26 novembre, 2014

BRUNELLO CUCINELLI: QUANDO L’UOMO APPLICA LA FILOSOFIA COME STILE DI VITA. Di Giuseppe Sanfilippo


Brunello Cucinelli, importante imprenditore famoso nel mondo per le collezioni in cashmere a colori dal 1985, ha dato vita alla dimensione imprenditoriale umanistica nel borgo medievale di Solomeo (frazione del comune di Corciano - Perugia), situata in una rocca caratterizzata da travi in legno, camini di pietra, pitture murali e pavimenti in ammattonato in cui hanno trovato posto proprio gli uffici e i laboratori della sua impresa; in questo luogo in cui regna la serenità della campagna l’imprenditore ha dato vita a un nuovo metodo di fare impresa con un nuovo modo autentico di pensare e considerare l’individuo nel suo benessere, portandolo alla sua valorizzazione e realizzazione.
Grazie all’iniziativa unica di “Rendere il lavoro più umano”, rappresentando così una grande testimonianza che l'umanità - quando vuole e se vuole accostandosi alla riflessione filosofica e ai sentimenti - può fare della sua vita un'opera d'arte autentica che porta alla felicità e al benessere comune, fondando allo stesso tempo  nuovi approcci e sbocchi di realizzazione e nuovi modi di fare impresa e lavorare. In questo ambiente in cui Cucinelli ha fatto convergere la filosofia all’imprenditoria, attivando allo stesso tempo processi pedagogici che ha messo in pratica, in cui al centro di tutto non sta solo l'obiettivo economico, ma anche e sopratutto l'uomo, la vera ricchezza dell'investimento e dell’azienda. Una connessione e un’applicazione molto particolare e veramente sublime che porta al raggiungimento di grandi traguardi di benessere, che dovrebbe rappresentare l'obiettivo di ognuno di noi. Un testimone eccellente che ci mostra come la filosofia può essere applicata nel campo dell’imprenditoria e non solo, ma anche nella cura dell’ambiente e dell’individuo, mostrando che la saggezza non è di poche persone, ma tutti i singoli individui, qui dove la filosofia regna ovunque - anche nei luoghi o professioni impensabili vi è filosofia, basta soltanto stimolare se stessi, aprire i nostri cuori per tirare fuori la nostra facoltà filosofica. Qui dove possiamo fare di professione l’imprenditore, i professori, gli educatori formativi e i pedagogisti o quello che vogliamo, sviluppiamo e realizziamo la filosofia (basta pensare ad esempio a quando l’educatore svolge la propria attività per poter formulare e realizzare progetti educativi volti a promuovere lo sviluppo equilibrato della personalità o al pedagogista quando si interessa della formazione professionale del lavoratore, quando interviene nell’organizzazione aziendale fanno filosofia professionale e filosofia della propria identità lavorativa). Facciamo dei separatismi, ne possiamo fare quanti ne vogliamo, ma lì dove c’è riflessione c’è filosofia e proprio Brunello Cucinelli è la prova di tutto ciò.  Un filosofo-imprenditore che si è occupato di processi educativi e formativi per valorizzare l’individuo, in un processo in cui la filosofia sta vivendo l’inizio di un enorme ritorno alla sua purezza dopo che per molti anni è stata rilegata al suo stato di immobilismo a favore di schemi e mappe telecomandati in cui l’uomo non veniva più considerato nella sua autenticità e valorizzazione; in cui l’uomo si è allontanato dalla sua facoltà di filosofare. In ogni modo oggi vediamo un cambiamento e iniziamo a prosperare i primi successi della filosofia, che non è il pensiero dei filosofi, bensì l’amore per il senso comune e l’imprenditore umbro la rappresenta in un modo meraviglioso e unico. Un uomo, Cucinelli, che ci insegna che non basta avere l’idea di un prodotto da produrre e possedere il denaro da investire per realizzarlo; ma ci vuol ben altro, ossia la filosofia come stile di vita, e saper volgere uno sguardo su chi contribuirà all’opera da realizzare; così facendo fa filosofia, amore per la vita, per i paesaggi che ci circondano e per l’umanità di cui aver cura. Un personaggio che ha saputo attivare e mettere in pratica quello che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare dopo il mondo filosofico antico. Un’opera d’arte da prendere molto in considerazione per il domani di noi giovani e per i nostri figli; un’opera da prendere come modello per realizzare una società umanistica, in cui l’obiettivo è il benessere psicologico e spirituale dell’individuo. Un’opera che simbolizza che non dobbiamo avere paura del nostro domani che ci fa dire “siamo giovani senza un futuro”, non dobbiamo temere e vedere problemi che non esistono, perchè, quando un sistema non regge più significa che per l’umanità è giunta l’ora di un nuovo capitolo in cui realizzare nuovi progetti. Allora perché non pensare alla costituzione di una società umanistica con altrettante istituzioni e aziende umanistiche?  
Un pensiero questo che gira nelle nostre menti e che è l’oggetto delle nostre discussioni da diverso tempo, ma mai giungendo ad un’idea concreta di quale tipo di società generare. Si parlava fino a ieri tra noi della necessità di una progettazione per una nuova società, fatta di uomini che si adoperassero a generare dei progetti per una nuova era sociale; grazie a Brunello Cucinelli ci è giunta l’ispirazione di una società umanistica. Di conseguo ognuno di noi dovrebbe adoperarsi alla elaborazione e realizzazione di un programma per una nuova società, aprendoci al dialogo, perché attraverso questo, all’unione, alla semplicità e parità umana possiamo costituire nuove visioni in cui ognuno di noi si valorizzi e scopra la sua autenticità; soprattutto perchè il dialogo è uno strumento che plasma le nostre idee e che struttura in modo più dettagliato i progetti dei singoli esseri umani. È in questa prospettiva che pensiamo che filosofi ed educatori si dovrebbero adoperare verso un percorso in cui stimolare la persona a comunicare e plasmare la sua facoltà riflessiva, con l’obiettivo di generare il benessere di ogni singolo individuo. Qui dove ognuno ha da donare e da ricevere, in cui il singolo esce a nostro giudizio da quello stato che vede l’individuo pieno di ansie e incertezze su se stesso, in cui ha bisogno di essere aiutato a elaborare, a progettare e a realizzare a opera propria, con le sue mani e le sue facoltà di essere pensante, capace di affrontare e trovare soluzioni alle sue difficoltà che lo valorizzano.


Giuseppe Sanfilippo

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