13 novembre, 2015

Claudio Insegno. " Un bravo regista è colui che mette tutti insieme in un unico stato d’animo". Intervista di Claudia Conte


Cari lettori,
oggi la vostra Claudia Conte intervisterà per voi un attore e regista di grande talento, Claudio Insegno!

Claudio, come e quando nasce in te la passione per il cinema?

Credo che sia nata quando ero molto piccolo. I miei ci portavano spesso al cinema. E vicino casa mia c’era un cinema che faceva i film di ‘seconda visione’, costava pochissimo e io il pomeriggio andavo con i miei amici a vedere di tutto! Dai film con ‘Franco Franchi e Ciccio Ingrassia’ ai film di fantascienza. Insomma, mi sono visto e ancora oggi vedo di tutto. Andare in una sala cinematografica e guardare un film mi fa tornare bambino.

Parlaci del tuo ultimo film "Effetti indesiderati" con Biagio Izzo e Massimiliano Gallo.


Un film con un risultato inaspettato. Avevo già fatto con loro un film un anno fa che non è mai uscito e forse mai uscirà: All’Improvviso Un Uomo. E così, grazie al produttore Salvatore Scarico, ci siamo riuniti per questa commedia tutta campana! L’intento era quello di sensibilizzare il pubblico sul problema della ‘terra dei fuochi’ facendoli ridere. E sembra che ci siamo riusciti. Con pochi mezzi ma con una grande voglia di stare insieme e divertirci è nato un piccolo gioiello. Non rimarrà nella storia, ma rimarrà nel cuore di chi ci ha partecipato e di chi lo vedrà!

Da molti anni insegni recitazione e hai fondato assieme a tuo fratello Pino la scuola di recitazione Accademia Corrado Pani a Roma. Che insegnante sei?

Purtroppo l’Accademia che avevo con mio fratello da 4 anni è chiusa, ma ora ne ho aperta un’altra che si chiama C.T.C. Casa del Teatro e Del Cinema e l’unico direttore artistico sono io. Tutto questo perché avevo voglia di continuare il percorso che avevo intrapreso con mio fratello che, oltre ad essere un buon percorso didattico, era un modo per instradare e introdurre questi ‘poveri’ ragazzi in un mondo troppo difficile da capire quando si è molto giovani. In fondo io non sono un vero e proprio insegnante. Io sono una persona che ha ormai molta esperienza con una gran voglia di divederla con tutti coloro che se lo meritano e che abbiano la voglia e i numeri giusti per poter far parte di questo difficile mondo. Insomma, mi piace aiutare, non insegnare. 

Cosa significa per te essere un bravo regista?

Un bravo regista deve saper capire gli attori, i tecnici, i macchinisti, i costumisti, gli scenografi, i truccatori… è colui che mette tutti insieme in un unico stato d’animo. E li guida verso una vittoria sicura. E se uno spettacolo o un film non riesce molto bene non ci si deve perdere d’animo e mai abbattersi. Per fortuna non siamo dei chirurghi che devono fare operazioni a cuore aperto. Quindi se una cosa va male non uccidiamo nessuno! 

Nel corso della tua carriera di attore qual è il personaggio che hai amato di più e perché?

Ne ho diretti tanti di attori e ho anche recitato con molti di loro. Quello che ho amato più di tutti è stato quello che mi ha dato il coraggio ad intraprendere questa strada: Gino Bramieri. Era un grande artista, un grande uomo e un grande amico. Sono tre qualità che non tutti hanno. E sono fondamentali per fare questo mestiere. Lui mi ha cresciuto. Forse per troppo poco tempo, ma mi è bastato per farmi amare questo mestiere.

Sei un volto noto di fiction e film di successo. Il tuo rapporto con il cinema e la televisione?

Cominciamo col dire che non sono un volto noto di fiction e di cinema perché ne ho fatto poca! E non sono un volto noto della televisione perché ne ho voluta fare poca! E anche perché non mi hanno chiamato così tanto da poter diventare famoso! Sono solo un volto noto perché sono 34 anni che faccio questo mestiere. Quindi, prima o poi, il pubblico ti deve conoscere per forza! E da quello che ti ho detto già ho risposto un pochino alla tua domanda: il mio rapporto con il cinema e con la televisione è un po’ discontinuo. E’ una specie di amore e odio… ma non da parte mia!

Un sogno nel cassetto? Progetti per il futuro?

Devo dirigere ed interpretare uno spettacolo con una produzione di Torino che si intitola IL MILIONE, tratto da un vecchissimo film di René Claire e subito dopo comincerò le prove come regista della versione italiana del musical JERSEY BOYS. Il mio sogno nel cassetto è continuare a mantenere questa buona qualità nel mio lavoro. Non cadere mai in qualcosa di scadente. E non deludere mai il pubblico. Mi basta questo per poter essere felice di ciò che faccio.

Con chi sogni di recitare e chi vorresti dirigere?

Sogno di recitare sempre con attori e attrici che mi fanno divertire. Quindi più che un sogno è una speranza. spero che gli attori che amo siano divertenti e ironici.
E vorrei dirigere gli attori e le attrici che fanno questo mestiere perché lo amano e non per diventare ricchi e famosi.
Non ho nomi da fare… ma soprattutto perché potrei diventare impopolare e offendere qualche amico! ;-)

Grazie Claudio per il privilegio di aver potuto, attraverso la tua viva voce, conoscere meglio la tua brillante carriera.

Grazie a te Claudia!


Curata da Claudia Conte

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