04 agosto, 2012

“Histoire du Soldat”, il Diavolo di Igor Stravinskij e di Charles Ferdinand Ramuz



Teatro Signorelli, Cortona. “Cortona Mix Festival”, venerdì 3 agosto 2012

Riccardo Massai
Un soldato incontra il Diavolo per la strada e gli cede il suo violino in cambio di un libro magico, da quel giorno sarà la sventura la protagonista della vita del soldato e tante ricchezze acquisite, grazie al Diavolo, non serviranno ad acquietare il suo animo, un animo che sembrerà rasserenato dall’incontro e dal matrimonio con una principessa, ma anche questo evento non lo aiuterà a salvarsi da “Mefistofele”, che rintraccerà il ragazzo e lo porterà via con sé, presumibilmente, per sempre.
È una vicenda un po’ faustiana quella raccontata da Igor Stravinskij nella sua opera da camera “Histoire du Soldat”, su libretto di Charles Ferdinand Ramuz. Al Mix Festival troviamo una versione adattata per sette elementi strumentali dell’Orchestra della Toscana (Amerigo Bernardi al contrabbasso, Umberto Codecà al fagotto, Marco Ortolani al clarinetto, Donato de Sena alla tromba, Antonio Sicoli al trombone, Andrea Tacchi al violino e Morgan Tortelli alle percussioni) e una sola voce recitante: l’attore Riccardo Massai, che, “rinchiuso” in una piccola porzione di palcoscenico, è veramente molto abile a costruire gestualmente lo spazio, dando vita da solo ai diversi personaggi dell’opera, avvalendosi, tra l’altro, della sua perfetta dizione.
Le musiche di Stravinskij riecheggiano tra pezzi lirici, marce, walzer… sempre in quello stile inconfondibile del musicista, atonale, ma non per questo non melodico, non per questo anti-emotivo, ma anzi, spesso anche sentimentale e passionale -a suo modo.
Più che un’opera si è visto uno spettacolo teatrale-musicale (l’attore non canta, ma recita), piacevole ai miei occhi e alle mie orecchie e, considerati gli applausi –benché il pubblico in sala non fosse molto- è parso piacevole anche ai sensi degli spettatori.

Stefano Duranti Poccetti

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