morte) e il progetto artistico con l’ inclusione attiva degli spettatori-artisti sono risultati un eccelente esempio e la dimostrazione delle potenzialità nel mezzo. Dare investimenti e attenzioni maggiori, senza imporre cappe culturali, può sicuramente aiutare senza condizionare la vena artistica e offrire elementi artistici di spessore e fuori dai canoni tradizionali.

TG Zero Live

Esilarante e brillante come al solito il duo Buffoni-Zucconi fanno da testimonial di un patto generazionale, oramai estinto, che esaltà le diversità e al tempo stesso le coniuga in una accezione antica. Non si tratta di un semplice passaggio di testimone, ma di una collaborazione e di una intimità  profonda in cui la differenza di età ed esperienza è il cuore pulsante del programma sul quale i protagonisti fondano le basi della loro riuscitissima collaborazione.

Buon compleanno RAI

Nel segno della continuità il dibattito sui 60 anni della RAI... sembra un revival classico di quello che fu ed è... sembra un serial “ Non mollano mai”... sempre li pronti , presenti ad illustrare le debolezze di Mamma Rai, ma nel contempo a rassicurarci che la sua forza interiore le permetterà di reagire e autorigenerarsi. In effetti la nostra televisione è figlia dei tempi di crisi che stiamo vivendo e dei budget ridotti più per questioni di opportunità pubblica legate ai compensi, che per necessità artistiche e ritorni commerciali. Come dice Del Noce è assolutamente vero che se non si investe non si hanno ritorni, e che si dovrebbe sperimentare di più e meglio per trovare nuovi filoni, invece di continuare esclusivamente a sfruttare format datati e di successo.

Un incontro con... Checco Zalone

Il flop come liberazione dal peccato originale, il successo esagerato al botteghino ( primo film italiano per incassi con oltre 50 milioni) e contemporaneamente una critica per il basso profilo artistico delle sue pellicole, sembra a Checco Zalone l’ unica via d’uscita dal vicolo cieco che lo costringe a superare i suoi record ad ogni nuova performance. Ne esce l’ uomo  e l’artista scrupoloso, attento, quasi maniacale nella preparazione che ha saputo cogliere temi fortemente presenti nella società civile (omosessualità, rapporto figli- genitori, integrazione nazionale) e trattarli in modo triviale, ottenendo un consenso di ascolti da un pubblico trasversale che non era facile da prevedere.

La TV che mi piace

Nella presentazione di Alessandra Comazzi (madrina del Festival) sembra vedere scorrere la nostra vita, un libro che rielabora 30 anni di vita professionale dedicati al mezzo televisivo. Aneddoti , curiosità, personaggi della nostra memoria visti alla lente d’ ingrandimento e da un angolo di osservazione privilegiato.

La meravigliosa macchina del giornale

Ezio Mauro in pista... poche derive, l’uomo è forte e deciso e arringa la folla con certezze, riflessioni acute e una passione degna di un seguace.
Il giornale come idea, riflessione profonda, senso di appartenenza che ancora oggi malgrado l’ evoluzione dei mezzi resiste e coinvolge, ogni giorno, circa 400 mila persone. Il giornale come faro , come opinion leader, come cassa di risonanza è questa la meravigliosa macchina del giornale che Repubblica e il suo Direttore mettono in scena ogni giorno.

MTV – Il Testimone

Amato, stimato... quasi osannato. Pif è sicuramente il personaggio televisivo del momento, e quell’ aria svagata lo rende ancor più affascinante e credibile al suo pubblico.
MTV è riuscita a lanciarlo (lui e il suo genere) e a tenerlo anche per la prossima stagione, essendo la nuova programmazione del Testimone già definita.
Team giovane quello di MTV che dimostra che per emergere bisogna cor-rere qualche rischio ed uscire dalla palude del consolidato.

Dalla Tv al Web: andata e ritorno 

Il dibattito tra i due guru televisivi ha mobilitato l’ interesse del numeroso pubblico e suscitato un enorme interesse.
Le tesi di Santoro contro l’ anonimato via web dell’ insulto e le aggressioni premedidate ai programmi e ai loro conduttori sono attuali e verificate.
Entrambi concordano su un progressivo schiacciamento sui temi maggioritari che sono da una parte un pericolo per la società e dall’ altro sono un blocco alle eccellenze.

La comunicazione politica dai comizi ai tweet 

Un incontro all’ insegna del politically correct nello stile Veltroniano. Toni pacati, riflessioni profonde ma che non sfociano in affondi al sistema e ai suoi interpreti.
Ne risulta un dibattito privo di verve polemica, ravvivato in parte dalla presentazione del film Personaggio (con la P maiuscola) Berlinguer al cui raffronto la politica attuale scompare.

Festival unico nel genere in Italia con punte di eccellenza e livello generale alto. Molto seguito dal pubblico che ha fatto registrare nei 4 giorni circa 30 mila presenze.
Carlo De Benedetti, main sponsor del Festival, e suo mentore dimostra sempre di più le sue doti di Editore illuminato che cerca nelle doti e nell’ intelletto umano le risorse per affermarsi.
Concluso il Festival, il sindaco di Dogliani, Nicola Chionetti e gli organizzatori Simona Arpellino, Federica Mariani e Davide Valentini si ritengono soddisfatti del risultato ottenuto e già stanno pianificando la quarta edizione.


Sabina Filice

Nessun commento:

Posta un commento