28 novembre, 2015

Recensione con intervista al regista. "L’Incanto di Natale". Biografia di una Donna, della sua forza, del suo amore. Di Flavia Severin


Teatro San Luigi Guanella, Roma. Venerdì 27 novembre 2015

Luci colorate, decorazioni natalizie, pacchi regalo adagiati sotto l’albero per i bambini che impazienti bramano l’arrivo di Babbo Natale: in questa atmosfera appare la protagonista Alba, interpretata dalla splendida Laura Troschel, che si dondola sulla sua fedele sedia Agata, mentre ricorda con fare nostalgico il suo percorso che l’ha portata a stare con il suo amato Adriano, Stefano Antonucci. E’ felice, perché ha la vita che ha sempre voluto, con i suoi figli e rispettivi consorti, con le sue nipotine, con tutto l’Amore intorno a lei. La sua famiglia è lì, è il suo angolo di paradiso terrestre ed è il bene più prezioso che possa renderla felice. Riesce anche a godersi il figlio Giacomo, Roberto Leocata, affetto da autismo, ma che è riuscito dopo anni a parlare e ad esprimersi con il mondo esterno anche con le parole e non solo con i suoi disegni colorati.

La vita degli attori scorre serena durante la Vigilia, i valori della famiglia, anche se allargata, sono saldie si respira il vero Natale, la vera pace, il vero amore. Amore che ha fatto scegliere Adriano di restare con la sua Alba e non partire per l’Australia anni prima, di far vincere il suo amore per lei e far venir meno l’avventura. Lo stesso amore che gli ha fatto scegliere di assumersi la responsabilità di crescere i figli della protagonista con lei stessa, nonostante uno di loro fosse più fragile e andasse protetto dal mondo degli adulti, i quali hanno perso quella purezza che in lui vive ancora. L’autismo, infatti, disturbo neuro-psichico,lo riduce a un vulnerabile cucciolo di uomo sperso in una foresta buia, barricato in quel suo personale universo dal quale non può uscire e dal quale è difficile far entrare gli altri e farsi capire.

Un’ora e mezzo circa di spettacolo in cui non pensi più a nulla, sei ipnotizzato e anche divertito: sei a casa. Riesci a dimenticare tutto, entri nella pelle dei personaggi, riesci a percepire le sfumature di ogni stato d’animo, è totale empatia e affidamento. Senti la forza di Alba e del suo essere Mamma e Nonna, senti la forza della sua intensità di Donna e il suo Amore per la vita, che non ci fa smettere di sognare con lei. Pochi spettacoli, seppur tecnicamente di alto livello, riescono a trasmettere tutto questo, perché qui Alba riesce a portarci per mano e ci accoglie nel suo mondo, facendoci ascoltare il suo cuore di Donna: spettacolo assolutamente da non perdere.

Anche il cast di attori è davvero molto affiatato, con volti noti, come Niccolò Centioni, (Rudy Cesaroni) nel ruolo del figlio Filippo, che porta energia e risate all’interno della famiglia, insieme ad Alex Adinolfi, in arte il napoletano Giovanni, genero di Alba, che col suo umorismo partenopeo contagia tutta la platea facendo partire applausi spontanei, e certamente tutte le ragazze, figlie affettuose, e donne dalla forte personalità.

Flavia Severin




In scena dal 27 Novembre al 6 Dicembre al Teatro San Luigi Guanella 36/M, Roma

Regia Pier Luigi Nicoletti
Autrice Paola Nicoletti

Laura Troschel – Alba, protagonista
Stefano Antonucci – Adriano, grande amore di Alba

Francesca Simonelli – Cristina, figlia di Alba
Alex Adinolfi – Giovanni, marito di Cristina
Carlotta Varchi – Carlotta, figlia di Cristina e Giovanni
Veronica Nebbia – Valeria, figlia di Alba
Alessandro Gerard – Alessandro, marito di Valeria
Ginevra Boncori – Ginevra, figlia di Valeria ed Alessandro

Niccolò Centioni – Filippo, figlio di Alba
Roberto Leocata – Giacomo, figlio autistico di Alba

Simone Pulcini – Luca, figlio del fratello di Adriano
Francesca Petretto – Beatrice, moglie di Luca

Cristina Cristilli – Cecilia, vicina di casa di Alba

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