29 novembre, 2014

“Il letto”. Al bando la banalità, con i grandi autori italiani. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori 5)

Quattro coppie, quattro situazioni, un letto (divano-letto), due nomi sempre uguali: Chiara e Bruno. Non pensiate, andando a vedere questa opera di Giuseppe Manfridi, di trovarvi di fronte a banali storielle di amanti, corna, lui lei l’altro. No, e non poteva essere altrimenti trattandosi di un testo di uno dei drammaturghi italiani più importanti. Il letto, messo in scena al Teatro dei Conciatori dalla Compagnia Enter, è uno spaccato caustico, irriverente, tagliente come un rasoio, su quello che nessuno potrà mai vedere ma solo immaginare: le dinamiche di coppia nelle camere da letto, o forse le dinamiche umane che trovano in camera da letto una degna conclusione. Ad ognuno la sua. Quattro situazioni modello, dagli amanti clandestini, ai coniugi, fino ad una coppia (l’episodio forse di più grande impatto) occasionale, violentemente pericolosa per lui. Non c’è buonismo, quasi nessuno ne esce bene e tutto è rappresentato con grande bravura dai quattro attori in scena (di cui uno è il regista), in un’impresa non facile, quella di dare vita alla scrittura di Manfridi e a quello che ormai è conosciuto come “il teatro dell’eccesso”.
 

Difficile perché non sempre forzare, in eccesso appunto , un testo teatrale, corrisponde alla fluidità necessaria per carpire direttamente l’attenzione del pubblico. E’ quel che accade nel secondo episodio, con la coppia di non vedenti, di non immediata comprensione e molto cerebrale, dove è difficile tenere il filo. Ma i colpi di teatro non mancano e Il letto si conferma una commedia atipica, brillante, intelligente e che fa brandelli delle commediole pseudo piccanti che non sorprendono più nessuno e che in questa occasione mette in mostra talenti attoriali di non poco conto. Il giovane Lorenzo Guerrieri è una piacevole scoperta e l’interpretazione di Maria Concetta Liotta nel terzo episodio è travolgente come un tornado. La bionda Alessandra Mirra è bravissima e brillante sia nei panni della disinibita e cinica amante che in quelli della moglie assillata da un marito insopportabile. Luca Milesi, regista e attore nelle parti di due mariti differenti, è credibile in entrambi i personaggi e capace di mutare registro nei due quadri che lo vedono protagonista.
 Insomma, un testo corrosivo, una messa in scena semplice e con ritmi velocissimi, quattro interpreti all’altezza. Non ci sono scuse per non andare a vedere questa pièce di Giuseppe Manfridi.

Lunga vita agli autori italiani di questo calibro

Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (via dei Conciatori 5)
Compagnia Enter presenta: Il Letto, di Giuseppe Manfridi.
Con: Maria Concetta Liotta, Luca Milesi, Alessandra Mirra, Lorenzo Guerrieri.
Regia: Luca Milesi
Costumi e scene: Stefania Ponselè.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro dei Conciatori nella persona di Maya Amenduni

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