09 aprile, 2014

L’Orchestre National de France allo Châtelet. L’estro di Kristjan Järvi e la dolce determinazione di Valentina Lisitsa per una serata all’insegna del Sogno. Di Stefano Duranti Poccetti


Théâtre du Châtelet, Parigi. Giovedì 3 aprile 2014

L’Orchestre National de France, diretta dall’estroso Maestro Kristjan Järvi, non delude le aspettative, portando al Théâtre du Châtelet un programma non scontato che oscilla tra Pärt, Grieg e Nielsen.
Il concerto si apre proprio con un brano di Arvo Pärt, “Fratres”, incipit della splendida serata musicale con i suoi dieci minuti circa di melodia lunga, di musica sospesa in un’intensa dimensione sognante e scandita, cadenzata ritmicamente dal suo semplice, ma così lirico e commovente, tema che ci travolge con i suoi inesauribili flutti, come onde che ci conducono verso un modo altro magico e sconosciuto.
Il brano di Pärt è adatto per inquadrare e dare inizio all’andamento di questa serata musicale, all’insegna del tema dell’onirico, del commovente, del favoloso, tutti elementi che troviamo nel “Concerto pour piano en la mineur, op. 16”, dove la pianista Valentina Lisitsa, così delicata e determinata allo stesso tempo, ne evoca in modo sorprendente i caratteri di questo Concerto, che a tratti è così romantico e strappalacrime, a tratti si risveglia dalla sua dimensione romantica per riportare le armonie e i ritmi a temi rapidi e solenni. È come un uomo pensieroso il Concerto di Grieg, un uomo pensieroso che si perde nei suoi pensieri, nei suoi ricordi, per poi svegliarsi d’improvviso, di tanto in tanto, per accorgersi che il presente è diverso, che la realtà che vive non è più il nostalgico flusso dei suoi pensieri.
La pianista ci saluta con la trascrizione per pianoforte da parte di Liszt dell’ “Ave Maria” di Schubert e sono tanti e innumerevoli gli applausi e i “Brava!”. Adesso è il momento della celebre Suite del “Peer Gynt”, che l’Orchestra esegue in modo impeccabile, rendendoci quella dolce dimensione sognante prima di Ibsen e poi di Grieg, che fa dell’opera del drammaturgo norvegese una e vera propria fiaba in musica, a tratti danzante, a tratti forse anche un po’ naïf, ricordando del dramma ibseniano più il suo lato meramente fiabesco che il suo lato più arcano, oscuro e truce.
Altra Suite per finire, quella di Carl Nielsen, “Aladdin”, dalle forme favolose e orientaleggianti, che si trasformano poi in tappeti voltanti alla ricerca di un mondo lontano, tappeti volanti rappresentati da note in eterno sviluppo motivico, che poi infine esplodono, ancora in temi anche briosi ed esotici.

Ottima la prova de L’Orchestre National de France, guidata da Kristjan Järvi in modo istrionico ed energico, come del resto veramente degna di plauso la bellissima interpretazione pianistica di Valentina Lisitsa.

Stefano Duranti Poccetti



Orchestre National de France
Le 3 avril 2014 à 20h

PÄRT, GRIEG, NIELSEN

Arvo Pärt Fratres

Edvard Grieg
Concerto pour piano en la mineur, op. 16
Peer Gynt, suite

Carl Nielsen Aladdin (suite)

Direction : Kristjan Järvi
Piano : Valentina Lisitsa

Appogiature : présentation gratuite du concert à 18 h 45

Photo: Christophe Abramowitz

Nessun commento:

Posta un commento