28 marzo, 2014

"Sala Operatoria" di Cristian Izzo questi giorni al NOUVEAU THEATRE DE POCHE



Salvatore ha paura degli aghi: tanta paura degli aghi, una vera e propria fobia. Peccato sia giunto il momento di subire un banalissimo intervento chirurgico per rimuovere un tumore benigno dalla lingua, un "papilloma". Questa spiacevole vicenda lo catapulta improvvisamente in un mondo ospedaliero abitato da incompetenti, indolenti, impreparati ed indifferenti individui: ma se l'inconveniente di affidare la propria salute a persone che hanno fatto il "giuramento di Ippocrate" con la mano sinistra poteva essere messo in conto a priori, l'incontro con qualcuno che per legittima difesa ha deciso di accamparsi ed abitare lo spazio antistante la sala operatoria, dove attende da mesi per un'appendicite, è davvero imprevedibile. Emilio, questo il nome del degente, difende in maniera singolare e filosofica il suo posto e il diritto ad occuparlo, mentre Salvatore, nervoso e preoccupato, subendo la compagnia forzata del "padrone di casa", rivendica la volontà di andar via. Salvatore non lo sa, ma Emilio sta compiendo quella che dovrebbe essere la funzione del personale di qualsiasi ospedale nei confronti delle persone che vi entrano: farle uscire fuori di lì, vive.



Calendario spettacoli:

Giovedì 27, venerdì 28, sabato 29 marzo: ore 21. Domenica 30 marzo ore 18.

( Emilio: “ E’ come una grande sala operatoria ormai, questa vita… stiamo tutti in fila ad aspettare il nostro turno, per salvarci! Per migliorare le nostre esistenze. E nel momento in cui crediamo sia arrivata la salvezza, il miglioramento, dopo aver aspettato e sofferto per chissà quanti anni… ci accorgiamo invece, che è giunta la fine!”)
In questa battuta di Emilio, lo stravagante protagonista di “Sala operatoria!”, è racchiuso il senso di una commedia noir, dai tratti grotteschi, ai limiti dell’horror, dall’ambientazione cupa e surreale.
Attraverso la storia di Salvatore- giunto nell’anticamera di una sala operatoria del fatiscente ospedale del suo paesino di provincia per operarsi una banalissima ciste alla lingua – e del suo incontro con Emilio, “residente” presso la stessa anticamera da ormai sette mesi, in attesa di essere a sua volta operato , causa appendicite, si racconta il dramma della malasanità, che continua ogni anno a meritare sempre più pagine di cronaca, spesso, nera.
Ma l’attacco alla scarsa preparazione ed efficienza, delle strutture e degli uomini, che dovrebbero curarsi di aiutare chi è più in difficoltà, diventa metafora della vita, spesso passata in attesa di qualcosa che ci salvi, che migliori la nostra condizione: a volte, proprio nel momento in cui crediamo di aver trovato la tanto attesa svolta, giunge la fine; proprio nel momento in cui crediamo di aver trovato sostegno, ci troviamo di fronte ad una delusione. Forse perché più che attendendo, il miglioramento va cercato e studiato: forse perché piuttosto che sostegno, bisognerebbe essere collanti per chi ha la nostra stessa direzione, intenzione: cercare un ospedale o un medico migliore, piuttosto che attendere in agonia. La sala operatoria, diventa metafora della tendenza tutta italiana, a preferire la polemica alla rivoluzione, al cambiamento.
Si è cercato di creare una commistione di vari generi: dalla semplice commedia, alla satira, alla pantomima , al dramma sociale, strizzando un po’ l’occhio al “teatro dell’assurdo”, per cercare di rendere, sotto ogni punto di vista, l’idea dell’ atmosfera e degli avvenimenti paradossali e paranormali, che non vorremmo diventassero, a furia di vederli verificarsi con una certa frequenza nelle sale operatorie italiane, esperienza quotidiana, accettata dal senso comune.



Dal 27 al 30 marzo 2014

NOUVEAU THEATRE DE POCHE

via Salvatore Tommasi 15, Napoli

TAVOLE DA PALCOSCENICO PRESENTA

MASSIMO MASIELLO

in
SALA OPERATORIA

di Cristian Izzo

REGIA DI CRISTIAN IZZO
con (in o.a.)

Cristian Izzo
Alessandro Langellotti
Maia Salvato
Adriana Serrapica

Scene Francesco Esposito

Costumi Carla Vitaglione

Musiche originali Salvatore Torregrossa


Disegno Luci Ettore Nigro

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