21 ottobre, 2015

“Operetta Burlesca” di Emma Dante: di ognuno la sua vi(ses)sualità! Di Rosa Traversa


Romaeuropa Festival 2015. Dal 20 Ottobre al 1 Novembre,Teatro Vittoria, Roma

I piedi giusti per entrare nelle storie di ognuno, e ognuna, forse non li avremo mai. Ma la presenza di una gran varietà di calzature apre la bocca ad ogni racconto.
“Operetta burlesca” di Emma Dante – in scena al Festival Romaeuropa 2015 dal 20 Ottobre al 1 Novembre presso il Teatro Vittoria – si inserisce nello sberluccichio delle storie di una storia di diversità sessuale. Lo fa partendo dal corpo di un ragazzo della provincia campana, Pietro, e segmentando il palcoscenico attraverso una filiera di calzature. Femminili, pomposamente femminili.
Si racconta di un vissuto personale che parte dall’infanzia, da quando la mamma di Pietro suggeriva al figlio “di mangiare di più” come soluzione ad ogni quesito esistenziale: mangiare di più quando si aveva un brutto voto a scuola, mangiare di più quando si perdono degli affetti, mangiare di più quando si sente male fisico. E Pietro cresce con quest’impeto di divorare la sua maschilità esterna, di mostrare la vera verità femminile di un uccello …
Come far entrare a teatro il sesso di un omosessuale, o di un transgender, che viene dal Sud …? O perlomeno dal Sud che ha in testa Emma Dante …?
Bello vedere che si possa fare strapazzando diversi corpi in scena, mettendo a nudo natiche che potevano quasi assomigliare ad una compattezza patinata, seni che stanno bene da soli a fare da maglietta, dialoghi quasi sempre ubriachi di dialetto e che di essere periferici rispetto ai corpi non ne vogliono proprio sapere.
“Operetta burlesca” non è una bambola di spettacolo, come quasi farebbe piacere pensare prima che gli attori si esibiscano a mostrare le loro differenze rispetto ai “vestiti di scena”: è un omaggio alle vanità negate, alle facilità compromesse dai vari “ti devi maritare come tutte le persone normali”, ad un Sud in cui è davvero tutto privato il terreno principale di ogni conflitto.
Emma Dante non esita a dipingere di egocentrismo e surrealismo il suo linguaggio e la sua regia in cui grande attenzione è posta agli oggetti e alla loro interazione con i corpi. Fa giudicare la femminilità di Pietro e prova ad immaginare una sensazione di vergogna e inappropriatezza.
I corpi strabordanti sul palco di “Operetta burlesca” hanno proprio questa manipolazione: la verità della seduzione non dominante.

Rosa Traversa


Operetta Burlesca
di Emma Dante
con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola
testo, regia, scene e costumi Emma Dante
coreografie Davide Celona, luci Cristian Zucaro

produzione Sud Costa Occidentale

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