Kilowatt Festival,
Sansepolcro, Teatro alla Misericordia. Giovedì 24 luglio 2014
A
tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari. Così viene
introdotto “Thanks for Vaselina”, ultima produzione della compagnia friulana
Carrozzeria Orfeo. Una frase che già preannuncia quanto può essere complicata e
frastornata una famiglia. Una famiglia sicuramente fuori da comune quella che
vediamo, composta da un padre transessuale-bisessuale che ha abbandonato la
moglie e il figlio e dopo si è rifugiato in una bizzarra comunità pseudo
religiosa; una madre dipendente dalle slot machine che deve badare alla prozia
malata; un figlio frustrato e infuriato con entrambi i genitori; una ragazza
tormentata dal suo essere grassa, che è stata buttata fuori di casa dal padre
perché ambiguamente innamorata del fratello; un ragazzo stupido e impegnato
nella lotta contro le multinazionali e lo sfruttamento dei polli. Un
aggregazione di casi umani un po' paradossale e caotica, che mette insieme
mondi diversi, ma sempre critici verso la realtà contemporanea e la Chiesa.
La
drammaturgia, opera di Gabriele di Luca, è simpatica, ma troppo ridondante e
ricca di volgarità e linguaggio televisivo, come se si rivolgesse solo alle
menti ormai troppo abituate ai reality e alle soap opera. La vicenda gira
attorno ad un privato traffico illegale di marijuana dall'Italia al Messico:
dopo aver sfruttato il mingherlino fisico di un chihuahua, Fil e Charlie
decidono di ricorrere ad una grassona che hanno incontrato per caso facendole
credere che facendo da cavia per trasportare la droga salverà il fratello
disabile dalle violenze psicologiche del padre. Il titolo rimanda alla strana
tecnica che utilizza Lucia per inserire manualmente la droga all'interno del
corpo della giovane ragazza.
Elemento
contrastante dello spettacolo è sicuramente quello attoriale. Gabriele di Luca
riesce dignitosamente ad esprimere il suo odio e il suo soffocamento,
nonostante si riesca a cogliere ben poco dalle parole del compagno Massimiliano
Setti. Beatrice Schinos a tratti rischia di cadere in un'aggressività finta e
ridicola, ma si salva nell'immobilità, grazie alla voce calda e profonda che
racchiude la mascolinità che manca invece al marito. Alessandro Tedeschi, per
l'appunto, interpreta un personaggio ai limiti dell'assurdo e quasi irritante
per chi davvero combatte con la propria sessualità. Infine Francesca Turrini,
nei panni della ingenua Wanda, mostra un mondo interiore pieno di dolori nella
lotta tra il suo corpo robusto e ricoperto da vestiti sgargianti e la sua voce,
fragile e impotente.
Sara Bonci
THANKS
FOR VASELINA
drammaturgia Gabriele
di Luca
regia Gabriele di
Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
interpreti Gabriele
di Luca (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schinos (Lucia),
Alessandro Tedeschi (Annalisa), Francesca Turrini (Wanda)
musiche originali
Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi
costumi e scene
Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
disegni e locandina
Giacomo Trivellini
organizzazione Luisa
Supino
ufficio stampa
leStaffette
coprodotto da Carrozzeria
Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con La Corte Ospitale,
Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria
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