19 novembre, 2014

Cuore di neve. La delicatezza e la poesia dei Piccoli per caso continuano ad incantare Roma. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ghione (via delle Fornaci 37). Dal 18 al 30 novembre 2014

Foto Patrizio Cocco
L’amore, quello vero, senza le sovrastrutture dei nostri cuori induriti dalle esperienze di vita e dalle malizie. L’amore di un padre e una madre alle prese con il loro figlio prigioniero di una malattia, impossibilitato ad una vita di relazione come tutti gli altri bambini. L’amore di un ragazzo per la vita che si nega, l’amore assoluto di un creatore per ogni sua creatura,  che si manifesta con i suoi piccoli messaggeri, angeli bambini, piccoli folletti di luce. Torna, sul palcoscenico del Teatro Ghione di Roma, la Compagnia dei Piccoli per caso, straordinaria realtà capitanata da Guido Governale e Veruska Rossi (coautori del testo) che da quasi cinque anni incanta il pubblico con la sua poesia, la sua purezza e la capacità dei suoi giovanissimi attori.
 

Foto Patrizio Cocco
Cuore di neve è una favola amara, giunta alla sua quarta edizione, rappresentata  con il candore (appunto, come la neve) e la leggerezza di una piuma, che commuove e induce all’ascolto con estrema delicatezza, quasi in punta di piedi. Un’occasione per riflettere sulle catene dei nostri cuori, appesantiti da mille inutili impalcature e mettersi con attenzione di fronte al linguaggio della semplicità, ad una realtà inconoscibile e alta che ci sfugge ma che sarebbe alla nostra portata, se solo concedessimo credito ai segnali che ci circondano, se solo “lasciassimo entrare” i messaggi inviatici. La finestra in scena, unica apertura verso l’esterno, è altissima, apparentemente irraggiungibile. Fuori c’è un’altra vita, ma non si vede. Una schiera di simpaticissime creature celesti si palesa nella stanza di Mattia, il ragazzo costretto a letto, capitanate dal severo ma saggio Zenorol, tutti inviati per una missione da compiere. 

Foto Patrizio Cocco
Creature che conoscono “il prima e il dopo”, che amorevolmente sveleranno le ingenuità umane, le immagini create dagli uomini per cercare di afferrare l’inafferrabile, per rendere visibile ciò che non lo è. Sono gioviali e solenni, i piccoli angeli, non hanno le ali che noi disegniamo loro, non ne hanno bisogno per volare, essendo puro spirito. I dialoghi, brevi ma intensi, con il ragazzo, sono una sintesi di sapienza che prepara al viaggio in un’altra dimensione, di una profondità semplice e forse proprio per questo diretta, di immediata comprensione. Come solo i bambini riescono a fare. Un testo che gioca molto anche con i silenzi e le sorprendenti mimiche dei ragazzi in scena, che non tradiscono mai. Si muovono sul palco con movimenti scenici di grande impatto, attenti e disciplinati. I ruoli dei due genitori (Cristina Pedetta e Simone Destrero) sono il naturale contraltare alla situazione, amorevoli e preoccupati, che non comprendono (o forse temono) altre realtà al di fuori di quella che vivono, in preda ad un comprensibilissimo dolore.

I piccoli angeli fanno festa, scherzano, domandano, ma sono lì per compiere la propria missione. Quando i bambini chiedono di volare, loro li accompagnano nel volo, come sulle montagne russe, tutti insieme. Ora la finestra è superata, l’altezza è vinta. Ora si è davvero liberi e il cuore si scioglie dalle paure e dai dolori. Come un cuore di neve.

Tenero ma profondo, da vedere.

Paolo Leone


Ghione Produzione e Omnes Artes presentano: la Compagnia Piccoli per caso in “Cuore di neve”, scritto e diretto da Guido Governale e Veruska Rossi. Con la partecipazione di Cristina Pedetta e Simone Destrero.
Aiuto regia: Cristina Pedetta; Light designer; Luca Carnevale; Luci e fonica: Luca Palmieri; Scenografia: Ferruccio Franciosini; Assistente di scena: Ornella Leone; Musiche originali: Radiosa Romani; Effetti video: Antonio Terlizzi; Foto di scena: Patrizio Cocco.
Dal 10 febbraio all’1 marzo 2015 i Piccoli per caso torneranno al Teatro Ghione con un testo inedito, “Cattivi ragazzi”, la storia di otto ragazzi all’interno di un carcere minorile e del loro rapporto con un Maestro speciale.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Ghione nella persona di Claudia Maria Ragno.

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