17 novembre, 2012

“La bisbetica domata”. Il gusto popolare di Shakespeare



Roma, Teatro Ghione. Dal 13 al 25 novembre 2012, poi in tournée…

La trama de “La bisbetica domata” è nota ai più anche e grazie alla ben nota trasposizione cinematografica che ne fece Franco Zeffirelli nel 1967 e ancora ci ricordiamo quanto fosse emotivamente forte riportandoci alle avventure amorose dei due protagonisti del film, come dire che la finzione è più vera della realtà; qualcuno dei miei vecchi colleghi ancora, invece, si ricorda l'edizione di Franco Enriquez per il teatro con Valeria Moriconi e Glauco Mauri, ma noi non c'eravamo, quindi non ne possiamo avere memoria. L'edizione di oggi, a cui assistiamo alla prima romana al Teatro Ghione e che per il terzo anno consecutivo gira per l'Italia nei maggiori teatri, è la versione di Armando Pugliese, che ne cura pure la traduzione e l'adattamento, con protagonisti azzeccatissimi Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo. L’allestimento è neutro: composto da una serie di casse da teatro che fanno da sfondo, come a ricordarci il gioco del teatro e della finzione insito nella Commedia del Bardo, e da fondali che ci riportano ad un ambientazione contemporanea.
Lo spettacolo prende piede dal prologo, che generalmente viene omesso, ma che in questo caso è importante per comprendere l'intera vicenda. Siamo in un Seicento reinventato con costumi di repertorio, ma una moneta roteante in una bella soluzione di regia per un cambio scena, ci riporta invece all'oggi, al contemporaneo. Siamo nei Paesi Balcani evidentemente, dove la mercificazione della donna ha ancora purtroppo una valenza significativa. Probabilmente Pugliese si è chiesto come rendere viva la materia teatrale e la soluzione è riuscitissima e riesce a farci entrare ancora più nella dimensione gipsy - ci sono le musiche in parte originali di Goran Bregović. Dicevamo degli interpreti azzeccati, coppia che si va consolidando negli anni quella di Siravo/Gravina e che si confronta con un testo universalmente divertente e sagace. Divertiti, complici, affiatati, sono sempre presenti a loro stessi nel gioco perfetto della regia e nel monologo finale la protagonista, con leggera ma perspicace ironia, ci riporta all'attualità dell'eterno scontro fra maschile e femminile, per altro ci preme rilevare una sorpresa nello spettacolo che ci riporta in un ambiente caro ai bambini, la casa di Petruccio è infatti il mondo dei Troll e il regista, assecondando Shakespeare, si diverte e ci diverte con un linguaggio e un divertissement al di sopra di ogni aspettativa.
la compagine è di grande livello, dove spicca per esperienza e per maturità di attore Giulio Farnese nel ruolo del padre, ma anche gli altri attori sono tutti di altissimo livello. Serata un po’ mondana alla prima con ospiti di eccezione.

Mario Di Calo


VANESSA GRAVINA e EDOARDO SIRAVO
in
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare
scene e costumi Andrea Taddei
musiche di Goran Bregovic
con Carlo Di Maio, Gianluca Enria , Francesco Petti, Elisabetta Alma, Emanuela Trovato, Alberto Caramel, Stefano Vona Bianchini, Maurizio Tomaciello, Manuela Lomeo e la partecipazione di Giulio Farnese
adattamento e regia di ARMANDO PUGLIESE

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