02 febbraio, 2016

Intervista con Francesco Branchetti. Il messaggio di Medea. Di Paolo Leone


Francesco Branchetti è ormai un affezionato lettore del Corriere dello Spettacolo e annualmente abbiamo piacere a scambiare con lui qualche parola sul teatro e sul suo lavoro che sta ora riprendendo la tournèe con quella Medea che debuttò in prima nazionale la scorsa estate al Teatro Romano di Ostia Antica e che recensimmo su queste pagine.

Francesco, dopo il debutto al Teatro Romano di Ostia Antica sei pronto a riprendere la tournée con Medea di Anouilh e con Barbara De Rossi splendida protagonista? Te l’aspettavi un’interpretazione così intensa?

Assolutamente sì è la risposta ad entrambe le tue domande. Siamo pronti e non vediamo l’ora di tornare in scena con questo testo straordinario e con una grande attrice come Barbara che sono onorato di aver diretto e che ha dato una prova d’attrice a mio avviso eccezionale per intensità, profondità e bravura oltre che essere stata una compagna di lavoro meravigliosa. Saremo in scena a Milano dal 26 febbraio al 6 marzo al Teatro San Babila, a Roma al Teatro Ghione dal 15 al 24 Marzo e in molte altre città.

Sei sempre convinto che quello che tu ami definire “teatro d’arte” sia la carta vincente da giocare in un periodo come questo? Ho l’impressione che si cerchi maggiore qualità da parte del pubblico, o sbaglio?

Foto Corrado Ferrante
Credo che il teatro fatto con cuore, passione e buonafede sia il mio percorso e credo che sia importante fare qualcosa in cui si crede, prima di tutto, e dare tutto se stesso a uno spettacolo. Io amo e rispetto il pubblico e non credo che questo desideri quello che si vuole a volte far credere e cioè solo operazioni commerciali furbette e ammiccanti. Anzi credo che il pubblico si sia in parte allontanato dal teatro proprio per questa furbizia che si intravede dietro tanti spettacoli e  per la poca genuinità di tante operazioni commerciali in cui di “teatro” c’è veramente poco,almeno nella maggior parte dei casi. Credo che il teatro riparta dalla qualità ma anche e soprattutto dalla buonafede di chi lo fa. E a questo proposito mi ritengo molto fortunato ad aver incontrato sulla mia strada produzioni come il teatro Garage di Genova che ha prodotto con grande coraggio e passione alcuni miei spettacoli come “Girotondo” di Schnitzler  alcuni anni fa e adesso  “Medea”.

Foto Corrado Ferrante
Un’altra attrice con cui stai lavorando ultimamente è Debora Caprioglio. C’è un motivo per cui prediligi protagonisti femminili?

Ti assicuro che non è una predilezione conscia, ma riconosco che la maggior parte dei miei spettacoli è incentrata su personaggi femminili e quindi protagonisti femminili. Amo affrontare il mondo delle donne,la psicologia femminile, ma non è una scelta a priori.

Con Medea di Anouilh andrai in tanti teatri italiani, segno che si crede nel tuo progetto. Su cosa hai lavorato maggiormente in questo spettacolo? Quali i punti di forza?

L’obbiettivo è quello di restituire al testo la straordinaria capacità, attraverso la voce di Medea e degli altri personaggi, di parlare, di evocare, di “far apparire” un mondo di passioni estreme, di paure, di incubi, di umane debolezze, di solitudine, di lotta disperata per la propria dignità, di forze oscure, misteriose, magiche ed arcane, di pulsioni innominabili, di violenza, in cui tutti noi finiremo per trovare, attraverso la parola di Anouilh, il nostro presente più dilaniato, il nostro oggi cosi travagliato. Questo sia che si parli di rapporti umani, che di guerre, che di contrapposizione fra culture, che di “esuli”, che di lotta per il potere, che di eventi “straordinari” di violenza oppure di  dolore o di sofferenza, che sembrano talvolta evocare il mito  e gli straordinari personaggi mirabilmente disegnati dalla penna di Anouilh.  Il punto di forza di questo spettacolo è l’interpretazione straordinaria di Barbara, il suo magnetismo in scena, la sua umanità e la profondità e  la verità che ha saputo dare ad ogni battuta e ad ogni istante dello spettacolo.

Nell’ultima intervista al Corriere avevi accennato ad una ripresa di Cleopatra…cosa è successo?

È in programma ma ancora non so per quando.

Hai in previsione qualcosa di nuovo dopo questa tournée con Medea?

Ci sono molti progetti  in cui credo molto e che andranno tutti in scena nella prossima stagione teatrale .
Grazie a Francesco Branchetti per la stima e l’affetto nei confronti del Corriere.


Curata da Paolo Leone

Nessun commento:

Posta un commento