25 febbraio, 2014

Un’intervista a Ester Crocetta, l’artista del colore. Intervista a cura di Monica Pasero


Oggi vorrei parlarvi di un’artista del colore: Ester Crocetta, pittrice di fama internazionale, se dovessi definire con una sola parola le sue opere, sarebbe senza alcun dubbio:  “Energia”,  forse perché Ester nutre così  le sue opere. Animandole di colori forti, intensi, vivi, proprio come la sua voglia di “Creare“… Ma iniziamo a conoscerla...  

Ester, raccontaci quando hai iniziato a dipingere: rammenti la tua prima esperienza, i tuoi primi soggetti elaborati?

Ho sempre amato il disegno, è stato il mio gioco preferito d’infanzia, ma l’esperienza del colore, così come oggi la propongo, è maturata dopo a circa 20 anni. La sua rivelazione è scoppiata in me probabilmente in un momento negativo e di passaggio alla fine dell’adolescenza. Una nuova consapevolezza di vita, forse per alcuni versi amara, e un’ incontenibile bisogno di colore, forse a riequilibrare le forme.

Nelle tue opere, utilizzi spesso corpi mai ben definiti, oserei dire asessuati. Perché questa scelta?    

Non riesco a spiegare questo comportamento, per esempio mi chiedo spesso perché amo disegnare i polpacci così grandi… Forse vedo nell’uomo una grande forza, fatta di movimento e allenamento alla vita, un racconto ciclico e semplice, che si anima come dentro ad un fumetto.

Le tue tele sprigionano luce e vitalità, grazie anche ai toni forti utilizzati, è solo per gusto personale o c’è un motivo per queste tue scelte cromatiche? 

Inizialmente le scelte sono venute per circostanza… Mia madre aveva un negozio di cartoleria e vendeva colori ad olio. Non aveva grandi assortimenti, e così mi sono ritrovata a usare quei pochi colori, che potevo procurarmi, tramite il negozio senza doverli pagare.
Comunque, al di là di queste situazioni, penso, che la scelta cromatica nel mio caso è stata dettata dalla mente in maniera inconscia, la quale ha instaurato un percorso di appagamento nel tempo, che ogni volta solo lei sente di riconoscere, e porta la mia mano nella forma e nella dimensione che vuole. Preferisco ovviamente i colori base, forse per quel senso di semplicità, che amo ritrovare sulla tela.
 
Tra i grandi pittori esistenti e non, al quale ti senti più legata artisticamente parlando, e perché?

Un giorno sfogliavo un giornale in una sala attesa…un’immagine mi pervade, è di Francis Bacon,c’è in lui qualcosa che mi attrae e e mi incanta, forse  la fluidità del tratto, le figure distorte, e ancora in evoluzione dentro la tela, mi lasciano immaginare non oggetti e nemmeno situazioni, ma percezioni di vita , suggestioni di intima introversione ancora da comprendere. Mi ritrovo molto nella sua personalità artistica, anche se, ovviamente, la mia posizione è comunque diversa.

Dove cogli l’ispirazione per le  tue opere?

Non mi capitano colpi d’ispirazione tali da saperli identificare. E’ comunque l’istinto il  quale, anche a distanza di mesi,  elabora in me   situazioni e cose. Quando mi accingo a realizzare un’ opera, parto da bozze, che prendono forma senza troppe domande o troppa coscienza.
Le bozze che mi piacciono arrivano sulla tela, anche accostate  insieme. A volte, solo alla fine, ricompongo il senso di quella tela e comprendo la sua probabile direzione comunicativa. A volte, scherzando tra me e me, mi sembra di ritrovare anche un senso di veggenza.

V’è un messaggio preciso, che vuoi far giungere tramite le tue tele?

Non un messaggio solo, ma tanti.
E’ un vero e proprio conversare tra le tele e l’essere umano, ma pochi sono  capaci di carpire questo

La tua carriera artistica, ti ha portato a esporre  nel lontano  Oriente. precisamente nel Beijing World Art Museum di Pechino ( Cina) una personale dal nome”Surreal dream”   Vuoi raccontarci, questa tua fantastica esperienza?

Una bella esperienza di vita e d’arte, impegnativa dal punto di vista burocratico e attuativo. Ho conosciuto persone che, per motivi diversi e senza saperlo, mi hanno spinto a costruirmi dentro questa ferma volontà di esporre in Cina, e anche quando le situazioni sono mutate verso altre condizioni, la mia testardaggine mi ha spinto fino in fondo, da sola, a Pechino …
Mi piace raccontare questa avventura con la tela “ALGORITMI DI UNA META”, un opera iniziata poco prima di partire, quando erano sorte notevoli difficoltà e finita appena il rientro.

Cosa ne pensi della decisione di abolire la storia dell’arte nelle scuole? Un tuo parere.  

