04 marzo, 2015

UNA VERA “DIVA” SUL PALCO DEL DELLA LUNA. Di Chiara Pedretti


Milano, Teatro Della Luna. Fino all'8 marzo 2015

A Milano, al Teatro Della Luna, va in scena un nuovo musical di produzione italiana, Diva – L’Amore Va In Scena, un inedito in prima assoluta.
Sembra di essere sul set de La Cage Aux Folles invece si tratta di una nuova produzione con protagonisti due miti nei rispettivi campi: Lorenza Mario e Max Cavallari dei Fichi d’India. Scritto e diretto da Renato Giordano, è la storia del Diva, un locale notturno gestito da Annabel (Lorenza Mario), autoritaria e star indiscussa degli spettacoli che ne vanno in scena, madre single della piccola Alice (Margherita Rebeggiani), con il suo assistente, ma amico e confidente da una vita, Renée (Max Cavallari), gay dichiarato dal cuore grande.
Lo staff comprende baristi, cantanti, ballerini che animano le serate del locale e ne vengono raccontate le storie: i baristi Adrian (Antonio Caggianelli), che ruba sull’incasso, e Cristian (Fausto Verginelli) che non si accorge di nulla, nemmeno che Sara, una delle ballerine (Laura Fiorini) aspetta un figlio da lui; la DJ dall’alito insopportabile Filippa, detta DJ Pippa (Caterina Gramaglia), che non riesce a trovare un fidanzato perché nessuno riesce a starle vicino; la cantante dalla voce incredibile Principessa (Tia Architto); il bello di turno, Alessio (Francesco Capodacqua) che vuole cambiare la sua vita già impostata dai genitori e lavorare a tutti costi al Diva. Finché non arriva la notifica di sfratto dal proprietario, Ugo De Carolis (Roberto D’Alessandro) un calabrese arricchito che parla male l’italiano ma non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di soldi. Da qui i tentativi per impedire la chiusura, ma il De Carolis è talmente deciso che denuncia ai servizi sociali la situazione di Alice che, constatata la natura del locale ed il lavoro della madre, la portano via ad Annabel. Una famiglia allargata con un lieto fine ed un paio di colpi di scena a sorpresa.

La trama è il pretesto per toccare temi scottanti: omosessualità, madri singles e gestione della crescita dei figli, madri giovanissime che non si rendono conto di quello che le aspetta, figli di papà stanchi della strada preimpostata dai genitori, assistenti sociali superficiali e bigotte. Lorenza Mario è splendida, una vera Diva come sono rimaste in poche: danza, canta, recita, non si ferma un attimo, è in scena praticamente sempre e tiene le fila del tutto. Sarebbe stato anche più gradito vederla danzare di più… Ormai siamo circondati da una serie di elementi femminili che si credono donne di spettacolo ma non sanno fare assolutamente nulla se non mostrarsi. Lorenza è sempre stata un esempio: non solo bella, ma grandissima professionista, con un enorme talento affinato da anni ed anni di studio, sicuramente sprecata per la televisione di oggi dove quello che fa colpo non è certo lo spessore artistico. Una volta c’erano Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Loretta Goggi, Matilde Brandi, Lorenza, solo per citarne alcune: oggi di Dive ne sono rimaste veramente poche!
Max Cavallari mette molto dei Fichi d’India nel suo Renée, simpatico, di cuore ma anche fermo nelle decisioni lavorative, tagliente quando si scontra con l’arroganza o con l’ignoranza. Anche senza Bruno Arena dà vita ad un bel personaggio positivo e lo scopriamo anche ballerino e cantante. Tia Architto è la voce più incredibile del cast: sudafricana, ma romana dal 2002, se non la si guarda sembra di sentire le grandi del soul-jazz nero; canta brani difficili come Think! come se fosse sotto la doccia. D’altronde aveva già vinto un’edizione di Sei Un Mito proprio interpretando Aretha Franklin e, in teatro, è stata Maybelle nella versione italiana di Hairspray e Deloris in quella di Sister Act. Francesco Capodacqua, ex Amici ed ex Mercuzio nel Giulietta e Romeo di Cocciante, voce pulita e fisico adatto alla parte del ragazzino belloccio che vuole fare esattamente il contrario di quello che gli è stato imposto ed insegnato dalla sua famiglia e che si innamora della donna molto più grande di lui. Simpatico Roberto D’Alessandro nella parte del “cattivo” Dottor De Carolis (o De Caccolis, come lo chiama Renée) calabrese DOC assetato di soldi.
Il corpo di ballo è di qualità, a parte qualche sbavatura, ma le coreografie sono abbastanza scontate, datate e molto, troppo televisive per il teatro. Non tutti i ballerini ci mettono lo stesso entusiasmo e la stessa carica, ma il risultato nel complesso è buono. Bellissimi e tantissimi i costumi, buona regia anche se a tratti un po’ lenta, belle le luci. Tutto sommato, da vedere.

Chiara Pedretti



Teatro della Luna
Via G. Di Vittorio – Assago (MI)
Fino all’8 marzo; da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 15.30

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