08 aprile, 2014

Compositori triestini eseguiti a Bruxelles. L’attitudine al dialogo fra culture diverse, tipico della città giuliana, punto focale di una manifestazione nel cuore dell’Europa. Di Paola Pini


Chiesa Saint Pancratius (Kraainem), Bruxelles. 28 marzo 2014

Il luogo in cui si nasce e si cresce lascia una traccia nelle persone, e il cosmopolitismo culturale di Trieste rappresenta una cifra che caratterizza nel profondo i suoi abitanti, come nel caso dei protagonisti di questa manifestazione: Vito Levi, Giulio Viozzi, Pavle Merkù e Marco Podda ne sono infatti un classico esempio, non a caso ben raccolto dal coro internazionale femminile Vocal Ease, diretto dal M° Marta Jacubiec in quella che de facto è la capitale dell’Europa Unita.
Il coro è stato fondato nel 2010 da un gruppo di donne provenienti da 13 nazioni, occupate per lo più in istituzioni dell’Unione Europea e intenzionate ad eseguire un repertorio tutto al femminile.
Volendolo ampliare, hanno deciso di chiedere la collaborazione al Circolo di Bruxelles dei Giuliani nel Mondo (un’associazione di persone intenzionate a rappresentare la propria terra d’origine nella capitale belga nella quale risiedono, non solo con la propria opera, ma anche diffondendone la cultura in generale e l’arte, la musica, la letteratura in particolare). Questo piccolo lembo di terra, al confine orientale della nostra Nazione, è da sempre estremamente vivace dal punto di vista dalla creazione musicale: qui sono nati moltissimi personaggi che con la loro opera hanno contribuito e continuano a rendere grande il nome della propria città al di fuori dei confini regionali e nazionali.
Da questo incontro è nato qualcosa di culturalmente bello e significativo: nella chiesa di San Pancrazio, con tutti i posti disponibili occupati, si è svolto “Canti e Musiche dal Nord Adriatico – Venezia Giulia e Istria”, nel corso del quale il coro, accompagnato all’arpa da Gyde Knebusch e al pianoforte e all’organo da Heather Charlton, ha proposto al pubblico attento brani scritti traendo ispirazione dai versi di poeti italiani e sloveni: il gradese Biagio Marin e il triestino Alberto de Brosenbach per Vito Levi, Giovanni Pascoli per Giulio Viozzi, Roberto Piumini per Pavle Merkù, France Preseren per Marco Podda, accanto ad un canto popolare istriano della zona di Rovigno.
È stato possibile anche assistere alla prima esecuzione assoluta di “In Paradisum”, per arpa e organo, che Marco Podda ha voluto dedicare al Vocal Ease, su un testo liturgico medievale legato all’ufficio di sepoltura e che accompagna la traslazione della salma dalla chiesa al cimitero, inserito da alcuni compositori nella Messa da Requiem. Come ha bene evidenziato il musicologo Ravel Kodric nella presentazione del brano fatta nel corso del concerto, in questa composizione “prevale, sul cordoglio, il sereno e fiducioso auspicio della salvezza eterna. Vi si confà egregiamente, nel nostro caso, la distinzione fra il dinamismo dei primi soprani rispetto al ruolo di sostegno delle altre voci, entro la celestiale cornice degli arpeggi ascendenti dello strumento accompagnatore.”

Paola Pini


“Canti e Musiche dal Nord Adriatico – Venezia Giulia e Istria” – Coro Internazionale Femminile Vocal Ease, Direttore: M° Mara Jakubiec; Arpa: Gyde Knebusch; Pianoforte e Organo: Heather Charlton; Musiche di Vito Levi, Giulio Viozzi, Pavle Merkù e Marco Podda

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