04 agosto, 2013

"A big Nightmare Music", con Igudesman & Joo. Come divertirsi con i classici. Di Stefano Duranti Poccetti


Cortona Mix Festival, Cortona, Piazza Signorelli. Sabato 3 agosto 2013

Come divertirsi e divertire con la musica impegnata? A questa domanda possono rispondere molto bene "Igudesman & Joo", due musicisti - un violinista e un pianista - capaci di rendere un Mozart o un Rachmaninov buffoneschi. Il loro repertorio è vario e va dai compositori appena citati fino al tango o ai grandi classici della colonna musica, dove le musiche di Ennio Morricone diventano un pretesto perché i performer in scena possano travestirsi da due pistoleri per simulare alla maniera farsesca una delle scene più famose della cinematografia di Sergio Leone. Questa caratteristica del trasformismo è fondamentale, visto e considerato che le gag portate in scena dai due personaggi sono in certi casi composte da un contenuto narrativo, dove un elemento costumistico diventa fondamentale.
Si sarà capito che parlando di Igudesman & Joo parliamo non soltanto di due musicisti, ma di due performer a tutto tondo, che trasformano il palco del Mix Festival in un varietà piacevole e divertente. La rassegna delle "buffonerie musicate" è abbastanza vasta e io, solo a titolo di esempio, parlerò di "Tambourin Chinois (Kung Fu Violin)", in cui Igudesman, evidentemente travestito da maestro di Kung Fu, fa uso del suo violino come fosse una vera e propria Katana, suonando intanto una famosa sonata di Fritz Kreisler, accompagnato al pianoforte da Joo, alla tastiera sempre con la sua buffonesca gestualità e con le sue smorfie caricate e divertenti.
Igudesman & Joo sono due artisti completi: si sanno muovere sul palcoscenico, sanno recitare, sanno cantare e, naturalmente, sanno suonare e lo fanno veramente molto bene esplorando i repertori più diversi.
Merito va anche all'Orchestra Toscana, che accompagnando l'intera esibizione è stata capace di decontestualizzarsi dal consueto e appropriato modo di portare al pubblico i brani musicali proposti, a favore di un modo rilassato, divertito e buffonesco, dove l'orchestra è stata anche delle volte chiamata ad alzarsi dagli sgabelli per suonare in piedi - anche danzando!
Una serata in definitiva piacevole, che tramite il riso può fare avvicinare alla musica colta anche i meno appassionati. Unica pecca è che lo spettacolo sarebbe potuto essere forse più breve e in certi frangenti è caduto in un po' di ripetitività e ridondanza, cosa che può avere disperso in un certo senso la freschezza comica.


Stefano Duranti Poccetti

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