22 luglio, 2014

Collisioni Festival 2014… Sempre più ad alta quota! Di Sabina Filice


Tra le tante citazioni, dirette o indirette, che riguardano Collisioni ho scelto una frase di Fausto Bertinotti che rispondendo alla domanda “Quale speranza per la sinistra e quali forme utilizzare per  ricostruirlo?” posta dal pubblico durante il suo intervento di apertura,  moderato dal direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, risponde: “La sinistra deve ripartire dall’associazionismo di base e dal volontariato….Guardate ad esempio Collisioni e la sua crescita esponenziale, la gente si sente coinvolta e sa quale è lo scopo da raggiungere”.





Questa è la consacrazione che il Festival è entrato nel lessico e nell’immaginario italiano. D’altronde, quanto sia amato e seguito lo dimostra il continuo aumento di presenze che ha superato quest’anno le centomila presenze, contro le ottomila dello scorso anno e le sessantamila del 2012.
Quale è la formula vincente del Festival?
Il mix tra musica, arte, letteratura, teatro e dibattiti, ovvero la coniugazione tra divertimento/spettacolo e approfondita riflessione?
Credo che a questa domanda la risposta dell’ ex Presidente della Camera dei Deputati sia quella che coglie le ragioni profonde di tale successo….Spontaneità e coinvolgimento.
Nei dibattiti il ricordo di Giorgio Bocca fatto da Gad Lerner è insieme un elogio professionale è soprattutto uno straordinario racconto del tracciato umano di quello che, insieme a Enzo Biagi, è considerato il più grande giornalista italiano.
Il titolo di quest’anno, HARVEST (VENDEMMIA)   rappresenta perfettamente il grande raccolto di pubblico ed emozioni che Filippo Taricco, Direttore artistico e fondatore della manifestazione, riesce a catalizzare.
Ogni anno temi nuovi, come gli incontri con i fumettisti Spiegelman e Milo Manara, è approfondimento di filoni precedenti, quali l’incontro con James  Ellroy per la letteratura americana, condotto magistralmente da Carlo Lucarelli, Michele Serra che presenta il nuovo libro e che racconta del rapporto padre-figlio, Mario Biondi che parla di sé e del suo percorso musicale, Francesco De Gregori che disegna i confini della sua carriera attraverso una raccolta di foto inedite e interviste esclusive, Marco Travaglio che svela gli accordi segreti e le trattative che sono state portate avanti tra lo Stato e Cosa Nostra e infine il Premio Nobel Dario Fo che racconta della vita incredibile di Lucrezia Borgia.




Anche per la sezione musica ci sono stati incontri di spessore: Suzanne Vega intervistata con l’intervento di Paolo Crepet, Francesco Guccini da Carlo Petrini e Piero Pelù che presenta il suo libro e improvvisa un flash mob musicale non previsto dal programma , ma apprezzatissimo dall’enorme pubblico presente.
Rita Pavone is back Il titolo dell’incontro con la Gian Burrasca nazionale condotto dal giornalista Emilio Targia. Una Rita Pavone in formissima intona durante l’intervista svariati brani del suo enorme repertorio, tra i quali non poteva mancare la conosciutissima “Viva la pappa con il pomodoro”.
La sezione concerti è stata aperta venerdì 18 luglio dai Deep Purple con centomila paganti, sabato con Elisa e Salmo, domenica con Caparezza e la chiusura da Neil Young... Degna chiusura con l’autore del brano Harvest, che è considerato dai suoi fans la sublimazione del gruppo folk Crosby, Stills, Nash&Young.








La rappresentazione teatrale del racconto della Tigre fatta da Dario Fo è pregevole, esilarante e satirica ed in chiusura ci ha regalato un momento di intensa emozione quando il Premio Nobel ha ricordato la scomparsa di Franca Rame avvenuta un anno fa.


Bravi tutti, organizzazione, artisti, volontari volenterosi…Cornice e accoglienza tipica delle Langhe, degna di stare nel patrimonio dell’ Unesco, come recentemente deliberato.

Sabina Filice

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