23 febbraio, 2016

Marchette in trincea, di Lillo & Greg. Un breve incontro con Marco Fiorini e Monica Volpe. Intervista di Paolo Leone


Tornano in teatro Lillo&Greg, un marchio di garanzia ormai nell’ambito della comicità surreale. Ogni loro commedia è un successo e ora stanno per tornare in palcoscenico con Marchette in trincea – work in regress. Dal 23 febbraio potremo vederli al Teatro Brancaccio di Roma, ospitati dopo il disastro della palazzina sovrastante il Teatro Olimpico, dove erano in cartellone. Nel cast, Dora Romano, Monica Volpe (giovane attrice e doppiatrice, con loro nel film Un Natale stupefacente, di Volfango De Biasi) ed un volto noto del teatro brillante, Marco Fiorini. Protagonista negli anni in tante commedie di successo, spesso in coppia con Marco Falaguasta, Marco aveva già lavorato con Lillo & Greg in teatro. “Si è vero” – ci dice Marco – “ho lavorato ne L’uomo che non capiva troppo, nel 2012, e la stagione passata ne Il mistero dell’assassino misterioso”.

Marco, tu hai tanta esperienza nel teatro brillante. Come ti sei trovato con la comicità così particolare di Lillo & Greg?

Lavorare con Lillo & Greg è una esperienza diversa. La loro peculiare comicità impostata su tempi chirurgici e sul gioco di entrata e uscita continua dalla storia, in una sorta di metateatro, obbliga l'interprete ad un costante adattamento a questa esigenza per supportare al meglio la loro enorme forza comica. Apprezzo molto però lo spazio che loro lasciano agli attori sul palco, sia dal punto di vista di importanza di ruoli, che da quello della creatività. È ovvio che il pubblico vuole vedere loro due  protagonisti della scena, ma c'è da parte loro la consapevolezza che l'apporto creativo e interpretativo degli altri attori non può far altro che migliorare il prodotto finale. Grande esempio di professionalità. E poi preparare lo spettacolo con questi due mostri di comicità è un divertimento unico.

Che tipo di spettacolo vedremo con questo Marchette in trincea?

Vedrete uno spettacolo molto divertente, espressione tipica del loro linguaggio teatrale ricco di raffinato humor, allestito con una splendida scenografia caratterizzata da diversi cambi scena, e un disegno luci davvero sorprendente. Un atto unico adatto a tutti, una storia godibile, con grande ritmo e con due sorprese finali!

La storia è quella di una sgangherata compagnia teatrale in scena con una brutta commedia sull’invasione nazista del ’43. L’assenza di pubblico e quindi di incassi, li fa precipitare nel baratro dei debiti e nell’impossibilità di estinguere le rate di un’ipoteca accesa per l’allestimento.. Un ufficiale giudiziario inizia a pignorare costumi, luci e attrezzature, trascinando la commedia in una messa in scena sempre più misera. Poco prima del tracollo finale, un imprenditore tedesco sembra restituire speranza alla Compagnia, ma pretenderà di inserire slogan pubblicitari nel testo e di imporre un’attricetta con pochi scrupoli, di cui è invaghito. Paradossalmente, i pacchiani mutamenti dello spettacolo ottengono consensi dalla critica intellettuale, che crede di vedere nello spettacolo una feroce satira di costume. L’apparizione di un bizzarro consulente finanziario determinerà l’ultimo, assurdo cambiamento.
“E’ una commedia surreale ma molto attuale” – ci dice Monica Volpe – “Il mio ruolo è quello dell’attricetta che sfrutta il sentimento dell’imprenditore tedesco per scalare la notorietà. A lei non importa niente della qualità, vuole solo andare in tv”.  “Lavorare con Lillo & Greg è molto divertente, loro prendono un aspetto della realtà e lo estremizzano fino a farlo diventare surreale, sono bravissimi in questo.”

Marchette in trincea sarà in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 1° aprile e nella prossima stagione andrà in tournèe.


Curata da Paolo Leone

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