03 agosto, 2012

TRA CLASSICA E JAZZ: STEFANO BOLLANI IN CONCERTO CON L'ORCHESTRA DELLA TOSCANA



Piazza Signorelli, Cortona. “Cortona Mix Festival”, giovedì 2 Luglio 2012 

La classica (precedenza alle signore!) e il jazz che si incontrano, si piacciono, si inseguono, si raggiungono, si baciano, si amano, poi riprendono ciascuno la propria strada ma... "DOPO...NIENTE E' PIU' LO STESSO" (come recita il titolo di una canzone del BANCO DEL MUTUO SOCCORSO): questo è stato lo spirito di Geroge Gershwin, questo è lo spirito di Stefano Bollani.

Dopo il concerto "virtuale" dello scorso 21 aprile (l'omaggio a Gershwin firmato Bollani/Chailly, che il teatro Signorelli ha trasmesso in diretta dal Teatro alla Scala di Milano), finalmente il grande pianista tosco-milanese è arrivato a Cortona in carne ed ossa -ospite del "CORTONA MIX FESTIVAL"- assieme alla prestigiosa Orchestra Regionale della Toscana (ORT) diretta dal maestro francese Daniel Kawka, per proporre un corposo programma che riunisce le due principali anime musicali bollaniane nel segno, ancora una volta, di George Gershwin.
E' stato proprio Bollani, in splendida solitudine, ad aprire la serata con tre superbi segmenti d'improvvisazione jazzistica lunghi ed ispirati, il primo dei quali dichiaratamente gershwiniano, con accenni a "Summertime" ed una lunga divagazione sul tema di "I GOT RHYTHM"; al termine dell'entusiasmante monologo, è  scattata una vera e propria ovazione del numeroso pubblico presente, che ha tributato all'artista un lungo e convinto applauso.

Messo da parte il jazz puro, al pianista si è affiancata l'ORT per l'esecuzione della celeberrima "RAPSODIA IN BLU", riproposta per l'occasione nella versione originale -ad elevato tasso jazz- per pianoforte e orchestra; per Bollani, in un certo senso, si è trattato della chiusura del suo personalissimo cerchio gershwiniano, dato che nel già citato concerto milanese aveva interpretato "PORGY AND BESS" (nella suite "CATFISH ROW") e "UN AMERICANO A PARIGI", ovvero le composizioni più celebri del grande musicista americano. Che si tratti di Riccardo Chailly con la Filarmonica della Scala, oppure di Daniel Kawka con l'ORT, il risultato non cambia: Bollani è sempre a proprio agio, davvero palpabili la confidenza e la complicità con le quali affronta ogni progetto, complice in questo caso la grande professionalità dei musicisti dell'ORT, un vero e proprio vanto per la nostra splendida regione.

La terza e ultima parte della serata ha visto completarsi la transizione dal jazz alla classica, col pianista che si è congedato -non senza fatica visto il prolungato richiamo da parte del pubblico- per lasciare il palcoscenico a completa disposizione dell'ORT, impegnata nell'esecuzione della suite sinfonica "SHERAZADE" ( ispirata alle "MILLE E UNA NOTTE") del compositore russo NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV.

Per la sua prima cortonese assoluta, Bollani, se mai ce ne fosse bisogno, ha dato l'ennesima dimostrazione pratica del proprio eclettismo artistico, figlio di un amore sconfinato per la musica di qualunque tipo essa sia, oltreché di una formidabile capacità di adattamento ai moods musicali più disparati; un artista maturo e ormai perfettamente consapevole delle proprie capacità, in perenne stato di grazia da alcuni anni a questa parte e determinato più che mai, se possibile, a crescere ancora...davvero difficile stabilire quali possano essere i suoi limiti! L'unica mia certezza è quella di aver avuto il privilegio di assistere all'esibizione dal vivo (e a due passi da casa, per una volta!) di un artista all'apice della carriera, fisiologicamente incapace di tradire le aspettative del pubblico...che dire di più, Bollani? Alla prossima, magari per un'esibizione full jazz!

Francesco Vignaroli

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