04 febbraio, 2016

“Norma” al Verdi di Trieste: un’edizione giovane in cui regia e direzione sanno darsi la mano. Di Paola Pini


Trieste, Teatro Giuseppe Verdi. Dal 29 gennaio al 6 febbraio 2016

Foto Fabio Parenzan
Scontro fra mondi diversi, quello arcaico da una parte, lunare, legato ad antichi culti con regole ferree e immutabili, in cui la relazione fra gli uomini ha significato,ed un altro “più evoluto”, arrogante e senza scrupoli, incapace di cogliere la portata delle tragedie personali e sociali che riesce a provocare con la propria faciloneria. Un universo in cui l’arte della veggenza, prerogativa femminile, si ritrova inerme di fronte alla forza di una passione colma di facili promesse, a tal punto travolgente da spingere all’abbandono della propria essenza e delle proprie radici, ma che si rivela nella realtà concreta del tutto ingannevole, di scarso valore e inconsistente. Cosa resta di fronte al tradimento subito, ma anche agito nei confronti del proprio popolo? L’amicizia fra due donne, entrambe deluse, ed il rispetto di se stesse. Questo, in estrema sintesi, il soggetto di “Norma”che Vincenzo Bellini scrisse, supportato dal libretto di Felice Romani la cui prima, alla Scala il 26 dicembre 1831, non ebbe il successo di cui godette successivamente.
 

Foto Fabio Parenzan
L’allestimento messo in scena a Trieste, grazie ad una coproduzione fra tre Fondazioni, quella del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, del Teatro Comunale di Bologna, della Lirico Sinfonica Petruzzelli e dei Teatri di Bari, riprende con Oscar Cecchi la regia realizzata da Federico Tiezzi per il Petruzzelli di Bari nel 1991, con le scene di Pier Paolo Bisleri su un’idea di Mario Schifano, l’artista romanoscomparso nel 1998. Era stata la prima prova lirica del regista che fino ad allora si era dedicato esclusivamente alla prosa. Per l’occasione era stata scelta un’ambientazione netta, essenziale, con chiari riferimenti alla pittura neoclassica di Jacques-Louis David, nella quale il disegno delle luci (realizzato a Trieste da Francesco Sivi) è fondamentale, assieme alla gestualità dei cantanti in scena, nei duetti e nei terzetti  e,  a maggior ragione, nelle scene corali. 

Foto Fabio Parenzan
La presenza di Marina Rebeka, al suo debutto a Trieste, che interpreterà a breve Norma anche al Metropolitan di New York, ha suscitato curiosità e interesse,entusiasmando il pubblico della prima come non si era visto da tempo: in un teatro molto affollato, gli applausi a scena aperta ed una lunghissima standing ovation alla fine dello spettacolo hanno dimostrato l’apprezzamento per la soprano. Anna Goryachova (Adalgisa) ha dato ottima prova di sé e Sergio Escobar (Pollione) si è dimostrato adatto al ruolo.Andrea Comelli è stato un ottimo Oroveso e così, nei rispettivi ruoli, anche Motoharu Takei (Flavio) e Namiko Kishi (Clotilde). 

Foto Fabio Parenzan
Il secondo cast, ha saputo trasmettere in modo naturale le emozioni che la musica di Bellini sa suscitare, con i tre coprotagonisti SaioaHernàndez (Norma),Nidia Palacios (Adalgisa) eRubens Pelizzari(Pollione) in perfetto equilibrio reciproco. Il Coro (diretto dal M° Fulvio Fogliazza) e l’Orchestra della Fondazione Lirica hanno dato ottima prova di sé, diretti con grande maestria e presenza da  Fabrizio Maria Carminati in un’opera da lui stessa definita“molto difficile dal punto di vista interpretativo”, con una partitura irta di difficoltà tecniche e vocali.
La presenza di MotoharuTakei e Namiko Kishi costituisce un’ulteriore novità, segnando l’inizio di una collaborazione fra la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e la Fondazione Musicale Sawakami Opera di Tokyo, grazie alla quale sarà possibile ascoltare nel corso della stagione giovani artisti giapponesi emergenti.

Paola Pini


NORMA, tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini
Maestro Concertatore e Direttore Fabrizio Maria Carminati
Regia Federico Tiezzi, ripresa da Oscar Cecchi
Scene Pier Paolo Bisleri e Mario Schifano
Costumi Giovanna Buzzi
Maestro del coro Fulvio Fogliazza 
Allestimento in coproduzione tra Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in collaborazione con la Sawakami Opera Foundation
Pollione (tenore): Sergio Escobar (29, 31/I - 4, 6/II), Rubens Pelizzari (30/I - 2/II)
Norma (soprano): Marina Rebeka (29, 31/I - 4, 6/II), SaioaHernàndez (30/I - 2/II)
Adalgisa (soprano): Anna Goryachova (29, 31/I - 4, 6/II), Nidia Palacios (30/I - 2/II)
Oroveso (basso): Andrea Comelli
Clotilde (soprano): Hanna Yevtiekhova
Flavio (tenore): MotoharuTakei

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