09 novembre, 2013

“Stavo pregando ma mi ero dimenticato di essere ateo”. Ennio Fantastichini è il BENIAMINO di Steve J. Spears diretto magnificamente da Giancarlo Sepe. Di Mario Di Calo


Teatro Ambra Jovinelli. Dal 7 al 17 novembre 2013 poi in tournée

Andato in scena per la prima volta a Londra al Mayfair Theatre per volontà di Gordon Chater che lo trasforma con la sua interpretazione immediatamente nel grande successo THE ELOCUTION OF BENJAMIN FRANKLIN è scritto nel 1976 da un giovane australiano ancora alle prime armi, Steve J. Spears; si racconta di Robert George O’Brien, cinquantenne gay non dichiarato, maestro di recitazione e logopedista di una sedicente Accademia di Arti Drammatiche di Elocuzione Shakespeariana che per tirare avanti dà lezioni private, tutto fila liscio nella sua grigia vita, fra sognanti notti a letto con Mick Jagger, lunghe chiacchierate al telefono col suo amico di sempre Bruce e gomitate per cercare approvazioni gratuite al busto di William Shakespeare. Ogni tanto ama travestirsi da donna ma tutto rimane fra le quattro mura di casa fino a quando non arriva a prender lezioni e a guarire dalla sua balbuzie il dodicenne Benjamin Franklin, e il riferimento al ben più noto fustigatore dei costumi americani e padre fondatore degli stati uniti non è a caso. Ben presto fra i due, insegnante ed allievo, si instaura un consenziente legame di affetto e una sottile quanto delicata dipendenza sessuale senza mai sfociare in nulla di fisico.
Ma il mondo circostante ai due malcapitati vede di malocchio questa, diciamo, relazione e denuncia la situazione ed il disgraziato O’Brien si ritroverà così in una clinica psichiatra a scontare le sue pene dove inevitabilmente trascorrerà gli ultimi anni della sua vita fino al tragico epilogo.
Pièce delicata e a tratti spassosa ed ancora attualissima incentrata sullo sforzo di comprendere la pedofilia e le ragioni che la generano e sull’intolleranza sessuale da parte di una società ancora con grossi problemi di apertura verso nuove identità ancora tutte da codificare.
In Italia ha interessato nel corso degli anni attori come Guido Cerniglia, Arnoldo Foà, Antonio Salines, che si sono cimentati con questo straordinario cavallo di battaglia per attore monologante, che, nonostante gli anni, non mostra crepe, al contrario è di estrema attualità.
Giancarlo Sepe da sempre attratto da questo testo, lo fa diventare semplicemente BENIAMINO, lo adatta e lo mette in scena per la prima volta al Festival dei Due Mondi di Spoleto al Teatro Caio Melisso nel luglio del 2012 con l’interpretazione di Paolo Ferrari ed ora sempre per la Bis Tremila s.r.l, che produce lo spettacolo, lo ri-visita e lo ri-ispeziona, lo ri-esamina con e per Ennio Fasntatichini.
Sospende tutta l’azione in un immenso spazio nero con solo tre veneziane nere a far da fondale, adatta e riduce il lungo testo a cinque tappe, come cinque sono le piccole pedanine/praticabili in proscenio dove sono distribuiti i pochi ma essenziali oggetti di scena: cinque stazioni quindi del calvario di questo povero imbelle e nostro contemporaneo miserabile cristo, che con l’inevitabile e preziosa collaborazione e cura di Harmonia Team crea uno strato sonoro, sottile e persistente, che per tutta la durata dello spettacolo attraversa trasversalmente con toni di evanescenza, preziosi ed incisivi, creando un’atmosfera di assoluta rarefazione ma lascia assolutamente libero il suo attore agli inevitabili giochi attorali che il testo offre generosamente su di un piatto d’argento.
Ennio, Fantastichini dal canto suo, microfonato fin dall’ingresso in scena, fa dell’uso del microfono un modo per esaltare le sue qualità tonali, non esagera mai nel tratteggiare un carattere che potrebbe far cadere nelle facili insidie del personaggio, non si dimena mai ma tiene con mano sicura le briglie della corsa al massacro, si gioca al travestimento, si gioca a telefonare all’amico di merende, si gioca a interloquire con l’allievo prediletto, si gioca a cercare inutili approvazioni col busto del Bardo unico elemento decorativo della scena, tutto è alluso e tutto è ricercato, fino all’unico momento in cui esplode la luce, quando in clinica deve finalmente fare i conti con un inevitabile destino prescritto dalle regole della pur corrotta società. Il suo immolarsi come capro espiatorio è riscattato dalla lettera che stringe al cuore prima di pronunciare per l’ultima volta il nome del suo amore.

Mario Di Calo


dal 7 al 17 novembre poi in tourne
Bis Tremila s.r.l.
presenta
BENIAMINO
di Steve J. Spears
con Ennio Fantastichini
voce al telefono Pino Tufillaro
musiche a cura di Harmonia Team
regia Giancarlo Sepe
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe 43

Roma

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