13 dicembre, 2011

“Giocare con la musica”, un libro incredibile


“Sin da quando cominciammo a trasmettere alla televisione gli “Young People’s Concerts” della New York Philharmonic, nel 1958, il pubblico espresse il desiderio che quel programma continuasse. Questo libro illustrato è semplicemente un modo per venire incontro a queste numerose richieste”.

Questo è l’inizio della prefazione di quel bellissimo libro che il maestro Leonard Bernstein (1918 - 1990) scrisse per avvicinare i più giovani e i più inesperti alla musica classica. Si tratta di quel volume che in Italia è stato tradotto con il titolo di “Giocare con la musica” (pubblicato da Excelsior 1881), mentre il suo titolo originale era “Leonard Bernstein’s Young People’s Concerts”, proprio perché doveva essere la coronazione del programma televisivo presentato dallo stesso compositore - strumentista, direttore d’orchestra - “Young People Concerts” (1958 - 1972), in cui venivano fatte delle lezioni di musica accompagnate da esempi musicali suonati dall’orchestra di New York.
È un libro incredibile, se mi permettete che io possa definirlo così, perché spiega la musica meglio di molti di quei manuali che fanno dell’arte musicale una mera amalgama di tecnicismi. Bernstein ci parla di tutto, partendo da “Che cos’è la Musica?”, arrivando fino a parlarci di temi monografici, trattando per esempio la “Sinfonia Fantastica” di Berlioz e la musica nazionale di Sibelius. Lungo questo percorso ci insegna cosa siano gli intervalli, le scale, i modi, tutto quello insomma che serve alla comprensione di questa materia, che Bernstein credeva sia stata fatta diventare molto difficile da capire, quando in realtà è molto semplice, tanto è vero che scrisse un libro che tratta la musica come un gioco appunto, esprimendosi con un tono colloquiale e divertente – paragonando per esempio un concerto a una squadra di football – e allegando alle pagine scritte anche dei disegni, anche questi per lo più scherzosi, e, anche quando parla dell’impressionismo di Debussy, non esita a paragonare la sua musica simile ai dipinti di Monet, mostrandoceli disegnati sulla carta stampata.
Leonard Bernestein in una puntata dei "Young people's concerts"
Io credo che tutti i giovani (e non solo) che si vogliono interessare seriamente alla Musica dovrebbero leggere queste pagine e quelli che hanno intenzione d’imparare uno strumento dovrebbero affiancare la lettura di un metodo a questo libro, che non solo ci insegna la tecnica della Musica, ma anche la sua profonda comprensione immaginativa che Bernstein esemplifica tramite la stesura di parti di spartiti musicali, invitando le persone ad ascoltarle comprando i cd – al giorno di oggi abbiamo i Social Network, e sopra a tutti, in questo caso, Youtube; sarà allora ancora più facile per noi abbinare la lettura del libro all’ascolto dei brani proposti e sapendo questo penso che anche lo stesso Bernstein sarebbe stato veramente contento.

Stefano Duranti Poccetti 

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