20 marzo, 2016

Fari a vista per "Piccola Antigone e Cara Medea" all'Elicantropo dal 17 marzo 2016. Di Marina Cioppa


Teatro Elicantropo, Napoli. Sabato 19 marzo 2016

"Piccola Antigone e Cara Medea" al Teatro Elicantropo di Napoli. In una serata al femminile Teresa Ludovico, regista e attrice dello spettacolo, è anche sulla scena per interpretare Antigone e Medea. Lo spettacolo è firmato Teatro Kismet OperA.
La Ludovico mette in scena due testi di Antonio Tarantino, premio Ubu edito da Ubulibri. "Piccola Antigone" è la prostituta anziana e sfiorita che ripete "il mestiere è il mestiere", educa i suoi clienti alla pulizia del corpo e spiega loro le richieste che può soddisfare non escludendo il sovrapprezzo per misure extra.
Il suo ultimo cliente sarà Edipo e si riconosceranno. "Cara Medea" è una deportata che percorre l'Europa nel dopoguerra per tornare dal suo Giasone, ha ucciso i suoi figli e li ha bruciati e ne trascina le ceneri raccolte in due sacchi. Giasone le ha mentito da sempre, ma lei cerca di ritrovare il suo amore di gioventù.
In cartellone per i vent'anni dell'Elicantropo, uno spettacolo sulle righe che cerca lo scandalo e l'irriverenza ma che stentatamente suscita l'applauso finale. I fari a vista regolati con lentezza incorniciano tardivamente gli attori seguendone la posizione, ne consegue una regia scarna e quasi sperimentata. Il volto scarnito e a tratti arcigno dell'attrice si presta bene al testo del drammaturgo bolzanino che viene rivisitato con attività di ritmica vocale. L'epilogo di entrambe le tragedie sta nel lancio di fiori rossi, perché se si passeggia insieme non conta il numero dei passi.

Marina Cioppa


Piccola Antigone e Cara Medea

di Antonio Tarantino, regia Teresa Ludovico, con Teresa Ludovico e Vito Carbonara, spazio e luci Vincent Longuemare

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