Luca,
non eri mai stato a Napoli con questo spettacolo, vero?
No no, questa è la
prima volta ed è la prima volta che Weekend viene fatto a Napoli dopo la morte
di Annibale. Tra l’altro, lui ci ha lasciato pochi ma meravigliosi testi, come
Notturno di donna con ospiti, Le cinque rose di Jennifer, Ferdinando, il suo
capolavoro, ed altri atti unici. Mentre Le cinque rose di Jennifer è stato
rappresentato decine di volte, Weekend non l’aveva toccato nessuno, fatto
abbastanza misterioso questo! E’ vero che è un testo difficile, intendo dire
difficile da comprendere sulla carta. Ci sono dei passaggi molto criptici. E’
anche vero che l’attrice che lo aveva interpretato in passato, Barbara
Valmorin, aveva lasciato la sua impronta. Sembrava quasi di scipparglielo.
Quando
vidi Weekend alla Cometa di Roma, mi colpì molto anche la tua regia. Su cosa
hai lavorato maggiormente, come ti sei approcciato ad un testo così forte?
Ecco,
in tutto questo, quanto ti è stata d’aiuto un’attrice come Margherita Di Rauso
che hai diretto anche in altri spettacoli tuoi?
Margherita è la
ragione per cui decisi di mettere in scena questo spettacolo! Io conoscevo Weekend da quando, come attore,
lavorai ne Le cinque rose di Jennifer per la regia di Enrico Maria Lamanna. Lui
mi regalò il libro. Quindi da anni volevo farlo, ma non trovavo l’attrice
giusta. Difficilissimo trovarla perché deve essere credibile come una
professoressa di italiano acida, ma allo stesso tempo molto sensuale. Poi deve
avere una forza straordinaria perché quello di Ida è un personaggio furibondo,
una mangiatrice di uomini, ma deve mostrare anche la sua fragilità. Tutto si
svolge probabilmente nella sua mente. Ci vuole una tecnica spaventosa e
Margherita è tutto questo! In questo spettacolo si toccano tanti registri..fa
ridere a tratti come una commedia ma è drammaticissima, tragica direi. E poi,
la protagonista deve essere campana, perché nel testo si dice che viene da un
paesino della provincia campana. Un particolare molto importante.
So
che c’è una variazione nei protagonisti maschili.
Sì, c’è un nuovo
giovane attore che è Gregorio Valenti. E’ una sfida, un attore non ancora
maggiorenne che è al suo primo ruolo importante.
Andrete
in tourneèe con questo spettacolo?
Guarda Paolo,
dovremmo andare a Milano ma se ne parla per la prossima stagione, non in questa.
Volevo aggiungere una cosa, se mi consenti. Mi dispiace molto che la mamma di
Annibale Ruccello sia venuta a mancare da poco e ci tengo a dire che le nostre
repliche di Napoli saranno dedicate a lei.
Grazie
Luca e a presto.
Grazie a voi e ai
lettori del Corriere dello Spettacolo!
Paolo
Leone
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