03 ottobre, 2014

"I Pagliacci" di Gianluca Ariemma. "La crisi del pagliaccio". Di Massimo Quarta


Caserta, Teatro Don Bosco. Venerdì 26 Settembre 2014

La scena della maschera disorientata, prima ancora dell'inizio dello spettacolo, e il genitore di uno degli attori che cerca di darle una mano correndo un po' ovunque nel tentativo di risolvere questa "caccia al posto libero", mentre continuano ad arrivare spettatori - in ritardo! - e si continua, almeno il padre, a correre per poterli smistare il prima possibile, denota in concomitanza un paio di constatazioni: una sala gremita e, quindi, uno spettacolo dalle alte aspettative e, tuttavia, una generale mancanza di organizzazione. Non sto a dirvi quale delle due è la più sicura.
"I pagliacci", seconda regia di Gianluca Ariemma, anche attore nei panni del signor White e, in questa specifica circostanza, pure drammaturgo; si annuncia come opera tratta liberamente dal film "Reservoir Dogs" ("Le iene") di Quentin Tarantino e sarà proprio la fortuna di attenersi il più possibile alla trama originale che permetterà a questo gruppo di malavitosi pagliacci di arrivare sani e salvi - si fa per dire, se conoscete vagamente la storia o potete anche solo immaginare un film di Tarantino - alla conclusione di questa storia.
Dico <la fortuna di attenersi il più possibile alla trama originale> perché la scelta registica di riempire, quasi del tutto, lo spettacolo di citazioni, non solo avrebbe potuto portarlo fuori traccia, ma, in effetti, crea la falla più grande dello spettacolo.
Il collage di riferimenti del giovane regista casertano rappresenta la volontà di sviluppare attraverso le innumerevoli citazioni una più ampia possibilità di interpretazioni dell'opera.
Tuttavia il tentativo, assai audace, risulta essere, appunto, la falla principale: è vero sì, che lo spettacolo tocca diversi punti, forse anche troppi, d'altro canto nessuno di questi viene sviluppato con precisione e chiarezza: si parte da un'ambientazione surreale, come suggeriscono anche i manichini, che riprendono la pittura del De Chirico, passando per il metateatro con atmosfere, poi, grottesche ed oniriche, rimanendo sempre ben saldati su di una base pulp. Seppur è vero che a volte succede che per dare una definizione a qualcosa si finisce per distruggerla e altresì vero che, come diceva un certo Miller: "E' essenziale saper identificare la nota dominante di un lavoro". Cosa che stasera non è accaduta.
Le troppe sfumature non conferiscono allo spettacolo un unico colore: ci si trova davanti a molte strade interpretative che spesso conducono, purtroppo, a dei vicoli ciechi.
Al di là di tutto, lo spettacolo conserva degli aspetti interessanti: in primis, l'idea di trasportare un film di Tarantino a teatro e, in particolare, l'idea di portare proprio "Le Iene", tra i tanti quello che maggiormente si presta ad una rappresentazione teatrale.
Inoltre nel contesto sono da tenere in considerazione le interpretazione di alcuni di questi ragazzi, capaci di donare grande spessore ai propri personaggi. Spiccano su tutti il sigor Pink ( Ivan Graziano ) e Il Matto ( Virginia La Tella ), quest'ultimo personaggio creato con grande stile e di sana pianta dalla pena del giovane regista; mentre ci si sarebbe aspettato qualcosa di più da un personaggio come il signor Blonde, interpretato da Alessandro Rauccio.
Concludendo, la seconda regia di Gianluca Ariemma possiede delle grandi potenzialità, ma richiede ancora un gran lavoro di limatura e perfezionamento, che siamo sicuri possa - e in qualche modo debba! - arrivare certamente da dei ragazzi giovani e in gamba come questi.

Massimo Quarta


Liberamente tratto da un testo di Quentin Tarantino
Regia teatrale di Gianluca Ariemma

Associazione Teatrale "Dietro la Maschera"

MR WHITE Gianluca Ariemma
MR PINK Ivan Graziano
MR BLONDE Alessandro Rauccio
MR ORANGE Emanuela Pelliccia
MR BROWNE Mario Bilardi
MR BLUE Giulia Navarra
JOE CABOT Massimo Santoro
MIA CABOT Diane Patierno
EDDIE IL BELLO Marcello Gravina

IL MATTO Virginia La Tella

1 commento:

  1. condivido in pieno sul fatto che lo spettacolo vuole prendere troppe strade e che a mio avviso invece non arriva nè al pubblico nè al cuore. troppe citazioni. troppo ugale al film le iene o a Batman. Lo spettacolo manca di regia. sembra che gli attori recitano tutti sullo stesso tono e nello stesso modo. Tutti tranne il signor blondie Alessandro Rauccio, Eddie il bello Marcello Gravina ed il matto Virginia La Tella che quest' ultima nonostante un finale pesante e lento è riuscita comunque a dare delle tinte che nel testo non c'erano. inoltre uno spettacolo tratto dalle iene che si chiama i pagliacci e che invece malgrado un tentativo sbagliato di truccare, copiando da vari film, gli attori ma che poi di pagliacci nemmeno l'ombra ma troppo simile al film senza darmi una novità.... è stato bruttissimo visivamente ed emotivamente. forse al regista non so se consigliare di smettere di fare il regista o l'attore. spero che questo gianluca ariemma dopo questa pessima regia e prova di recitazione capisca che ha bisogno di studiare tanto e di crescere in pochino. Il teatro non va violentato in questo modo. Grazie per l'attenzione

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