21 febbraio, 2014

"Pinocchio". Una fiaba eterna per continuare a sperare, sognando. Di Paolo Leone


Teatro Ghione, Roma. Dal 18 febbraio al 2 marzo 2014

Foto di Patrizio Cocco
Foto di Patrizio Cocco
Accuditeli, preservateli, cresceteli con grazia e cura estrema, perché ogni loro apparizione è poesia, è la magia del teatro, è l’erba fresca di un praticello che potrebbe diventare uno splendido campo fiorito. La “Compagnia dei Piccoli per caso” torna sul palcoscenico del teatro Ghione di Roma con una delle favole più belle del mondo, Pinocchio. Storia eterna, pregna di significati, messaggi, valori, dolori e dolcezze sempre attuali. Una favola che ha più di cento anni, ma che non dimostra una ruga. Introdotta, condotta e conclusa da un Pino Ammendola straordinario narratore, dall’alto di una scenografia mozzafiato (di Paolo Dore), che fa rimpiangere di essere seduti in platea, noi adulti (?) spettatori, i ragazzi della Compagnia danno vita, insieme a Simone Destrero bellissimo Geppetto, ad un vortice di emozioni. Non crediate che le loro interpretazioni siano “da bambini” e “per bambini”, nossignori…ognuno di loro è una sorpresa continua, entusiasmante, a tratti commovente.
  Si muovono con maestria sul palco nelle diverse fasi della storia, diretti con disciplina dalla regia originale e ricca di sorprese a cura di Veruska Rossi e Guido Governale (un plauso a tanta fantasia), recitando senza sbavature i propri ruoli. Un Pinocchio credibilissimo, un grillo parlante con il piglio dell’attore consumato, la fata turchina bella, dolce e con una dizione deliziosa, Lucignolo come te l’aspetti, il gatto e la volpe (una coppia da urlo, esilarante), i burattini che tremano davanti a Mangiafuoco-Albertazzi, presente in video, che accresce la ricchezza dello spettacolo. E tante altre sorprese, tra le quali alcune scene di bellezza assoluta, come il Paese dei Balocchi o il mare attraversato a nuoto, in fuga dalla bocca del pescecane. Il racconto prende vita dal letto di un bimbo a cui il papà (Ammendola) racconta la fiaba e magicamente continua sotto i loro occhi, in basso sul palco, tutti circondati da una selva di ombrelli bianchi e velatini che aiutano ad entrare senza indugi in un’atmosfera onirica, ricca di poesia. 

Foto di Patrizio Cocco
Tra una vicenda e l’altra, in cui i ragazzi fanno vivere la storia in un caleidoscopio di emozioni e colori, con l’aiuto dei costumi meravigliosi di Lisa Sorone e le luci calde di Gianluca Cioccolini, il grande Pino Ammendola, con carisma straordinario riesce ad emozionare gli spettatori con il suo racconto che precede e segue le scene interpretate dai giovani attori. Una grande prova, la sua, ricca di pathos e struggente tenerezza. Del resto, la storia di Pinocchio è per tutte le età anzi, forse più per i grandi che per i piccini. Il burattino-bambino è dentro ognuno di noi e il finale dello spettacolo, suggestivo e sorprendente, ce lo ricorda, con l’apparizione statuaria del narratore nelle vesti del protagonista. “Ma questa è un’altra storia…”

Accuditeli, preservateli, cresceteli con grazia e cura estrema, perché la poesia che stasera abbiamo ricevuto a piene mani non vada persa. Perché il teatro abbia un futuro in questa Italia sempre più grigia e abbrutita. Perché questi ragazzi crescano con l’umiltà, la disciplina necessaria e la consapevolezza che se si cade ci si fa male…”come tutti, Pinocchio!”. Spettacolo da non perdere, per continuare a sperare.

Paolo Leone


“Pinocchio”, di Carlo Collodi.
Con: Pino Ammendola, Simone Destrero e la partecipazione in video di Giorgio Albertazzi.
Compagnia dei Piccoli per caso: Alessio Selli, Lorenzo Zurzolo, Lavinia Loiaconi, Lucilla Colloridi, Andrea Amato, Lorenzo Vigevano, Gabriele Berti, Diego Tricarico, Paolo Pallottino, Valerio Felici, Giacomo Nasta, Daniele Felici, Valerio Montanari, Alessandro Martini, Giovanni Crisanti, Giovanni Nasta, Valerio Miduri, Giacomo Bertoni, Tommaso Sensi, Federico Bizzarri, Michele Di Giulio, Martina Saturni, Arianna Vita, Giulia Costantino, Flavia Busoni, Riccardo La Torre. Due cast che si alternano tra spettacoli serali e matinèe.
Regia e adattamento: Veruska Rossi e Guido Governale.

Scene: Paolo Dore; Costumi: Lisa Sorone; Sartoria: Bice Minori; Luci: Gianluca Cioccolini; Assistente alla regia: Ornella Leone; Aiuto regia: Fabiana Bruno; Organizzazione: Alessandra Bracaglia.

Nessun commento:

Posta un commento