22 novembre, 2015

"La Tempesta" di William Shakespeare, Regia di Daniele Salvo Da perturbazione atmosferica a una sempre più attuale perturbazione sociale. Recensione e intervista al regista. Di Flavia Severin


Roma, Teatro Ghione. Venerdì, 20 Novembre 2015

La Tempesta è appena cominciata, c’è fumo, e mentre le luci sono confuse nel blu di uno sfondo che vuole rappresentare il mare, si sentono urla e strepiti: è il panico tra i naviganti. Ed è così che inizia lo spettacolo tratto dall’opera shakespeariana, che il regista Daniele Salvo, porta sulla scena al Teatro Ghione, dal 19 Novembre al 13 Dicembre.

Uno spettacolo che porta alla luce il tentativo del popolo di sovvertire l’usuale, di cogliere l’occasione di un evento avverso naturale, per poter riemergere dalla soggiogazione politica di chi ha il potere. In questa realtà, tutti si ritrovanoin balìa della perturbazione atmosferica che si abbatte su di loro, che si fa metafora di perturbazione sociale, di sovversione delle parti: questo rivela la sua natura estremamente attuale.

La storia di Shakespeare, infatti, descrive come Prospero, Duca di Milano spodestato ingiustamente, ed esiliato insieme alla figlia Miranda su un’isola, riesca a ristabilire un equilibrio di giustizia, attraverso manipolazioni esoteriche e magiche che fa compiere al suo pulcino, appellativo che dà allo spiritello Ariel, suo servo. Prospero, così, controlla tutti gli avvenimenti: dalla tempesta iniziale che coinvolge anche suo fratello Antonio, usurpatore del suo titolo di Duca, e il re di Napoli Alonso, all’innamoramento tra Ferdinando, principe di Napoli, e sua figlia stessa.

Il ruolo del protagonista Prospero, interpretato da Giorgio Albertazzi, sublima l’intera performance teatrale.  Anche il personaggio Ariel, interpretata da Melania Giglio, conferma la qualità altissima del cast. La sua voce è perfettamente su misura in ogni occasione, coni suoi alti e bassi, con i suoi acuti, senza parlare del passaggio al tono e all’atteggiamento moderato e composto da servo fedele e affettuoso così puerile e spontaneo, o del comportamento da spirito spietato e vendicatore che esegue alla lettera tutto ciò che il suo padrone gli chiede. Una performance davvero eccellente, che, per gli amanti del buon teatro, merita di essere vista.

Anche gli altri attori, non sono da meno: tutti hanno contribuito all’attenzione ipnotizzata del pubblico durante tutto lo spettacolo.

L’atmosfera che si respira è inquietante, obiettivo che il regista stesso confermerà nell’intervista che ci ha concesso a fine spettacolo. E’ proprio questa la sensazione che si percepisce, anche grazie all’esoterismo veicolato da effetti “speciali” presenti in alcune scene, come per esempio quella in cui si vede un fuoco (proiettato) che si alimenta minaccioso dal basso verso l’alto e divampa perentorio e punitivo, avvolgendo Ariel mentre compie le sue magie.

Lo spettacolo si chiude con lungo applauso in piedi di tutto il teatro, che ancora di più ha confermato la soddisfazione unanime, dove la tensione non si è mai abbassata, e anzi ha sempre camminato sul filo sospeso, tra una magia e un’altra, nel gioco dell’intreccio delle vitemanovrate dei personaggi. 
“Il gioco è finito, Buona Notte.” Prospero



Regia:Daniele Salvo
CAST:
ProsperoGIORGIO ALBERTAZZI
ArielMELANIA GIGLIO
MirandaSELENE GANDINI
Caliban/AntonioFEDERIGO CECI
FerdinandoMARCO IMPARATO
GonzaloMASSIMILIANO GIOVANETTI
AlonsoMARIO SCERBO
SebastianoSIMONE CIAMPI
Capitano/Sycorax/FrancescoFRANCESCA ANNUNZIATA
AdrianoGIOVANNA CAPPUCCIO
Spiriti
FRANCESCA ANNUNZIATA, GIOVANNA CAPPUCCIO, SELENE GANDINI, MARCO IMPARATO, MASSIMILIANO GIOVANETTI, FEDERIGO CECI, MARIO SCERBO, SIMONE CIAMPI 
Scene
FABIANA DI MARCO
Costumi
DANIELE GELSI
Regia
DANIELE SALVO
Traduzione ed adattamento
DANIELE SALVO
Luci
LUCA PALMIERI
Assistente alla regia
ALESSANDRO GORGONI
Assistente volontaria
GIORGIA VICENTI
Direttore di Scena
GIANNI BERNACCHIA

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