22 luglio, 2015

INFELICITA', TRADIMENTO, IMPERFEZIONE: IL MIX PERFETTO PER IL “VERO” AMORE: TRE MAGNIFICI SCAPOLI DI TEATRO A CUNZUME'. Di Francesco Pace



Terme Stufe di Nerone a Bacoli. Domenica 19 Luglio 2015

Siamo proprio sicuri che l'Amore, l'incontrare l'anima gemella siano sinonimo di felicità, verità e di rispetto reciproco? Abbiamo piena convinzione che sposarsi sia coronare il nostro sogno d'amore lungo, magari, quasi una vita? E' giusta l' equazione amore = felicità? Secondo un'attenta analisi delle relazioni interpersonali intercorse nella villa delle sorelle Weddingspree sembra proprio di no. Almeno per loro, protagoniste di “Tre magnifici scapoli”, divertente ed ironica pièce andata in scena il 19 Luglio nel suggestivo scenario delle Terme Stufe di Nerone a Bacoli, nell'ambito della Rassegna “Teatro alla deriva”, e presentato dalla Compagnia Teatro a Cunzumè. In un'ambientazione che ricorda quella dei romanzi della scrittrice inglese Jane Austen, il testo, scritto da Claudio Buono, per la regia di Giovanni Merano, ci presenta la storia di tre gemelle eccentriche e quasi disperate alla ricerca di marito.
Da tempo le tre sorelle, rovesciamento ironico delle Ol'ga, Masha e Irina cechoviane,  ricevono nella loro villa dell'Essex tre pretendenti alla loro mano ma ogni giorno “l'affare” non va in porto e le donne si ritrovano nuovamente sole. Sembra tutto perduto quando, finalmente si presentano al loro cospetto tre uomini, o meglio, tre scapoli che non sembrano avere in nessun modo le qualità di futuri mariti: un impotente, un omosessuale e un omicida. Tre uomini imperfetti quindi, assolutamente da scartare nella scelta di un marito: ma non per le sorelle Weddingspree che pare abbiano trovato proprio ciò che stanno cercando. Per Emma, Sarah e Kate Weddingspree infatti la felicità consiste appunto nell'essere rese infelici da tre uomini altrettanto infelici e imperfetti: più i tre uomini gli promettono di essere portatori di guai e disgrazie durante la futura vita matrimoniale, più loro risultano estasiate, contente, sicure di aver trovato gli uomini delle proprie vite. Tutto “perfetto” (o meglio imperfetto) sembrerebbe se non fosse per il fatto che in realtà l'omicida, per un piccolo dettaglio riguardante la provenienza della sua vittima, non può essere considerato più imperfetto, anzi l'opposto. Non può più rendere la propria donna infelice proprio perché è un “magnifico scapolo”. I matrimoni non vanno più in porto e le sorelle si ritrovano nuovamente sole.
Quello rappresentato in “Tre magnifici scapoli” è quindi un amore rovesciato, assurdo, lontano dagli stereotipi tradizionali in cui i nostri luoghi comuni lo identificano. L'amore è convenienza, intrigo, segreti e, perchè no, delitto. Tutto questo è perfettamente riconoscibile e ravvisabile nella struttura e nel taglio registico dato da Giovanni Merano al quale va dato merito di aver fatto emergere,  grazie anche ad una sapiente scelta di musiche e luci, l'ironia e il sarcasmo che il testo porta con sé. Quello che traspare nella sua regia però è anche la convinzione per le Weddingspree che il vero amore non esiste o quantomeno non è quello che noi immaginiamo. Un plauso va anche agli attori Francesco Saverio Esposito, Paolo Gentile, Grace Lecce, Carlo Liccardo, Serena Pisa, Shanti Tammaro i quali, indistintamente, hanno dato prova di possedere grandi capacità attoriali soprattutto per quanto concerne il ritmo, l'interpretazione (che si prestava a molti cambi di intenzione durante tutto lo spettacolo) e l'armonia dei movimenti. Degni di nota anche i costumi d'epoca realizzati da Federica Del Gaudio e la scenografia minimale ma evocativa (propria del Terzo Teatro) di Anna Seno.
Tre magnifici scapoli”, già rappresentato questo inverno in diversi teatri di Napoli e ripensato per questa nuova location, nonché vincitore è stato l'ultimo appuntamento della fortuna rassegna “Teatro alla Deriva”, giunta alla terza edizione. Particolarità della manifestazione, nata da un'idea di Ernesto Colutta e che vede la direzione artistica di Giovanni Meola, è lo spazio scenico teatrale: quello di “Teatro alla Deriva” non è un semplice teatro all'aperto, ma qualcosa di più. Gli spettacoli infatti prendono vita su una zattera posta al centro del laghetto artificiale del Complesso bacolese: il teatro quindi esce fuori dal teatro, donando agli spettacoli una nuova atmosfera maggiormente evocativa e sublime.

Francesco Pace


SCHEDA DELLO SPETTACOLO

TEATRO A CUNZUMè
presenta:
Tre magnifici scapoli
di Claudio Buono
Regia: Giovanni Merano
Assistente alla regia: Fabio Balsamo
con: Francesco Saverio Esposito, Paolo Gentile, Grace Lecce, Carlo Liccardo, Serena Pisa, Shanti Tammaro
Costumi: Federica Del Gaudio
Scenografia: Anna Seno
Grafica: Daniela Molisso
Ufficio stampa di compagnia: Emma Di Lorenzo

Nessun commento:

Posta un commento