09 novembre, 2013

"L'ultima ruota del carro" di Giovanni Veronesi. Il nostro giovane passato. Di Katya Marletta


Esordio in grande stile per l'ottava edizione del Festival Internazionale di Roma, o meglio del festival/festa come ama definirlo il suo il direttore artistico Marco Müller che apre ufficialmente la kermesse con "L'ultima ruota del carro" di Giovanni Veronesi. Umanità, ironia, sgomento, la commedia drammatica scritta e diretta dal regista toscano coinvolge e analizza attraverso gli occhi dell'uomo comune, il più ingenuo, le fasi cruciali della storia del nostro Paese, dagli anni '70 ad oggi. Il protagonista è Ernesto (Elio Germano), un uomo semplice che tenta di seguire le proprie ambizioni senza però mai perdere i valori veri della vita. Tappezziere, cuoco d’asilo, traslocatore, autista, comparsa del cinema. Insieme a lui e il suo migliore amico Giacinto (Ricky Memphis) e la moglie Angelina (Alessandra Mastronardi) lo spettatore ripercorre gli eventi salienti di quegli anni: il terrorismo con l'omicidio di Aldo Moro, tangentopoli, la fase crepuscolare del socialismo e del suo leader Bettino Craxi, la discesa in campo del sorridente Silvio Berlusconi e l'insinuarsi del berlusconismo, la globalizzazione. Magnifici Elio Germano e Haber.
La colonna sonora del film è composta dalla cantante Elisa, per la prima volta nel ruolo di compositrice per un film a distribuzione nazionale.


Katya Marletta

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