04 novembre, 2013

Speciale Festival Internazionale del Film di Roma. Di Katya Marletta


Ai nastri di partenza l'ottava edizione
Un "festival/festa": la virata di "assestamento" di Müller

L'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (8 - 17 novembre 2013) è alle porte, ancora pochi giorni e l'Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà la kermesse cinematografica capitolina dalle spiccate ambizioni internazionali. Ambizioni che non possono ostacolare la soddisfazione di tante aspettative, prime fra tutte quelle del suo pubblico pagante, fedele ma ancor più esigente. Gli oltre diecimila biglietti acquistati nei primi tre giorni di prevendita ne testimoniano il sempre vivo entusiasmo ma non possono certo decretarne il successo a monte, anzi. La contestata edizione 2012 è il punto di partenza, non si può prescindere da questo. L'agguerritissima squadra capitanata da Marco Müller lo sa bene, e infatti definisce questa imminente edizione di "assestamento" proiettando il festival  in una direzione ben definita: intercettare "emozioni di pancia e di cuore".
"Avevamo alle spalle un’edizione di “sperimentazione” - afferma il Direttore Artistico Marco Müller - dovevamo, quest’anno, concepire un’edizione di verifica a tutto campo, anche attraverso prevedibili riaggiustamenti, della linea espressa dall’edizione 2012. Senza velleitarie fughe in avanti, riflessivi quanto ci è stato possibile sotto il peso di oltre 1500 lungometraggi visionati (in soli cinque mesi!), abbiamo cercato di guardare sia allo stile che al negozio, prendendo posizione senza perdere lucidità, privilegiando la selezione critica dei valori che volevamo opporre ad altri valori. Forse siamo tutti stanchi di un cinema fatto di macchine inutilmente complicate e ingombranti". L'organizzazione punta ad un “festival/festa”, pluralistico, più vicino al pubblico, che promuove la qualità delle pellicole senza trascurare il divertimento e lo spettacolo. Premesse che fanno intuire una virata netta rispetto all'edizione dello scorso anno. Ambizioso obiettivo ma non impossibile da centrare perché proprio per le sue spiccate caratteristiche il Festival Internazionale del Film di Roma è certamente unico e non un'alternativa. Questo lo confermano i numeri di questa ottava edizione a partire dalla presenza massiccia dei Paesi partecipanti, esattamente 31: Algeria, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Cile, Cina, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Iran, Israele, Italia, Lettonia, Libano, Messico, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Turchia. Lo sostengono i 71 i lungometraggi della Selezione Ufficiale (dei quali 24 sono italiani), i 21 mediometraggi e  i 19 cortometraggi. Ma addentriamoci nelle sezioni del programma: una Selezione Ufficiale formata da un Concorso internazionale con i suoi 18 film (12 in anteprima mondiale, 5 in prima internazionale e 1 in prima nazionale); un Fuori Concorso che ospita le proiezioni di 20 gala del 2013; la linea di concorso Cinema XXI con suoi 16 lungometraggi, 6 mediometraggi e 13 cortometraggi, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale, e il concorso di Prospettive Doc Italia con i suoi 7 documentari in concorso in prima mondiale e 3 documentari fuori concorso in prima mondiale, che fa il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema documentario italiano. Sezione autonoma e parallela, Alice nella città che propone, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi. Non ci resta che fare il conto alla rovescia, attendere la prima proiezione L’ultima ruota del carro, il film di Giovanni Veronesi che sarà proiettato come gala Fuori Concorso la sera dell’8 novembre e poi appellarci a Manzoni "Ai posteri l'ardua sentenza".


Katya Marletta

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