03 giugno, 2014

“I VICINI”. UNA COMMEDIA SULLE PAURE DELL’UOMO MODERNO. Di Sara Bellebuono


Teatro Stabile, Bolzano. Dall’8 al 25 maggio 2014

Dall’ 8 al 25 maggio Fausto Paravidino ha portato in scena in prima mondiale al Teatro Stabile di Bolzano la sua nuova commedia dal titolo “I Vicini”. Uno spettacolo che, con la sua atmosfera inquietante e riflessiva, risulta estremamente moderno sia nella scenografia che nelle tematiche.
La commedia mette in luce le difficoltà delle relazioni umane e ha come protagonisti una coppia (Iris Fusetti e Fausto Paravidino), schiacciata da delle paure che inevitabilmente influenzano il loro rapporto. Greta è ossessionata dal fantasma di una vecchietta (Monica Samassa), una loro vicina di casa morta da poco che si manifesta spesso nella loro casa, ma che può percepire solo lei. Lui, invece, è terrorizzato dai nuovi vicini di casa (Sara Putignano e Davide Lorino), sobbalza ogni volta che sente bussare alla porta ed è diffidente nei confronti degli estranei. Egli inizialmente non riesce a capire il profondo rapporto di intimità e di confidenza che lega Greta ai vicini di casa: ai suoi occhi sono solo dei “nemici” pronti ad invadere la propria privacy. Proprio quando il protagonista decidere di mettere da parte ogni pregiudizio e affrontare questa sua paura facendo amicizia con i vicini, è Greta a soffrire. Molto intensa è la scena del litigio tra due protagonisti: entrambi ammettono di non comprendersi più e Greta afferma di aver sopportato le paure del suo compagno senza mai essere stata ascoltata veramente. La causa di questo distacco viene attribuita ai vicini, colpevoli di averli allontanati l’uno dall’altra, ma la forza che sembra muovere i personaggi come marionette è il fantasma della vecchietta che appare completamente nelle scene finali, raccontando la sua difficile storia nel periodo della guerra. La guerra, lo scontro, l’ostilità tra gli uomini rappresentano un altro tema affrontato nella commedia, che arriva al culmine quando il vicino, in un impeto di gelosia nei confronti della moglie, picchia con violenza il protagonista lasciandolo insanguinato sul pavimento.
Semplice ed essenziale, ma di grande impatto è la scenografia, costituita da due pareti bianche ai lati del palco completamente prive di addobbi. Su un lato è collocata una finestra e accanto ad essa vi è una stanza che rimane nascosta al pubblico. Dall’altro lato c’è la porta, l’oggetto più importante nello spettacolo perché segna il confine tra l’intimità della casa e l’esterno, ricco di insidie. Al centro del palco gli unici elementi presenti sono una poltrona, un divano e un tavolino. La scenografia, con i suoi colori candidi, crea un forte contrasto visivo con i vari momenti di tensione e di oscurità dello spettacolo.
Lo spettacolo di Paravidino, infatti, ha il potere di suscitare nello spettatore un mix di emozioni contrastanti. È ironico e divertente, ad esempio nella scena del primo incontro con la vicina di casa, in cui il protagonista dopo essersi presentato inizia una lunga digressione su Dio, facendo così precipitare il discorso in una serie di gaffe. In alcune scene lo spettacolo assume delle caratteristiche horror, in particolare quando il fantasma della vecchietta appare nell’oscurità o quando la finestra si spalanca all’improvviso. Il pubblico sobbalza anche ogni volta che la porta viene sbattuta o chiusa con violenza; condivide con il protagonista le stesse tensioni ogni volta che sente bussare e rimane nel dubbio: aprirà la porta? Saranno i vicini o sarà un’apparizione della vecchietta? Nello spettacolo non è definito il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato. Un esempio è la scena del secondo incontro tra il protagonista e la vicina. Lui sente bussare, apre la porta e la ragazza, in camicia da notte, gli getta le braccia al collo e lo bacia. È stato solo un sogno oppure è accaduto davvero? Tutti questi elementi permettono agli spettatori di essere coinvolti nella storia e nelle emozioni dei personaggi, lasciando a fine spettacolo la consapevolezza di non conoscere abbastanza noi stessi.

Sara Bellebuono


I Vicini
di Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Lorenzo Carlucci
musiche Enrico Melozzi
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti,
Davide Lorino, Monica Samassa,
Sara Putignano

1 commento:

  1. Bellissimo...sarà nel cartellone 2014/2015 del teatro Eliseo di Roma!

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