Sembra, da alcune fonti, che non sia stata completamente abolita, ci sono dei tagli sì… ma è un argomento ancora da capire bene…
Ovviamente che si tratti di tagli o abolizioni, siamo completamente fuori dai percorsi, che potrebbero risollevarci e riportare alla luce quell’identità italiana creativa che ci ha onorato nella storia.
Semplicemente tutto questo rispecchia quello che siamo in questo momento, una popolazione utilitaristica e poco propensa all’essenza dell’anima.
Inoltre credo che nella scuola pubblica si dia troppa importanza al passato, e poca allo studio dell’arte contemporanea.
Non si può vivere solo di storia… l’arte deve stimolare, deve essere curiosa e protesa al futuro.
Purtroppo però, l’approccio all’arte contemporanea, senza una guida consapevole, diventa un grosso vortice che inghiotte le nostre aspettative e le nostre curiosità… Un mondo instabile, … ricco di stimoli e dinamicità, confuso spesso da mode e superficialità, da comunicazione insensata, immagini e scelte di marketing non certo date per forma d’arte ..
Eppure l’arte, come in un autoanalisi, è un modo per specchiarci e renderci più consapevoli del momento che viviamo, l’arte è viva come noi in questo momento, rappresenta il presente che diventerà futuro…

L’arte è da sempre la forma d’espressione più nobile dell’ essere umano. Potresti vivere senza la tua arte?

L’arte rende giovani, libera le arterie… come posso smettere?

Oltre alla grande artista, chi è Ester nella vita di tutti i giorni?

Tutti gli uomini sono SEMPLICEMENTE uomini, prima di tutte le azioni storiche che rimangono sui libri.
Esseri che mangiano, dormono, starnutiscono, e vivono di quel quotidiano che tanto spesso logora e poco concede in soddisfazioni e felicità.
Nella vita di tutti i giorni sono una mamma consapevole della responsabilità di avere messo al mondo 2 figli, che diventeranno persone e identità diverse. Ne sento il peso ma anche tutta la positività.
E poi c’è quel gioco di interfaccia con i propri simili, amici parenti e affini, veramente affascinante. E’ un contatto diretto, palese, un continuo e costante fermento di piccola vita comune… positivo nella sua veridicità perchè nutre la sostanza del vivere, negativo per la mente quando si trova costretta a scendere a compromessi.
Tutto questo alimenta la mia arte e me stessa.

Un consiglio ai giovani che si accingono ad intraprendere questo percorso artistico

Un percorso artistico si sceglie ormai quasi per vocazione, soprattutto in questo momento che io definirei di “collasso culturale”.
Sono fiduciosa comunque, che la strada per tornare a rinascere è questa, per riemergere cambiati e consapevoli di una nuova conquista culturale ed evolutiva.

Progetti futuri?  

Ho molti progetti da sviluppare ancora, ma con calma.
Il momento esige un cambio di velocità, una sana de-cellerata, come quella che si fa per riprendere fiato, per poi ripartire con la guardo fisso verso il luogo dove si vuole andare…


L’arte germoglia nell’animo umano e solo qui nei meandri  più intimi del proprio essere può fiorire. Regalandoci autentiche emozioni, che in questo caso trapelano nelle  tele di questa eccellente pittrice Internazionale. Ester Crocetta, la quale sviscera così la sua  passione, liberandola dal suo profondo, sprigionando il suo estro, offrendo alla sua pittura tutta se stessa, nella sua più intima essenza. Realizzando così opere di grande impatto visivo, dalle tonalità calde e forti che sconfinano  oltre  la razionalità del bello,  lasciando il posto alla fantasia nelle sue mille forme. Corpi stilizzati, braccia aperte che accolgono il mondo e  impongono la loro presenza, denotano quanto sia importante l’essenza dell’ essere umano, il quale  irrompe  su queste tele  dominate  dal colore, dalla luce che  accarezza l’animo sprigionando in lui nuovo vigore.
L’autrice evidenzia  gli elementi vitali della nostra esistenza,  come  acqua, terra, fuoco, in pura  simbiosi con l’essere umano.  I fortunati che ammireranno le sue opere, verranno rapiti dalle alchemiche sfumature di  luce e colore, unite alla tela in  pura sintonia tra loro. Un vero spettacolo per gli occhi, in cui  solo la nostra sensibilità potrà giungere in  quel mondo rappresentativo, dove ognuno vedrà ciò che gli dice l’animo stesso.  Se dovessi definire le opere di Ester  Crocetta le definirei “Fonte d’energia infinita” . Dove il colore domina il mondo e rende viva ogni cosa donando allo spettatore una sensazione di forte rinascita.
Curata da Monica Pasero

2 commenti:

  1. ... più Crocetta che Cinetto ...:)

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  2. In effetti avevamo fatto un errore, che ora è stato risolto. Le nostre scuse :-)

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