12 ottobre, 2013

Sal Da Vinci in “Carosone, L’americano di Napoli”. Di Giuseppe Nappa


Napoli, Teatro Diana. Giovedì 10 ottobre 2013

Il primo musical dedicato a Renato Carosone. Di Giuseppe Nappa
“C’era una volta l’americano di Napoli, c’era una volta un maestro armato di sorriso, c’era una volta una canzone travestita da commedia all’italiana, o forse era il contrario”.
Queste sono parole che descrivono molto bene Renato Carosone, un musicista eccezionale che ha rivoluzionato a modo suo la musica italiana lasciando tracce anche a livello internazionale.
“Carosone, l’americano di Napoli” è un musical, interpretato magistralmente dal noto artista Sal Da Vinci. Un musical che ha voluto sperimentare qualcosa di diverso, ha voluto rinnovare completamente una tradizione grandissima che non racconta della vita di Carosone ma la sua arte, attraverso il suo “pianofortissimo”. La scusa, se possiamo definirla così, per raccontare è la scommessa di un giornalista, ossessionato dalla vita di Carosone, che vuole scoprire a tutti i costi il motivo dell’uscita di scena del maestro, per convincere la Rai a girare una fiction su di lui. I dirigenti della tv quindi gli chiedono di aggiungerci un po’ di sesso, gossip e scandali. Così inizia questo vortice di ricordi, attraverso un dialogo tra il giornalista, Carosone e il suo trio (Di Giacomo e Van Wood), i quali dimostreranno l’attualità delle sue canzoni, ancora oggi ballate in discoteca, come “Tu vuò fà l’americano”, ma anche cantate negli stadi o nei teatri. Davvero tanta ottima musica e un Sal Da Vinci che ha saputo perfettamente vestire i panni di Renato, ma in una versione tutta sua. Nello spettacolo trovano anche spazio video contributi di Fiorello, Pino Daniele, John Turturrom, Carlo Verdone, Manu Chao, Renzo Arbore, Vincio Campossela. Usati appunto per dirci che tutti noi possiamo definirci dei carosoniani. Davvero giovane il cast che affianca il protagonista, il leader dei Posteggiatori tristi Pietro Botte nei panni di Van Wood, lo scatenato Giovanni Imparato nei panni di Gegè Di Giacomo, Forlenzo Massarone in quelli di Fred Buscaglione, Lello Radice in quelli del giornalista e Claudia Letizia in quelli di Maruzella. Il tutto impreziosito da un corpo di ballo composto da sarracini e maruzzelle, davvero molto bravi. Anche i costumi riescono a ricostruire perfettamente un’era lontana, quella degli anni ‘50. Il testo è di Federico Vacalebre, biografo ufficiale del cantapianista napoletano, la regia invece è di Fabrizio Bancale con gli arrangiamenti di Lorenzo Hengeller e le coreografie di Ferdinando Arenella.
Uno spettacolo costruito sull’interazione tra presente e passato, ma davvero molto emozionante, musicisti dal vivo e remix messi a punto da un dj sempre presente in scena. Un musical tutto da vedere, che ci fa cantare e ballare insieme a loro, perché in fondo è vero che tutti noi siamo un po’ “carosoniani”.


Giuseppe Nappa


Con Pietro Botte (Peter Van Wood), Giovanni Imparato (Gege’ Di Giacomo), Claudia Letizia (Maruzzella), Forlenzo Massarone (Fred Buscaglione), Lello Radice (Tony il giornalista). con il Trio Carosone suonano : Rocco Di Maiolo (sax e clarino), Gaetano Diodato (contrabbasso), Annibale Guarino (sax), Pino Tafuto (piano), Roberta Monticelli ( Dj dischi ); il corpo di ballo delle Maruzelle e dei Sarracini è composto da Danilo Aiello, Sandra Antricetti, Livia Borgonuovo, Marco Ciullo, Tatta Giampaolino, Sara Sagnelli, Aniello Schiano di Cola, Gianluca Giovanni Schiano

Arrangiamenti musicali Lorenzo Hengeller remix Gransta msv

coreografie Ferdinando Arenella scenografia Massimiliano Pinto

Regia di Fabrizio Bancale
Arrangiamenti di Lorenzo Hengeller

1 commento:

  1. Immenso Carosone! Ben vengano spettacoli come questo che ne onorano la memoria!!

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