22 ottobre, 2014

Georgios Katsantonis, un nome che entra nel panorama accademico italiano. Di Luca Stracci


Borsista della Fondazione Onassis per il dottorato in Lingua, Letteratura e Civiltà Italiana in Svizzera Italiana. Ha già curato due libri: Critica teatrale. Codici di lettura scenica (Edizioni Accademiche Italiane, 2014), Le opere di Eduardo De Filippo sul palcoscenico greco (Feltrinelli.it, 2013). E adesso sta preparando le sue valigie per il Convegno Internazionale a Napoli  "̎Eduardo e Il teatro del mondo".

Come è cominciato il suo impegno nelle discipline della storia del teatro e dello spettacolo?

Sono laureato in Studi teatrali in Grecia presso l’Università degli studi di Patrasso portando a termine un percorso completamente strutturato sulla drammaturgia antica, moderna e contemporanea. Nel mio Paese, ho pubblicato una serie di articoli specializzati nel ramo degli studi teatrali. Per perfezionare tali studi, ho conseguito il Master di secondo livello in Letteratura, Scrittura e Critica teatrale presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. La mia ricerca scientifica ha trovato coronamento nella pubblicazione di una monografia dal titolo Le opere di Eduardo De Filippo sul palcoscenico greco (2013)  e un libro sulla critica teatrale ed i suoi aspetti specifici Critica teatrale: Codici di lettura scenica (2014) con  i contributi di Giulio Baffi, Mario Bianchi, Rossella Menna, Roberto Rinaldi e Oliviero Ponte Di Pino.  Vorrei cogliere l’ occasione per ringraziare tutti, uno per uno, per le loro perle di saggezza.

A che tipo di lettore sono diretti i suoi libri?

A colui che ama la letteratura teatrale sia studioso del settore che gente comune con la passione per  il teatro e i suoi orizzonti.

Ha da poco compiuto 27 anni e ha già due libri alle spalle. Cosa ha in mente per il futuro?

Sono borsista della Fondazione  Alexander S. Onassis per un dottorato in Lingua, Letteratura e Civiltà Italiana e mi sto concentrando a strutturare il mio progetto di ricerca. 

Nel giugno 2013 ha presentato  il suo libro d’ esordio  "Le opere di Eduardo De Filippo sul palcoscenico greco"  in varie istituzioni culturali, ha qualche bel ricordo della sua interazione con il pubblico?

In una presentazione a Caserta, presso la Biblioteca Comunale di Curti, mi sono venuti incontro due ragazzini che  a prima vista mi erano sembrati fuori luogo, indifferenti, mi hanno posto delle domande illuminanti a proposito della drammaturgia eduardiana in Grecia che anch’io non avevo mai pensato di pormi.

Come è stato chiamato dall’Università degli studi di Napoli per partecipare in qualità di ricercatore al Convegno su Eduardo in occasione del trentennio dalla morte di Eduardo De Filippo ? Ci racconti…


Il professore Pasquale Sabbatino, coordinatore del Master di cui ho conseguito il titolo con la votazione massima di 110/110 e lode mi ha invitato a parlare di questo mio lavoro sulla fortuna di Eduardo De Filippo in Grecia.  E’ un riconoscimento di prestigio parlare insieme a studiosi e ricercatori distinti a livello nazionale e internazionale.  Il figlio di Eduardo, Luca De Filippo e l’attore Toni Servillo saranno gli ospiti d’eccezione del simposio, “Eduardo De Filippo e il teatro del mondo”, sulla diffusione del teatro di Eduardo, con uno sguardo particolare alle traduzioni e agli adattamenti.  Il convegno si terrà il 23 e il 24 ottobre ore 10:00 a cura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e il mio intervento sarà svolto il 24.

Curata da Luca Stracci

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