13 novembre, 2014

La Mostra. Raccontare l’arte divertendo, in teatro. Di Paolo Leone


Si è svolta nella tarda mattinata di mercoledì 12 novembre, nel foyer del Teatro Sistina in Roma, la presentazione dello spettacolo “La mostra”, alla presenza della protagonista Simona Marchini, del regista Gigi Proietti e del coautore Claudio Pallottini.  Padrone di casa, come sempre, il direttore artistico Massimo Romeo Piparo, che ha introdotto i due grandi artisti romani, esprimendo soddisfazione per l’andamento del suo teatro, al terzo spettacolo in cartellone, con le sue 40.000 presenze ad oggi.

“Grazie al coraggio di Piparo”, ha esordito Simona Marchini, “che ha voluto questo spettacolo in un grande teatro come questo. La mostra nasce come teatro da camera, abbiamo apportato delle modifiche per adattarlo ad uno spazio enorme come questo del Sistina.” “E’ uno spettacolo che nacque parlando con Gigi Proietti anni fa” – continua Simona – “e mai avrei immaginato di essere degna di una sua regia. Ho imparato più da lui che in tanti anni di teatro!” Uno spettacolo”, ha spiegato, “che propone una provocazione al pubblico: l’arte è utile o no? E gli artisti?”  Da parte sua, Proietti racconta le origini dello spettacolo. “Mi piace ricordare come nacque questa opera. Non avevo mai sentito Simona raccontare cose della sua vita. E quando lo ha fatto mi ha talmente divertito che le abbiamo rese teatrali per farle conoscere al pubblico”. “Capitò l’occasione” – continua Proietti – “di mettere in piedi uno spettacolo di contaminazioni, di generi diversi. Qui ci sono diversi registri stilistici e devo dire bravo a Claudio Pallottini (l’autore – ndr) che ci è riuscito perfettamente. Simona ha una delle gallerie d’arte più importanti di Roma e questo spettacolo racconta anche un po’ della nostra città, il che non guasta, visto che andiamo in scena al Sistina”.
Durante la messa in scena della pièce, nel foyer del teatro saranno esposte delle opere d’arte di alcuni artisti che più hanno collaborato con il centro culturale della Marchini, la Nuova Pesa, dal 1975. La conferenza è proseguita ricordando il ruolo del padre di Simona, Alvaro Marchini, amante dell’arte e protagonista della formazione artistica della figlia. “Il senso della mia galleria”, conclude Simona Marchini, “è la difesa dell’identità dei valori. Lo scambio produce vita, non il commercio ma lo scambio culturale. Per questo resisto nel tenere in vita il mio centro. La provocazione di cui dicevo prima, dello spettacolo, ha un esito: basta sollecitare la gente, che non è stupida come si può pensare. Bisogna farle conoscere le bellezze che abbiamo intorno a noi. Creare un approccio facile all’arte. Anche con uno spettacolo teatrale”. “L’importanza del racconto” – conclude Proietti – “oggi come oggi apre le porte all’interesse. Il linguaggio racconta tutto e con la teatralità lo si diffonde nel modo più ampio”.
Lo spettacolo sarà in scena dal 19 al 30 novembre.


Paolo Leone

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