07 maggio, 2014

LE QUATTRO STAGIONI. Coreografie e set concept di Mauro Astolfi. Di Daria D.


Teatro Manzoni, Milano. Dal 5 al 7 maggio 2014

Tempo fa scrissi un articolo dove un po’ autarchicamente mettevo in evidenza il fatto  che si preferisse ospitare compagnie straniere di danza contemporanea  invece di dare spazio a quelle tutte Made in Italy.
Stasera, assistendo allo spettacolo “Le quattro stagioni” di Mauro Astolfi, ho avuto la conferma  che nel nostro ancora bel paese, abbiamo menti creative, giovani pieni di talento e di passione,  capaci di portare sulle scene modernità e tradizione, tutte e solo italiane.
Sì perché la modernità era rappresentata dal  gruppo di giovani ballerini chiamato Spellbound Contemporary  Ballet capitanato dal coreografo Astolfi, riconosciuto ormai a livello internazionale e la tradizione, invece,  dalla musica di Vivaldi sulle cui note barocche, trascinanti e struggenti, si intersecavano come giovani rami i corpi dei danzatori, instancabili nel cercarsi, allontanarsi, congiungersi, toccarsi, stupirsi, abbracciarsi. Sembravano i ragazzi della 56esima strada in chiave vivaldiana.

Ma le quattro stagioni erano anche inframmezzate da sonorità elettroniche, pop, quelle composte da Luca Salvadori e non che i giovani ballerini le sentissero più loro dei violini e dei mandolini del compositore veneziano. Ballavano con lo  lo stesso coinvolgimento, la  stessa  eccellente capacità di interpretazione, attori di un gioco cominciato dentro una casa magica con il potere di  muoversi, di alzarsi, di illuminarsi di tanti colori,  sui cui muri erano  proiettati  fiori e cascate, rami, cristalli di neve, prati e gemme, mentre  gambe e mani uscivano dalla finestra, per afferrare, per stringere, per respingere, per toccare.
Insomma i nove danzatori sinuosi e flessuosi come  giovani arbusti, si piegavano al vento dell’autunno, sbocciavano al tepore della primavera, si accartocciavano al freddo dell’inverno, si  allentavano al sole dell’estate, trasformando i loro giovani corpi in vasi di Pandora per imprigionare la musica e poi liberarla nell'oscurità della sala.
Una sensazione di grande libertà e gioia abbiamo recepito dalle coreografie,  eppure possiamo immaginare quanto strenuo lavoro,  disciplina,  tenacia, sacrifici ci sono voluti per arrivare a tutto questo.
Orgoglio tutto italiano.


Daria D.


LE QUATTRO STAGIONI. Coreografie e set concept  di Mauro Astolfi
Una produzione SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Interpreti:
Maria Cossu, Marianna Ombrosi, Alessandra Chirulli, Giuliana Mele, Gaia Mattioli, Sofia Barbiero, Mario Laterza, Giacomo Todeschi, Michelangelo Puglisi.
Musiche di Antonio Vivaldi e Luca Salvadori
Disegno luci Marco Policastro
Regia multimediale Enzo Aronica
Scene di Andrea Sorbera

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