19 maggio, 2014

PATRIZIO RISPO “ Un pasto al sole” : un attore ai fornelli. Di Sabina Filice




Nell’ affollata kermesse del Salone del Libro di Torino incontro Patrizio Rispo, meglio noto come Raffaele Giordano della ormai quasi ventennale soap  opera “Un posto al Sole”.
Patrizio torna a Torino, dopo il film “L’Era legale” presentato al Torino Film Festival nel 2011 e al Valsusa Filmfest ad aprile di quest’ anno, stavolta con un godibile libro di cucina che conferma la poliedricità di questo artista partenopeo: da attore di teatro, televisione e cinema a scrittore.
Il libro  intitolato “Un pasto al sole” è stato pubblicato nel 2006 dalla Graf Editore, la versione del 2014 di Rai Eri è stata riveduta, corretta e ampliata e in esso sono riproposti tutti i piatti della tradizione napoletana.




Un pasto al sole è un libro nato dalla volontà dei genitori di Patrizio Rispo, perché era loro desiderio che la tradizione culinaria non andasse dimenticata. Negli anni queste ricette andarono nelle mani di Francesco Pinto, Direttore della sede Rai di Napoli e ne divenne un omaggio natalizio della Rai.
A Patrizio Rispo piace mettersi alla prova ogni volta davanti ai fornelli.
Le sue ricette sono sempre abbastanza improvvisate a secondo di cosa trova in quel momento nel frigofero di casa. D’altra parte lui si autoannoia e per la stessa ricetta non usa mai gli stessi ingredienti, come succede quando interpreta il ruolo del portiere di Palazzo Palladini, in cui l’ improvvisazione è una parte predominante della recitazione.




Tale spaziare da un tema all’altro, da una espressione artistica all’altra, sono la dimostrazione della curiosità e della ricerca espressiva che Patrizio Rispo, pur se all’apice di una lunga carriera, ancora mantiene come se fosse sempre alla conquista di nuovi “spettatori” da ammaliare con i suoi racconti e le sue performance.

Ho posto alcuni quesiti a Patrizio Rispo:

1. La passione per la cucina napoletana l'hai ereditata dalla tua famiglia e la tua è una interpretazione classica o ti piace personalizzarla?

Sì, la cucina è la passione che lega tutti i Rispo e ognuno di loro, di noi ama contaminarla e reinterpretarla.

2. Nella fiction "Un posto al sole" sei sempre in competizione con qualcuno per i tuoi piatti, è così anche nella vita?

No, non sono competitivo, anzi sono curioso e affascinato da chi come me ha questa passione.

3. Cosa ti stimola di più? Preparare e degustare per un'allegra tavolata
con amici o per un incontro più intimo e romantico?

Per gli amici, che quando invito si trovano coinvolti a cucinare con me.

4. L'idea di avere uno spazio che comprendesse la cucina nella fiction "Un posto al Sole" è stata tua o è venuta agli autori conoscendo la tua passione?

Gli autori cavalcano le nostre passioni e le nostre attività nel sociale.

5. Conosciamo il tuo impegno nel sociale sia in Italia che all'estero. Credi alla funzione sociale dell'artista o è esclusivamente una scelta personale?

Tutti gli artisti quando si rendono conto che l’essere amati dal pubblico e soprattutto ascoltati rende più facile comunicare i tanti problemi del sociale non riescono più a sottrarsi dal dare una mano ai più deboli con grande ritorno di rapporti umani e affetto.

Sabina Filice

1 commento:

  1. grazie a Sabina ho scoperto che il libro che ho cercato al Salone e di cui nessuno ha saputo dirmi nulla....c'era eccome! Me lo aveva chiesto un amico e non ho potuto accontentarlo.

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