27 luglio, 2014

Thanks for Vaselina: un carro di personaggi folli e tragici. Di Sara Bonci


Kilowatt Festival, Sansepolcro, Teatro alla Misericordia. Giovedì 24 luglio 2014

A tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari. Così viene introdotto “Thanks for Vaselina”, ultima produzione della compagnia friulana Carrozzeria Orfeo. Una frase che già preannuncia quanto può essere complicata e frastornata una famiglia. Una famiglia sicuramente fuori da comune quella che vediamo, composta da un padre transessuale-bisessuale che ha abbandonato la moglie e il figlio e dopo si è rifugiato in una bizzarra comunità pseudo religiosa; una madre dipendente dalle slot machine che deve badare alla prozia malata; un figlio frustrato e infuriato con entrambi i genitori; una ragazza tormentata dal suo essere grassa, che è stata buttata fuori di casa dal padre perché ambiguamente innamorata del fratello; un ragazzo stupido e impegnato nella lotta contro le multinazionali e lo sfruttamento dei polli. Un aggregazione di casi umani un po' paradossale e caotica, che mette insieme mondi diversi, ma sempre critici verso la realtà contemporanea e la Chiesa.

La drammaturgia, opera di Gabriele di Luca, è simpatica, ma troppo ridondante e ricca di volgarità e linguaggio televisivo, come se si rivolgesse solo alle menti ormai troppo abituate ai reality e alle soap opera. La vicenda gira attorno ad un privato traffico illegale di marijuana dall'Italia al Messico: dopo aver sfruttato il mingherlino fisico di un chihuahua, Fil e Charlie decidono di ricorrere ad una grassona che hanno incontrato per caso facendole credere che facendo da cavia per trasportare la droga salverà il fratello disabile dalle violenze psicologiche del padre. Il titolo rimanda alla strana tecnica che utilizza Lucia per inserire manualmente la droga all'interno del corpo della giovane ragazza.

Elemento contrastante dello spettacolo è sicuramente quello attoriale. Gabriele di Luca riesce dignitosamente ad esprimere il suo odio e il suo soffocamento, nonostante si riesca a cogliere ben poco dalle parole del compagno Massimiliano Setti. Beatrice Schinos a tratti rischia di cadere in un'aggressività finta e ridicola, ma si salva nell'immobilità, grazie alla voce calda e profonda che racchiude la mascolinità che manca invece al marito. Alessandro Tedeschi, per l'appunto, interpreta un personaggio ai limiti dell'assurdo e quasi irritante per chi davvero combatte con la propria sessualità. Infine Francesca Turrini, nei panni della ingenua Wanda, mostra un mondo interiore pieno di dolori nella lotta tra il suo corpo robusto e ricoperto da vestiti sgargianti e la sua voce, fragile e impotente.

Sara Bonci


THANKS FOR VASELINA
drammaturgia Gabriele di Luca
regia Gabriele di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
interpreti Gabriele di Luca (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schinos (Lucia), Alessandro Tedeschi (Annalisa), Francesca Turrini (Wanda)
musiche originali Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi
costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
disegni e locandina Giacomo Trivellini
organizzazione Luisa Supino
ufficio stampa leStaffette

coprodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria

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